Giovanni Anselmo
Italo Antico
Stefano Arienti
Giacomo Balla
Enrico Baj
Massimo Bartolini
Umberto Boccioni
Alighiero Boetti
Alberto Burri
Pierluigi Calignano
Pier Paolo Calzolari
Giovanna Canegallo
Gianni Caravaggio
Nicola Carrino
Andrea Cascella
Pietro Cascella
Angelo Casciello
Maurizio Cattelan
Alik Cavaliere
Umberto Cavenago
Loris Cecchini
Mario Ceroli
Pietro Coletta
Ettore Colla
Gianni Colombo
Pietro Consagra
Enzo Cucchi
Salvatore Cuschera
Gino De Dominicis
Lucio Del Pezzo
Amalia Del Ponte
Fortunato Depero
Pino Di Gennaro
Giuseppe Ducrot
Chiara Dynys
Diego Esposito
Agenore Fabbri
Luciano Fabro
Pericle Fazzini
Lucio Fontana
Nino Franchina
Giuseppe Gabellone
Alberto Ghinzani
Piero Gilardi
Paolo Icaro
Emilio Isgro'
Jannis Kounellis
Berto Lardera
Leoncillo
Francesco Lo Savio
Carlo Lorenzetti
Simone Lucietti
Luigi Mainolfi
Piero Manzoni
Giacomo Manzu'
Giuseppe Maraniello
Marino Marini
Arturo Martini
Umberto Mastroianni
Eliseo Mattiacci
Fausto Melotti
Franco Meneguzzo
Mario Merz
Marisa Merz
Francesco Messina
Umberto Milani
Luciano Minguzzi
Mirko Basaldella
Bruno Munari
Mario Negri
Gastone Novelli
Nunzio
Andrea Nurcis
Luigi Ontani
Mimmo Paladino
Laura Panno
Gianfranco Pardi
Claudio Parmiggiani
Pino Pascali
Giuseppe Penone
Augusto Perez
Perino & Vele
Lucio Perone
Peppe Perone
Gianni Piacentino
Michelangelo Pistoletto
Fabrizio Plessi
Arnaldo Pomodoro
Gio' Pomodoro
Antonio Riello
Medardo Rosso
Remo Salvadori
Giancarlo Sangregorio
Maurizio Savini
Mario Sironi
Francesco Somaini
Ettore Sottsass
Giuseppe Spagnulo
Ettore Spalletti
Aldo Spoldi
Mauro Staccioli
Antonio Trotta
Patrick Tuttofuoco
Giuseppe Uncini
Nanni Valentini
Giuliano Vangi
Alberto Viani
Adolfo Wildt
Gilberto Zorio
Italo Zuffi
Flaminio Gualdoni
Marco Meneguzzo
Luciano Caramel
Arturo Carlo Quintavalle
Achille Bonito Oliva
Marco Pierini
Ada Masoero
Elena Pontiggia
Carlo Fabrizio Carli
Giovanni Maria Accame
Lorenzo Canova
Giorgio Verzotti
Luca Massimo Barbero
In uno spazio di circa 3.500 mq, nel complesso delle ex officine Riva & Calzoni, inaugura la nuova sede della Fondazione con una rassegna di oltre 100 artisti, da Medardo Rosso ad oggi. Circa 150 opere degli autori che maggiormente hanno contribuito a rinnovare il linguaggio della scultura nel 900. La mostra, a cura di Marco Meneguzzo, si articola in tre sezioni: I precursori, La modernita', Le prospettive. Bandito il primo Concorso Internazionale per Giovani Scultori, che si concludera' nel 2006.
Una grande mostra sulla scultura italiana del XX secolo inaugurerà, il prossimo 21 settembre, la nuova sede milanese della Fondazione Arnaldo Pomodoro e rimarrà aperta sino al 22 gennaio 2006.
Ad ospitare l'attività della Fondazione è uno spazio di circa 3.500 metri quadrati, nel complesso delle ex officine Riva & Calzoni. Situato in posizione strategica, nell'area cosiddetta 'Ansaldo - Città della Cultura', l'edificio è un interessante esempio di archeologia industriale, ristrutturato su progetto degli architetti Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo.
