Uno spettacolo di e con Massimo Furlan, radiocronaca di Bruno Pizzul. Un solo protagonista in scena che gioca una partita fantasma. Nella sua insolita forma, la partita giocata ci dice molto di piu' sul senso del calcio di una partita vera. La memoria collettiva e' il nodo attorno al quale si svolge questo spettacolo semplice e complesso, a partire dalla condivisione di un vissuto comune.
Xing
presenta
per bè bolognaestate05
mercoledì 20 luglio h 21.00
Stadio Dall'Ara
Bologna
ingresso Via de Coubertin
FURLAN/NUMERO 23
uno spettacolo di e con
MASSIMO FURLAN
radiocronaca di
BRUNO PIZZUL
diretta radiofonica
(è indispensabile essere muniti di radiolina)
Città del Capo - radio metropolitana
FM 94.700 e 96.250 Mhz Bologna, Modena, Ferrara
+
Radio Nettuno
FM 97.00 e 104.00 Mhz Bologna, Modena, Ferrara
e Reggio Emilia, Parma, Ravenna e Riviera Romagnola
diretta televisiva
ÈTV Rete 7
durata 90'
ingresso gratuito
produzione Numero 23 Prod.
in collaborazione con Théâtre Arsenic
progetto realizzato col sostegno di
Comune di Bologna Settore Cultura e Rapporti con l'Università ,
CCS Centro Culturale Svizzero,
Canton de Vaud, Ville de Lausanne.
media partner Città del Capo - radio metropolitana, Radio Nettuno, ÈTV Rete
7, Edizioni Zero.
si ringrazia HERA Luce, Bologna F.C. 1909 spa, FIGC Federazione Italiana
Giuoco Calcio, Coni.
LO SPETTACOLO DEL CALCIO
Mercoledi 20 luglio 2005 alle 21.00 nel contesto della programmazione estiva
del Comune di Bologna bè bolognaestate05, Xing presenta allo Stadio Dall'Ara
di Bologna un evento speciale: la performance FURLAN/NUMERO 23 dell'artista
svizzero Massimo Furlan con un solo protagonista in scena che gioca una
partita fantasma.
Nella sua insolita forma, la partita giocata da Massimo Furlan ci dice molto
di più sul senso del calcio di una partita vera.
La memoria collettiva è il nodo attorno al quale si svolge questo spettacolo
semplice e complesso, che a partire dalla condivisione di un vissuto
comune, parla ad un pubblico abituato ai linguaggi della ricerca teatrale,
agli amanti del calcio, ma anche a chi si sente semplice testimone della
propria epoca.
LA MEMORIA IN UNO STADIO
In uno stadio da calcio vuoto, l'artista svizzero fa un viaggio nella
propria infanzia, quando da bambino recitava i nomi dei campioni del cuore
nel chiuso della propria cameretta. Oggi, da adulto, svolge un'intelligente
e bizzarra operazione di smontaggio dei meccanismi del gioco e del tifo.
Con la maglia numero 23, Furlan gioca in solitario l'intera finale dei
campionati del mondo di Spagna 1982, l'ormai leggendaria Italia-Germania
3-1, senza compagni né avversari in campo, senza neppure il pallone. E
mentre il glorioso cronista Bruno Pizzul starà all'artificio e giocherà con
la radiocronaca della partita di allora e di quella che vede al momento,
anche il pubblico sugli spalti reciterà se stesso, ascoltando la
radiocronaca trasmessa in diretta da Città del Capo - radio metropolitana e
Radio Nettuno.
Toccherà al pubblico elettrizzare lo stadio e festeggiare le mitiche azioni
di Tardelli, Rossi, Bergomi, Cabrini e di tutti gli altri. Anche se in campo
c'è solo un performer-calciatore che quelle azioni rifà al dettaglio. La
realtà (il giornalista Bruno Pizzul) e la fantasia (l'artista Massimo
Furlan) si incontrano.
Per sintonizzarsi sulla diretta radiofonica le coordinate sono: Città del
Capo - radio metropolitana (Bologna FM 94,700 e 96,250 Mhz); e Radio Nettuno
(FM 97.00 e 104.00 Mhz Bologna, Modena, Ferrara e altre frequenze su Reggio
Emilia, Parma, Ravenna, Riviera Romagnola).
Chi non potrà andare allo Stadio avrà la possibilità di seguire l'evento da
casa in diretta televisiva su ÈTV Rete 7.
'Sono un immigrato italiano di seconda generazione. Quando avevo 7 anni la
mia famiglia si è trasferita da Ecublens à Morges. Dalla mia finestra vedevo
in lontananza il campo da calcio. Più volte durante la settimana, la sera,
il terreno era illuminato per gli allenamenti o le partite. Vedevo così
degli omini colorati dimenarsi per ore e ore. Avevo anche ricevuto in regalo
una radiolina che mi permetteva di ascoltare, anche se in modo disturbato,
la radio italiana, che trasmetteva in diretta le partite del campionato.
Nella mia stanza avevo un piccolo pallone di spugna e io giocavo le partite
della coppa Europa con le squadre italiane. Ho anche fatto dei goals
straordinari con la Juventus o con l'Inter, e, sullo sfondo, il prato
illuminato del campo sportivo. Mi sono costruito un personaggio eroico, ho
sognato di diventare un artista del pallone. Non lo sarei mai diventato dato
che oggi ho l'età (37 anni) nella quale i giocatori vanno in pensione e
nella mia vera vita ho segnato un solo goal nella quinta lega e mi sono
persino rotto un piede contro Allaman III'. (Massimo Furlan)
MASSIMO FURLAN è nato da genitori italiani residenti a Losanna, in Svizzera,
dove tuttora vive e lavora. Dopo una formazione all'Accademia di Belle Arti,
inizia un ciclo di lavori imperniati sul tema della memoria e dell'oblio.
