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Strade bianche 2005
dal 22/7/2005 al 30/8/2005
0586 652243
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Segnalato da

Ufficio stampa Silvia Pichini




 
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22/7/2005

Strade bianche 2005

il fondo, Casale Marittimo (PI)

Spettacoli teatrali, musica, arti visive, un susseguirsi ritmato di incontri e di contaminazioni in un festival lungo un giorno. 'Un filo d'acqua' e' il titolo della sezione arte visitabile per tutto agosto. Massimo Bartolini, Alessandra Cassinelli, Roberto Conz, Marco Porta, Dubravka Vidovic, riflettono sul tema dell'acqua e sulle problematiche eco-ambientali connesse. A cura di Roberta Fossati


comunicato stampa

UN FESTIVAL LUNGO UN GIORNO

Progetto e realizzazione Roberta Fossati

Casale Marittimo, 23 luglio 2005 a partire dalle ore 18.30

Con il patrocinio del Comune di Casale M.mo, del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e in collaborazione con Associazione Culturale Else

Le strade esistono solo nel momento in cui le percorriamo.

Spettacoli teatrali, musica, arti visive, un susseguirsi ritmato di eventi, di incontri, di contaminazioni. Nell'arco di una giornata l'arte, declinata in ogni sua forma, darà vita a Un festival lungo un giorno. L'antico borgo di Casale Marittimo, nell'immediato entroterra della costa toscana, ospiterà questa prima edizione. Le strade bianche sono l'elemento che caratterizza questo paesaggio e, nel nostro caso, vogliono essere anche metafora di vie ancora da esplorare ma anche da conservare e rispettare; strade che diventano luogo di incontro, di sperimentazione e di conoscenza. Ad ogni artista un tema e un luogo particolare coi quali misurarsi. Strade bianche è la prima tappa di un percorso nato dall'esigenza di una continua mescolanza e dialogo fra le varie discipline: superare lo specifico di ogni forma d'arte per restituire alla creatività un senso globale. Questo confronto porterà il pubblico a percorrere gli itinerari del festival attraverso gli eventi programmati: alla fine della giornata ognuno avrà attraversato la sua 'strada bianca'. Le stazioni dell'arte saranno profondamente diverse l'una dall'altra, come un fiume di energia che scorrerà per la campagna per il borgo, le vie, gli angoli più suggestivi di questo meraviglioso territorio

ARTE: 'Un filo d'acqua' è il titolo di questa sezione.
Cinque artisti visivi sono stati invitati da Roberta Fossati a riflettere sul tema dell'acqua e sulle problematiche eco-ambientali a questa connesse e sono: Massimo Bartolini, Alessandra Cassinelli, Roberto Conz, Marco Porta, Dubravka Vidovic.

