Museo d'Arte Provincia di Nuoro - MAN
Nuoro
via Sebastiano Satta, 27
0784 252110
WEB
BYO. Bring Your Own
dal 22/9/2005 al 8/1/2006
dal Martedi' alla Domenica h. 10-13 e 16.30-20.30
0784 252110

Segnalato da

Man




 
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22/9/2005

BYO. Bring Your Own

Museo d'Arte Provincia di Nuoro - MAN, Nuoro

Opere dalla collezione Teseco: una selezione che fa emergere alcune linee guida sviluppate nell'arco di circa 15 anni. Una mostra che spazia dalla fotografia alla scultura, dal video alla pittura, ma anche da grandi installazioni a opere piu' intime, attenta al panorama internazionale e alle giovani presenze nazionali come al recupero di importanti artisti degli anni '60 e '70. In contemporanea Modern Times: rassegna di video internazionali che oltrepassa i confini del museo per svolgersi anche lungo le strade della citta'


comunicato stampa

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Progetto: Cristiana Collu, direttore MAN
Cura: Saretto Cincinelli e Alberto Mugnaini

Con BYO. Bring Your Own il MAN dà un titolo non tanto a una mostra quanto a un'attitudine che ha caratterizzato la sua breve storia e consolida nello stesso tempo un abito che vuole sottolineare la capacità di apertura, ospitalità e attenzione di un museo contemporaneo inserito in un contesto così eccentrico. Il MAN, agile e versatile, non esita a fare spazio, mettendo da parte temporaneamente la propria collezione per ospitarne un'altra, e in questo movimento offre il proprio spazio fisico come protagonista, non solo neutro libro bianco pronto ad essere scritto, ma complessa "struttura" con la quale dialogare per poter scrivere un nuovo racconto.
Esporre una collezione d'arte in un contesto diverso da quello originario, significa necessariamente ricalibrarla e reinterpretarla; ciò appare tanto più vero nel caso della Fondazione Teseco per l'Arte, le cui opere, in perfetta coerenza con gli obiettivi culturali dell'azienda, volti a divulgare le tematiche del contemporaneo ad un pubblico più ampio di quello degli addetti ai lavori, sono installate all'interno della Palazzina Direzionale di Teseco, un ambiente difficilmente assimilabile a quello asettico di un museo, dove invece le opere contribuiscono non solo a disegnare lo spazio ma definiscono una vera e propria partitura concettuale.
BYO. Bring Your Own si presenta dunque come un'amplia selezione: il risultato di uno sguardo "esterno" che vuole proporre un avvicinamento alle opere della collezione senza produrre un automatico allontanamento dal progetto che le ha riunite. Proprio perché realizzare una mostra (come dare vita a una collezione) significa comunque operare una selezione, nel progettare l'esposizione ci siamo rapportati alla totalità della collezione Teseco come a un panorama dato, con l'intento di far emergere chiaramente alcune linee presenti al suo interno ma rese meno esplicite dalla notevole quantità di materiale acquisito dalla Fondazione nell'arco di circa quindici anni. Una mostra è sempre l'espressione di un punto di vista particolare, e ciò che qualifica e rende autentico un punto di vista non è la presunta capacità di visione globale, ma la volontà di trasformare uno sguardo, comunque "parziale" (la limitazione è una condizione stessa del vedere), in una visione "mirata" e "delimitata": solo all'interno di quest'ultima prospettiva ogni presenza trova, in un'esposizione, la sua necessaria e corretta giustificazione in relazione a uno spazio dato e alle altre presenze, in una sorta di reciproca illuminazione.
Il catalogo che accompagna la mostra non è dunque leggibile come esaustivo della collezione Teseco ma come lo strumento di un'esposizione che, mirata e delimitata, si propone di proiettare una luce particolare sulla scena dell'arte italiana e internazionale degli ultimi anni, a partire dalle opere di una collezione. Una mostra che spazia dalla fotografia alla scultura, dal video alla pittura, ma anche da grandi installazioni a opere decisamente più intime, attenta al panorama internazionale senza per questo dimenticare le giovani presenze nazionali o rinunciare al sapiente recupero di importanti artisti formatisi negli anni Sessanta e Settanta, non così noti nel nostro paese.

Gli artisti:
Marina Abramovic, Franz Ackermann, Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Vanessa Beecroft, Elisabetta Benassi, Simone Berti, Botto e Bruno, Matti Braun, Candice Breitz, Antonio Catelani, Claude Closky, Daniela De Lorenzo, Carlo Fei, Adam Fuss, Alberto Garutti, Vidya Gastaldon e Jean-Michel Wicker, Alex Hartley, Thorsten Kirchhoff, Jürgen Klauke, Yayoi Kusama, Eva Marisaldi, Amedeo Martegani, Laura Matei, Zwelethu Mthethwa, Juan Muñoz, Luigi Ontani, Panamarenko, Luca Pancrazzi, Cornelia Parker, Paola Pivi, Tobias Rehberger, Andrea Santarlasci, Cindy Sherman, Elisa Sighicelli, Katharina Sieverding, Hiroshi Sugimoto, Giovanni Surace, Wolfgang Tillmans, Patrick Tuttofuoco, Francesco Vezzoli, Chen Zhen, Heimo Zobernig, Italo Zuffi.