Espone regolarmente dal 1987. Le sue opere sono presenti in diverse
collezioni pubbliche e private. Si interessa, inoltre, alle forme della
rappresentazione scenica. Con Dennis Maillefer fonda, nel 1987, il Théatre
en Flammes. Da questa collaborazione nascono numerosi spettacoli. Dal 2001 è
scenografo per la compagnia Philippe Saire. Da qualche anno, prodotto
soprattutto dal Thèatre Arsenic di Losanna, realizza numerose performance
incentrate sul tema del ricordo e dell'infanzia. Continua, allo stesso
tempo, il suo percorso nelle arti visive. Nel 2003 realizza allo stadio di
Losanna - e in seguito a Milano al Festival Teatri dello Sport - la
performance sulla memoria del calcio Furlan/Numero Ventitre. Nel 2004
presenta, nel contesto del festival La Batie di Ginevra, la sua performance
International Airport, che ha luogo sulla pista di decollo dell'aeroporto
internazionale di Ginevra. E' del 2005 l'ultima creazione, sempre a partire
da immagini dell'infanzia, (Love Story) Superman sugli stereotipi della
perfezione, che mette in scena la figura dell'eroe e del femminile
inaccessibile.
BRUNO PIZZUL, noto commentatore sportivo (nato a Udine, classe 1938), prova
la carriera agonistica nel mondo del calcio e nel 1957 si trasferisce a
Catania per giocare nella squadra etnea come centromediano. Un infortunio al
ginocchio però gli preclude ogni velleità agonistica.
Entra in Rai superando un concorso istituito nel 1969 da Radio Trieste.
Nello stesso anno realizza la sua prima telecronaca, la partita è
Juventus-Bologna. Da allora sono più di 2000 le sue telecronache. Dal 1982,
dopo i mondiali di calcio, diviene la prima voce della Rai per gli incontri
della nazionale e per le partite più importanti
Il 31 dicembre 1999 presenta, in collegamento da Saxa Rubra, Millennium, una
trasmissione di quindici ore per seguire in diretta lo scoccare della
mezzanotte in oltre sessanta paesi del mondo. E' il telecronista Rai dei
principali incontri degli Europei 2000 di calcio. E' stato nel cast di
"Quelli che il calcio..." programma della domenica di Rai Due.
'In un mondo di strillatori, di venditori di fumo, di improvvisatori, la
voce di Pizzul è stata per tanti anni  e lo è ancora  un patrimonio
rassicurante. Questo giornalista friulano, che viene dal calcio praticato,
non ha mai cercato effetti speciali: ha raccontato con garbo, serenità e
competenza un ventennio di Italia nel mondo. Con il cuore, certamente, ma
anche con il senso della misura e il rispetto per l'avversario. Così la voce
di Bruno Pizzul è uscita dal suo rigoroso ambito cronistico ed è diventata
un sottofondo della nostra vita. Come lo erano state quelle di Carosio e
Martellini.
Alla statura professionale di Pizzul ha contribuito una solida policultura
sportiva. Pizzul non ha amato solo il calcio, ma lo abbiamo trovato dovunque
ci fosse una bella storia da vivere, un'emozione da provare." (Premio
speciale di giornalismo Nando Martellini).
I MONDIALI DI CALCIO IN SPAGNA 1982. La finale tra Italia e Germania Ovest
si giocò l'11 luglio davanti all'entusiasta presidente Pertini, che commentò
le fasi dell'incontro con re Juan Carlos e salutò con calorosi gesti di
soddisfazione i goal degli azzurri.
La formazione italiana, scelta dal tecnico Enzo Bearzot, quella sera era
composta da Dino Zoff, in porta, Giancarlo Antognoni , centrocampista,
Gaetano Scirea, libero, Claudio Gentile, terzino di marcamento, Fulvio
Collovati, terzino centrale, Francesco Graziani, attaccante, Paolo Rossi,
attaccante, Bruno Conti, tornante, Gabriele Oriali, laterale, Antoni
Cabrini, terzino, Marco Tardelli, centrocampista.
Nel primo tempo le due squadre si dimostrano piuttosto prudenti. Al 24'
Cabrini calciò fuori un rigore concesso dall'arbitro Coelho per un fallo di
Briegel su Conti; il primo tempo si chiuse 0-0. Nella ripresa, dopo poco di
10 minuti, Tardelli batté a sorpresa una punizione a tre quarti di campo,
servendo Gentile sulla destra; il terzino fece partire un lungo traversone e
Rossi scaraventò la palla in rete di testa: 1-0.
Un quarto d'ora dopo, un'azione Bergomi-Scirea fu conclusa in rete da un
forte sinistro di Tardelli dal limite dell'area e a dieci minuti dalla fine
Altobelli (che era subentrato a Graziani, infortunato a una spalla) siglò il
3-0 dopo una sgroppata di Conti sulla destra, evitando l'uscita del portiere
Schumacher e mettendo in rete di sinistro.
Tre minuti dopo Breitner segnò su una corta respinta della difesa italiana
il goal che fissava il punteggio sul 3-1. L'Italia era per la terza volta
campione del mondo.
XING è un network nazionale che progetta, organizza e sostiene eventi,
produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare
intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione
alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.
bé bolognaestate05 è curata e organizzata dal Settore Cultura e Rapporti con
l'Università del Comune di Bologna, con il contributo della Fondazione Cassa
di Risparmio in Bologna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
INFO
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Stadio Dall'Ara -Bologna
Via P. de Coubertin
ingresso gratuito
(è indispensabile per il pubblico, anche quello presente alla partita,
munirsi di radiolina).