Noble Savages. In mostra statue di tessuto che ripropongono la serie dei 'Capricci' di Francisco Goya. L'intento dell'artista e' riportare le opere di Goya nello spirito della cultura contemporanea attraverso la creazione di busti realizzati con materiali semplici, come la canapa, che mettono in evidenza la vulnerabilita' umana.
Noble Savages
I Noble Savages, nella cui costruzione sono impegnata, sono statue di tessuto che,
dal loro piedistallo, emanano un potente contrasto tra forza e fragilità , potere e
debolezza.
Questi ritratti ripropongono la varietà dei Capricci, una serie di ottanta incisioni
di Francisco Goya pubblicate nel 1790. Le scene rappresentate da Goya mescolano
fantasia e follia. Il mio intento ora è riportare le opere di Goya nello spirito
della cultura contemporanea.
Il soggetto della catastrofe era popolare alla fine del 1700 e Goya, come Hogarth in
Inghilterra con il suo A Rakes Progress, decise di rappresentare figure e personaggi
presi dai "rifiuti" della società . Dalle tavole di Goya emergono personaggi
stravolti, ubriachi, e anche nella raffigurazione di immagini femminili persiste un
elemento diabolico e depravato, presente in loro stesse o nelle altre figure sullo
sfondo.
Tradizionalmente i busti di personaggi importanti sono costruiti in materiale
pregiato e durevole nel tempo, come il bronzo o il marmo: materiali che servono a
dare alla figura un connotato di potenza tale da far ricordare il personaggio, la
sua forza, la sua intelligenza o la sua posizione sociale.
I miei busti sono invece costruiti con materiali semplici e umili - la canapa da me
usata è la stessa che un secolo fa veniva tessuta a mano dalle donne del Canavese
per farne il proprio corredo - per mettere in evidenza la vulnerabilità umana che è
insita anche in una posizione di potere.
La scelta di utilizzare un tessuto per costruire i miei busti deriva inoltre dal
fatto che il tessuto, di cui sono fatti i nostri abiti, serve a coprire e non di
rado a mascherare, imbrigliandoli e normalizzandoli all'interno delle convenzioni
sociali, i nostri vizi, le nostre debolezze, la nostra stessa umanità .
I busti non sono quindi rappresentazioni realistiche della figura umana nei suoi
tratti somatici, forti o raffinati, ma - come già Goya aveva delineato nelle sue
suggestive deformità - hanno lo scopo di evidenziare quello che può esservi di
esagerato, animalesco e crudo.
Chi nella nostra società è collocato su un metaforico piedistallo ed esercita da
lassù il proprio potere sugli altri uomini, indossando ogni giorno e di fronte a
tutti la maschera del proprio ruolo, è come noi tutti costituito di materia fragile,
esposto alle tentazioni e alla durezza deformante degli eventi, schiavo della sua
stessa posizione: come il Dorian Grey di Wilde, consuma e deforma ogni giorno la sua
anima continuando a mostrare un'immagine di giovinezza e virtù; come i mostruosi
personaggi di Goya, si aggira, fragile, nel mondo dei mostri generati dal sonno
della ragione.
Bio:
Marguerite Kahrl (Chiaverano, luglio 2005)
E' nata a Beverly, Massachusetts nel 1966. Vive e lavora a Chiaverano e New York.
Inaugurazione: giovedì 22 settembre dalle ore 18.00 alle ore 23.00
Alberto Peola Arte Contemporanea
via della Rocca, 29 - Torino
Orario: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
mattino su appuntamento