Organizzazione: MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro e Fondazione Teseco per l'Arte

Catalogo: MAN

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MODERN TIMES volume 1
23 settembre 2005 – 23 ottobre 2005

Progetto: Cristiana Collu, direttore MAN
Cura: Maria Rosa Sossai

Il MAN presenta la mostra Modern Times, una rassegna video che oltrepassa i confini del museo per svolgersi anche lungo la strada pedonale della città e presso l'auditorium della Biblioteca Satta, nella convinzione che l'azione di un museo non sia mai costretta dentro il suo perimetro ma si proietti sempre e comunque all'esterno. Nel movimento intra e extra muros si compie quell'oscillazione che ci auguriamo dimostri che il linguaggio contemporaneo, e più che mai quello delle immagini in movimento, ha assunto, nel nostro tempo, un ruolo preminente.
Attraverso una selezione di opere video e film di artisti visivi e filmmaker, la mostra Modern Times, il cui titolo è un omaggio ad uno dei capolavori della storia del cinema, indaga alcuni aspetti di questa rinnovata centralità della visione. Le opere in mostra offrono una varietà di punti di osservazione, a riprova del fatto che, negli ultimi decenni, la produzione di video e film è cresciuta e si è diversificata interessando ambiti di sperimentazione differenti, diventando così parte integrante della ricerca artistica contemporanea.
Se il ricorso a diverse tipologie narrative segna il ritorno alla forma orale del racconto, la stratificazione temporale, il montaggio da parte dell'artista di materiale di repertorio o di archivio, sottolineano l'introduzione di tecniche di missaggio mutuate dalla musica e in grado, nell'attuale sistema digitale integrato, di unificare diverse forme di comunicazione. L'utilizzo in taluni casi dello stile documentario, il richiamo all'immaginario delle prime storiche proiezioni cinematografiche, il ritorno della performance in video e del gesto teatrale, riguardano la relazione esistente tra lo spettatore e l'opera. La metropoli è di nuovo un luogo da raccontare, per la sua qualità emblematica di modello culturale che definisce la nozione di contemporaneità. Raccontare attraverso immagini in movimento è divenuto il simbolo costitutivo della nostra conoscenza che si sviluppa e si struttura attorno al bisogno, sempre fondamentale, di costruire delle storie, bisogno insostituibile e tuttora vivo.

MAN
Giles Perry, Stephen Dean, ZimmerFrei, Marcello Maloberti

Shop Windows
Alice Anderson, Mircea Cantor, Stefania Galegati, Claude Leveque, Jonathan Horowitz, Domenico Mangano, Eva Marisaldi, Christophe Girardet e Matthias Müller, Sisley Xhafa, Nico Vascellari, Marinella Senatore, Vibeke Tandberg

Auditorium Biblioteca Satta
Olivo Barbieri, Alina Marazzi, Christian Merlhiot, Rä Di Martino, Laura Erber, Pavel Braila

Organizzazione: MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro e Fondazione Teseco per l'Arte

Immagine: Claude Closky

Inaugurazioni venerdì 23 settembre 2005 - h 19:00

MAN_Museo d'Arte della Provincia di Nuoro
Via Satta 15_08100 Nuoro
Orario: 10/13 - 16:30/20:30 dal martedì alla domenica

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BYO. Bring Your Own
Artworks from Teseco Collection

