Vizi pubblici e private virtu'. Lo sguardo dell'artista e' rivolto in particolare al mondo 'femminile' e ci parla di un universo di cui la scultrice cattura la tensione eccentrica con un irriverente allusivismo. I soggetti e i linguaggi scelti propongono un repertorio di immagini pop, spesso banali e artificiose.
Vizi pubblici e private virtù
A cura di Sergio Poggianella
L’artista austriaca porta in mostra una collezione di sculture realizzate in papier-maché e una raccolta di chine, per smascherare i vizi della società contemporanea, con lo sguardo rivolto in particolare al mondo «femminile». Un universo attraversato nel quotidiano, di cui la scultrice cattura la tensione eccentrica con un irriverente allusivismo.
Con riferimenti alle recenti sculture dell’artista franco-americana Niki de Saint Phalle e ai mega-fumetti dell’alto-atesino Klaus Pobitzer, i soggetti ed i linguaggi scelti da Petronilla si collocano sulla scia della Pop Art, per la tendenza a trasformare in tematica artistica la realtà della società mediatica occidentale, con quel suo repertorio di immagini, spesso banali e artificiose. Petronilla riesce ad aggiornare questa tendenza e propone una messa in scena che mescola efficacemente gli ingredienti dell’ironia e della satira. La mercificazione del femminile, traslata dall’immagine offerta dai media, produce eroine dai fianchi strizzati e i seni prosperosi, abbarbicate su improbabili scarpe-trampoli, disseminate di griffe: non ne rimangono immuni neanche la suora e la crocerossina.
Come in un reality-show le cui protagoniste vengono sempre scrupolosamente proposte al pubblico con l’aiuto di filtri ottici, prospettive traverse e illuminazioni speciali per esaltarne la teatralità e riscattarle dall’anonimato. Così il mondo di Petronilla, avvolto da un senso di sfrontato voyeurismo, non pretende di suscitare accuse, ma di sfatare la ricerca d’identità tra illusione e disillusione, tra creazione di ideologie e assenza di orientamento, ed a confrontarli con le dimensioni gotiche e creepy di vita quotidiana.
Walter Benjamin riteneva che la tecnica potesse essere usata come strumento per abbattere la cultura d’elite attraverso una trasformazione radicale della funzione e del significato sociale dell’arte; Petronilla, come la Pop Art, va oltre questo disincanto. In “Vizi pubblici e private virtù», si consuma lo stralcio di una commovente commedia dove tuonano, adorne di sogni e luminose visioni, le risate delle Signore.
Disponibile catalogo a cura di Sergio Poggianella.
Inaugurazione: mercoledì 14 settembre, h.18.00
Galleria ab.Origena, corso Monforte 39, 20122 Milano
orari: dal lunedì al venerdì H 10-18 o su appuntamento