Il poeta, il testimone, l'impostore. La mostra si concentra sulla figura poliedrica e multiforme del poeta francese che, fu anche romanziere, saggista, critico, regista cinematografico, drammaturgo, disegnatore, pittore. L'esposizione e' divisa in 3 sezioni: Odisseo propone il Cocteau critico d'arte; Orfeo una selezione di opere grafiche, disegni, libri d'artista; Gli Argonauti opere di artisti contemporanei a Cocteau, Klinger, de Chirico, Picasso, Modigliani, Severini, Savinio, Morandi, Carra'
Il poeta, il testimone, l'impostore
a cura di Mauro Carrera
Sono una menzogna che dice sempre la verità .
Jean Cocteau
Il 10 settembre 2005 l’apertura della mostra Jean Cocteau, il poeta, il testimone,
l’impostore segna la ripresa dell’attività espositiva della Fondazione Magnani-Rocca
di Mamiano di Traversetolo (Parma).
L’esposizione, a cura di Mauro Carrera con la collaborazione di Simona Tosini
Pizzetti e di Elena Fermi, ospita straordinari prestiti da importanti collezioni
pubbliche e private ed è stata possibile grazie al decisivo appoggio di Manfredo
Manfredi, dal giugno 2005 Presidente della Fondazione Magnani-Rocca, e al sostegno
economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, e vede, tra gli altri, il
patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia e del Comité Jean Cocteau di Parigi.
La mostra si concentra sulla figura poliedrica e multiforme del poeta francese che,
sempre sotto l’insegna della poesia, fu anche romanziere, saggista, critico, regista
cinematografico, drammaturgo, disegnatore, pittore, sperimentando tutti i linguaggi
che l’arte gli offriva.
Sodale di Apollinaire, Satie, Stravinsky, amico di Modigliani, Severini, de Chirico,
Savinio, Cocteau vive a cavallo tra la Belle Époque e l’età delle Avanguardie e di
entrambe le epoche è acuto e raffinato testimone. Poeta mondano di successo è amico
di Proust e delle personalità più in vista di Parigi prima della Grande Guerra e
desta l’ammirazione di d’Annunzio. In seguito, arbiter elegantiae, vivace
protagonista di tutte le manifestazioni dell’Avanguardia, ne diviene uno dei più
importanti promotori attraverso il progetto di Parade, per infine superarla con il
Rappel à l’ordre, inedito connubio tra le spinte eversive di questa e una rilettura
delle radici classiche della civiltà europea.
Scopritore di talenti – Radiguet, Genet, Marais, solo per citarne alcuni – e voce
recitante del Novecento, Cocteau è, intimamente, un uomo di teatro. Non abbandona
mai la scena, anzi la cerca, quando essa sembra allontanarsi. Il palcoscenico è la
sua dimensione più autentica,anche quando reca con sé la finzione. Cocteau è anche,
sempre, un impostore che propone mille volti diversi, tutti ispirati, però, al dolce
inganno della poesia.
Jean Cocteau, il poeta, il testimone, l’impostore, propone una visione inedita della
proteiforme figura del poeta francese. Inedito è l’intendimento di mettere in luce
la personalità del Cocteau critico e amatore d’arte, creando un legame ideale, fatto
di affinità e dissonanze, con Luigi Magnani, artefice della stupenda collezione che
porta il suo nome e della Fondazione che accoglie le tre sezioni della mostra. Altra
scelta significativa è quella di valorizzare gli importanti e poco noti rapporti tra
Cocteau e l’Italia, ponendo l’accento sulle sue relazioni con molte personalità di
rilievo nel panorama artistico e culturale della penisola.
La sezione Odisseo o del tempo e dello spazio come testimonianza, presenta alcune
opere della collezione Magnani-Rocca che, poeticamente e idealmente interpretate dal
Cocteau critico d’arte, acquistano una nuova, avvincente e inedita chiave di
lettura.
La sezione, Orfeo o della poesia immanente, offre una selezione di opere grafiche,
disegni, libri d’artista di Jean Cocteau, appartenenti a diversi momenti della sua
evoluzione artistica. I celebri profili classici che lo hanno reso famoso sono posti
accanto a splendidi disegni di grande valore eppure misconosciuti dal pubblico.
Tutto il materiale, inedito o poco noto, è all’insegna del frammento, la dimensione
a Cocteau più congeniale.
La sezione Gli Argonauti o les compagnons de voyage prosegue in tale prospettiva,
presentando opere di artisti contemporanei di Cocteau, da Klinger a de Chirico, da
Picasso a Modigliani, da Severini a Savinio, da Morandi a Carrà , tutti in qualche
modo legati al poeta da affinità elettive, amicizie comuni e da memorabili
collaborazioni nel segno dell’arte.
Visitando l’esposizione si segue, allo stesso tempo, il Cocteau scrittore e il
Cocteau artista. Segno scritto e segno grafico rivelano così il loro inscindibile
legame e consentono di seguire la vicenda creativa di un Orfeo dalle mille voci, di
un pifferaio magico che c’invita a seguirlo nel suo mondo ad un tempo poeticamente
simbolico ed elegantemente glamour.
La mostra è realizzata grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Parma
Fondazione Magnani-Rocca
via Fondazione Magnani-Rocca 4 - Mamiano di Traversetolo (Parma)
Orario continuato 10-18; lunedì chiuso.
Ingresso Euro 8,00 (comprensivo delle Raccolte permanenti).
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI tel. 049.663499 info@studioesseci.net