La Fondazione, costituita nel 1995, dopo l'esperienza svolta nella prima sede di Rozzano, si propone ora di diventare un centro espositivo e laboratorio per l'arte, un luogo di incontro e scambio tra artisti, critici e pubblico.
Qui saranno esposte a rotazione le opere della collezione permanente della Fondazione, saranno allestite mostre temporanee e saranno disponibili quei servizi (bookshop, biblioteca, "teatrino", videoteca, caffetteria) che oggi ogni struttura espositiva deve essere in grado di offrire ai visitatori. La Fondazione sarà aperta al pubblico dal mercoledì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00 (giovedì fino alle 22.00), con ingresso a pagamento (biglietto intero 5 euro, ridotto 3 euro). Sono previste, su prenotazione, visite guidate diversificate per le scuole, le associazioni, i visitatori.
Per coordinare il lavoro, la Fondazione ha nominato un direttore di prestigio ed esperienza, Flaminio Gualdoni, e si avvale della collaborazione di altri critici.
La nuova sede, oltre ai materiali d'archivio dell'artista disponibili alla consultazione di giovani e studiosi per ricerche e tesi di laurea, ospiterà una biblioteca specialistica di circa 3000
volumi, aperta al pubblico due volte la settimana. Un calendario di appuntamenti culturali, incontri, letture, seminari, proiezioni, eventi teatrali e musicali, renderà questo spazio un'istituzione viva e dinamica.
Il nuovo spazio sarà inaugurato il 21 settembre 2005 con la mostra "La scultura italiana del XX secolo", ideata da Arnaldo Pomodoro e a cura di Marco Meneguzzo.
La rassegna di oltre cento artisti, da Medardo Rosso ad oggi, con circa centocinquanta opere, offrirà al pubblico un percorso attraverso le opere degli autori che maggiormente hanno contribuito a rinnovare il linguaggio della scultura nel Novecento. Si articolerà in tre sezioni: I precursori, La modernità , Le prospettive. Nella prima sezione figurano i grandi nomi della scultura italiana, da Umberto Boccioni a Giacomo Balla, da Arturo Martini a Marino Marini, da Adolfo Wildt a Fortunato Depero, da Medardo Rosso a Mario Sironi. La seconda sezione, quella quantitativamente più ricca, illustra il percorso della scultura dal secondo dopoguerra sino agli anni Ottanta e Novanta: con opere di autori come Colla, Arnaldo e GiಠPomodoro, Cavaliere, Consagra, Andrea e Pietro Cascella, Merz, Kounellis, Pascali, Fabro, Boetti, Zorio, Cucchi, Paladino. La terza sezione è dedicata a un piccolo gruppo di scultori, giovani e anche giovanissimi, da Arienti a Cattelan, da Gabellone a Tuttofuoco, che hanno sviluppato il linguaggio della scultura adeguando forme e contenuti alle condizioni della postmodernità e della globalizzazione.
"Oggi le sculture - ha detto più volte Arnaldo Pomodoro - sono piuttosto nuclei, o cristalli, oppure occhi, o fuochi, per la frontiera e per il viaggio per l'immaginazione, nell'attuale complessità ". La mostra intende, dunque, porsi come momento di riflessione nella complessità del rapporto tra l'uomo e lo spazio e come testimonianza della trasformazione che l'opera di scultura realizza nel luogo in cui è posta.
La mostra è resa possibile dai contributi economici di UniCredit, Regione Lombardia, Comune di Milano e IGP Decaux.
In occasione della mostra viene pubblicato un ampio catalogo, edito da Skira, con testi di Arnaldo Pomodoro, Flaminio Gualdoni, Marco Meneguzzo, Luciano Caramel, Arturo Carlo Quintavalle, Achille Bonito Oliva, Marco Pierini, Ada Masoero, Elena Pontiggia, Carlo Fabrizio Carli, Giovanni Maria Accame, Lorenzo Canova, Giorgio Verzotti, Luca Massimo Barbero e con un' ampia documentazione iconografica sulla scultura del Novecento.
Inoltre la Fondazione, al fine di sostenere i giovani impegnati in un lavoro di ricerca e sperimentazione sulla scultura, come previsto nel proprio statuto, ha bandito la prima edizione del "Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro" Concorso Internazionale per Giovani Scultori, che si concluderà nel 2006 con l'assegnazione di tre premi per un ammontare complessivo di 18.000 Euro e con la mostra delle opere finaliste fissata dal 18 maggio al 31 luglio 2006.