Curated by Saretto Cincinelli and Alberto Mugnaini

BYO Bring Your Own: more than the mere title of a new exhibition, it reveals the intention of the MAN to give a name to an attitude which has marked its short history and to strengthen a practice which denotes the ability of a modern museum, working in such an eccentric environment, to be open-minded, hospitable, and watchful.
The museum, thanks to its agility and versatility, is ready to put aside its own collection in order to house another one, thus offering its own physical space as a protagonist, not only a white, empty book to be written down, but a complex “structure” with which to start a dialogue and write a new story.
To exhibit an art collection within an environment different from its own, necessarily means to reweigh and reinterpret it; this is all the more true in this case where the works from the collection of Teseco Art Foundation, consistent with the philosophy of the Group whose objective is to spread the themes of modern culture to a wider public, not limited to the experts of the field, are installed at the Head Office of the company. This environment is completely different from the neutral context of a museum where the artworks help not only to design the space but define a real conceptual map. Bring your own then, presents itself as a wide selection: the result of an “external” eye that gets near the artworks without automatically removing them from that original project of which they are part. Organizing an exhibition (as well as starting a collection) means in any case performing a selection; for this reason in planning this exhibition we have related to the entirety of the Teseco collection as a given background, trying to highlight some of its original features which seem now less definite because of the great number of works the Foundation has acquired over about fifteen years.
An exhibition is always the expression of a particular viewpoint, one that is made authentic and defined not by the supposed ability to see things as a whole but the will to turn an always “limited” eye (the limitation being itself a basic condition of seeing), into a “focused” and “delimited” vision: only within this last perspective any artworks present in an exhibition finds its necessary and correct justification in relation with a given space and the other artworks, in a kind of mutual enlightenment.
The exhibition catalogue is then not meant as a guide to the Teseco collection but as an instrument related to an exhibition, a delimited and focused one whose objective is to throw a particular light on the Italian and international art scene of the last years, starting from the works of a collection. An exhibition including photographs and sculptures, videos and paintings, huge installations and decidedly more intimate artworks. An exhibition which pays attention to the international panorama without at the same time forgetting the Italian young artists or renouncing the rediscovery of some outstanding artists from the 60’s and 70’s who are almost unknown in our country.

The artists:
Marina Abramovic, Franz Ackermann, Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Vanessa Beecroft, Elisabetta Benassi, Simone Berti, Botto & Bruno, Matti Braun, Candice Breitz, Antonio Catelani, Claude Closky, Daniela De Lorenzo, Carlo Fei, Adam Fuss, Alberto Garutti, Vidya Gastaldon & Jean-Michel Wicker, Alex Hartley, Thorsten Kirchhoff, Jürgen Klauke, Yayoi Kusama, Eva Marisaldi, Amedeo Martegani, Laura Matei, Zwelethu Mthethwa, Juan Muñoz, Luigi Ontani, Panamarenko, Luca Pancrazzi, Cornelia Parker, Paola Pivi, Tobias Rehberger, Andrea Santarlasci, Cindy Sherman, Elisa Sighicelli, Katharina Sieverding, Hiroshi Sugimoto, Giovanni Surace, Wolfgang Tillmans, Patrick Tuttofuoco, Francesco Vezzoli, Chen Zhen, Heimo Zobernig, Italo Zuffi.

Organization: MAN_Museo d'Arte della Provincia di Nuoro and Fondazione Teseco per l’Arte, Pisa
Concept: Cristiana Collu, MAN director
Catalogue: MAN

MODERN TIMES_volume 1
Curated by Maria Rosai Sossai

The modern age looks like a field of heterogeneous and stratified forces, difficult to read, inside which the production of moving images has assumed a preminent role.
Through a selection of video works and films by visual artists and filmmakers, the show Modern Times, whose title is a tribute to one of the masterpieces of the history of the cinema, investigates some aspects of this renewed centrality of the vision. The points of observation that the works in the show offer, are various, evidence of how in the latest decades the production of videos and films has increased and diversified the areas of experimentation, fully joining the contemporary artistic research. If the recourse to different narrative typologies marks the return to the oral form of the tale, the temporal stratification, the editing of found footage realized by the artist or coming from stock footage, point out the introduction of remix technics originated in the musical area and in the current digital integrated system, able to unify different forms of communication. The use in some cases of documentary style, the recall to the imaginary of the first historical cinematic showing, the return to the performance in video and to the theatrical gesture, involve the relationship existing between the spectator and the work. The metropolis is again a place to narrate, for its emblematic quality of cultural pattern which defines the notion of contemporaneity. Narrating through the moving images has become the constitutive symbol of our knowledge which is organized around the need, always relevant, to build up stories, a need which remains irreplaceable and still vital.

MAN: Giles Perry, Stephen Dean, ZimmerFrei, Marcello Maloberti

Shop Windows: Alice Anderson, Mircea Cantor, Stefania Galegati, Claude Leveque, Jonathan Horowitz, Domenico Mangano, Eva Marisaldi, Christophe Girardet e Matthias Müller, Sisley Xhafa, Nico Vascellari, Marinella Senatore, Vibeke Tandberg

Auditorium Biblioteca Satta: Olivo Barbieri, Alina Marazzi, Christian Merlhiot, Rä Di Martino, Laura Erber, Pavel Braila

Image: Claude Closky

Organization: MAN_ Museo d'Arte della Provincia di Nuoro
Concept: Cristiana Collu, MAN director

Opening: Friday 23th September 2005 - 7:00 pm

MAN_Museo d'Arte della Provincia di Nuoro
Via Satta 15_08100 Nuoro
Hours: 10:00/1:00 - 4:30/8:30 Tuesday-Sunday

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