L'intervento di Massimo Bartolini sarà di tipo performativo. L'idea di tale progetto è nata in collaborazione con Cosimo Vinci e prende ispirazione da scritti e relazioni di Marcello Demi.Massimo e Cosimo sono nati a pochi chilometri da qui... Più a Nord, in un fazzoletto di Belgio, la fabbrica-stato, la quale ha sempre rappresentato per loro l'unione tra bellezza e terribile, ma del resto, come dice Rilke, la bellezza non e' che il terribile al suo inizio.
Alessandra Cassinelli nel proprio lavoro usa l'acqua non solo come simbolo preservativo del mondo intero, ma soprattutto come richiesta di attenzione che necessita tale elemento.Il faticoso interagire con l'acqua, il continuo movimento in essa come danza, sottolineano una sottomissione all'elemento stesso, un rito arcano, per dare valore a ciò che l'uomo sta sottovalutando e dimenticando fagocitato dalle spesso ininfluenti problematiche individuali che caratterizzano la nostra società. Guelta è il titolo del video che la Cassinelli proporrà per il festival. L'artista si rappresenta mentre è intenta a imbustare l'acqua di una piscina, senza alcuna logica presa da un desiderio ossessivo di possedere. Più si accanisce nel suo intento, più rimane vittima incastrata di qualcosa che non ha più la stessa origine. L'istallazione sonora di Roberto Conz propone il tema dell'intelletto privo di grazia dentro una cultura che ha perduto la capacità di intendere le cose in reciproca relazione. E' l'Ulisse di Dante, il racconto del suo ultimo andare 'fino a dove la ragione umana poteva', sin 'Di retro al sol'. Folle volo male/detto perché privo della bene/dizione di quell'acqua che sola dà grazia al nostro sapere. E sarà allora una sorta di protolinguaggio, tra gemito e parola e canto, in dialogo con la balena, creatura d'acqua e di tempo, la voce ­ quella di Giovanni Battaglia nella partitura di Marco Olivotto- che male/dirà la nostra follia contemporanea. L'installazione di Conz sarà per lo spettatore la metafora di un passaggio dantesco attraverso ombre e bagliori del bosco notturno per approdare a quelle 'bocche della memoria' dalle quali sgorgherà la partitura 'per voce e ombra'.
I lavori di Marco Porta sono frutto di una ricerca dove l'uomo e l'acqua giocano da sempre il ruolo di protagonisti assoluti: 'Di questo elemento mi affascinano principalmente due cose. La sua forma immobile e il suo rumore. Anche quando l'acqua corre impetuosa la sua forma complessiva, i suoi salti, i suoi vortici sono immutevoli, una forma immobile. E' così da secoli. E si modifica con una lentezza geologica trasmettendo un messaggio di un tempo universale. E poi c'è il rumore dell'acqua ferma. Il rumore del silenzio, il rumore assordante del silenzio.'
Dubravka Vidovic ci proporrà un'inedita installazione costituita da bacinelle colorate riempite d'acqua e da un percorso sonoro di denuncia. Le bacinelle sono i ricordi di bambina della giovane artista croata associati alla conservazione dell'acqua durante il periodo di guerra che ha stravolto il suo paese. L'ironia e la leggerezza saranno gli ingredienti primari di questo lavoro che ci accompagneranno a riflettere con serenità su una vicenda così drammatica e purtroppo sempre attuale.

MUSICA E TEATRO:
In queste sezioni del festival troviamo Paolo Ciarchi e Duccio Canestrini. Ciarchi si definisce 'un agente del caos' produce musica con tutto ciò che gli capita sottomano sostenendo che per suonare non è necessaria la specifica conoscenza ma la fantasia. Per il festival l'artista milanese ci proporrà un grande concerto per oggetti e strumenti agricoli' che coinvolgerà in azioni di vario tipo tutto il paese e sconfinerà nell'arte installando presso una fonte le sue 'Percussioni automatiche ad acqua'

Duccio Canestrini ci presenterà la conferenza spettacolo 'Stanti e viandanti', un ragionamento 'leggero' sullo spirito del luogo, sul mettere radici e sull'andare per via. Pensieri ad alta voce sulle comunità locali e su quelle visitanti, ma anche sul turismo di consumo e su quello attento. In ultima analisi, è un invito a riflettere su che cosa significhi appartenere a un territorio, attraversarlo, essere al mondo. Nella conferenza spettacolo il tema e i contenuti verranno esposti attraverso immagini, suoni e parole, con un pizzico di ironia. Così come si possono tessere le lodi della fermezza e della stabilità, infatti, è possibile fare l'elogio della mobilità, cioè del fenomeno antropologico più rilevante del mondo contemporaneo.

Quindi un festival pieno di storie e di momenti, come le strade della vita. Chi coordina il traffico di queste strade? I Santini Del Prete, due artisti che predicano la non arte al grido 'non siamo artisti siamo ferrovieri', si perchè Raimondo Santini e Franco Del Prete oltre ad essere uno dei gruppi di ricerca più interessanti nel panorama artistico contemporaneo, nella vita fanno i ferrovieri. I due attraverso l'azione 'Scambi e coincidenze ferroviarie' ci guideranno per tutto il festival.

La conclusione a mezzanotte, quando finisce il giorno e ci saranno nuove sorprese

Nei giorni successivi al festival la mostra 'Un filo d'acqua' sarà visitabile presso 'il fondo' via di Mezzo ', Casale M.mo, dal martedì al sabato con orario 16.00/19.00, fino al 30 agosto. Per informazioni tel. 0586 652243 oppure 335 6810109

Immagine: Alessandra Cassinelli

Ufficio stampa Silvia Pichini tel 347 4536136

Info Festival schede artisti e programma dell'evento su
http://www.stradebianche.org

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