Arnaldo Pomodoro ha dichiarato: "La Fondazione Arnaldo Pomodoro nel suo nuovo spazio è una "Casa della scultura", è un laboratorio di idee e di iniziative per l'arte e la conoscenza, un luogo di incontro e di partecipazione per la vita culturale delle nostre città . - Anche grazie a voi".
Artisti in mostra:
Giovanni Anselmo, Italo Antico, Stefano Arienti, Giacomo Balla, Enrico Baj, Massimo Bartolini, Umberto Boccioni, Alighiero Boetti, Alberto Burri, Pierluigi Calignano, Pier Paolo Calzolari, Giovanna Canegallo, Gianni Caravaggio, Nicola Carrino, Andrea Cascella, Pietro Cascella, Angelo Casciello, Maurizio Cattelan, Alik Cavaliere, Umberto Cavenago, Loris Cecchini, Mario Ceroli, Pietro Coletta, Ettore Colla, Gianni Colombo, Pietro Consagra, Enzo Cucchi, Salvatore Cuschera, Gino De Dominicis, Lucio Del Pezzo, Amalia Del Ponte, Fortunato Depero, Pino Di Gennaro, Giuseppe Ducrot, Chiara Dynys, Diego Esposito, Agenore Fabbri, Luciano Fabro, Pericle Fazzini, Lucio Fontana, Nino Franchina, Giuseppe Gabellone, Alberto Ghinzani, Piero Gilardi, Paolo Icaro, Emilio Isgrà², Jannis Kounellis, Berto Lardera, Leoncillo, Francesco Lo Savio, Carlo Lorenzetti, Simone Lucietti, Luigi Mainolfi, Piero Manzoni, Giacomo Manzù, Giuseppe Maraniello, Marino Marini, Arturo Martini, Umberto Mastroianni, Eliseo Mattiacci, Fausto Melotti, Franco Meneguzzo, Mario Merz, Marisa Merz, Francesco Messina, Umberto Milani, Luciano Minguzzi, Mirko (Basaldella), Bruno Munari, Mario Negri, Gastone Novelli, Nunzio, Andrea Nurcis, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Laura Panno, Gianfranco Pardi, Claudio Parmiggiani, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Augusto Perez, Perino & Vele, Lucio e Peppe Perone, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Fabrizio Plessi, Arnaldo Pomodoro, Gio Pomodoro, Antonio Riello, Medardo Rosso, Remo Salvadori, Giancarlo Sangregorio, Maurizio Savini, Mario Sironi, Francesco Somaini, Ettore Sottsass, Giuseppe Spagnulo, Ettore Spalletti, Aldo Spoldi, Mauro Staccioli, Antonio Trotta, Patrick Tuttofuoco, Giuseppe Uncini, Nanni Valentini, Giuliano Vangi, Alberto Viani, Adolfo Wildt, Gilberto Zorio, Italo Zuffi.
Immagine: Fondazione Arnaldo Pomodoro, foto di Vaclav Sedy
Vernice stampa della mostra Mercoledì 21 settembre 2005, dalle ore 12.00 alle 15.00
Conferenza Stampa alle ore 13.30
Per accrediti:
Ufficio Stampa: Studio Esseci, tel. 049 663499; info@studioesseci.net
Fondazione Arnaldo Pomodoro, tel. 02 89075394/95; press@fondazionearnaldopomodoro.it
La mostra sarà aperta al pubblico dal 24 settembre 2005 sino al 22 gennaio 2006.
Nel primo giorno di apertura (24 settembre) la mostra sarà visitabile per tutti gratuitamente.
Fondazione Arnaldo Pomodoro
via Andrea Solari 35, 20144 Milano
Apertura: mercoledì-domenica 11.00-18.00, giovedì 11.00-22.00
Mezzi Pubblici:
Metropolitana: linea 2, fermata Sant'Agostino proseguire con tram 14
Filobus: 90/91, fermata Troya/ piazza Napoli proseguire a piedi.
Tram: 14, fermata Solari/Stendhal; 29/30, fermata Coni Zugna, proseguire con Tram 14.