Lignes dorees et confettis. In mostra 12 opere recenti di grande formato ed alcuni lavori su carta. Il mondo pittorico dell'artista guarda a Cimabue, al Beato Angelico, a quei fondi oro che evidenziano la figura facendola sembrare sospesa tra la tavola e lo spettatore.
Lignes dorees et confettis
Catherine Gran, russa di nascita, ma parigina di adozione, il suo lavoro è conosciuto e apprezzato nelle maggiori gallerie delle capitali europee e ora espone anche in Italia, a Firenze dodici recenti opere di grande formato ed alcuni lavori su carta, realizzate esclusivamente per la mostra dal titolo Lignes dorées et confettis, presso la Galleria Falteri di Antonio Berni da giovedì 22 settembre a lunedì 31 ottobre.
Già un successo essere riusciti a portare in Italia un’artista da tempo legata da esclusiva ad un’importante galleria inglese; dopo più di due anni di gestazione vede la luce la mostra che presenterà per la prima volta in Italia l’opera di Catherine Gran.
I suoi quadri, poetici e ironici, sono noti soprattutto in Francia, Inghilterra, Germania e Russia. La sua prima mostra a Mosca è del 1977 dove, su 10 opere esposte, ne furono ritirate cinque dalla censura, perché ritenute troppo osé e religiose; capirete, ci dice la Gran, che effetto può aver fatto un San Sebastiano donna!
Il suo mondo pittorico, come afferma lei stessa, guarda a Cimabue, al Beato Angelico, a quei fondi oro che, senza uccidere la prospettiva, evidenziano la figura, facendola sembrare sospesa tra la tavola e lo “spettatoreâ€. Così, nel lavoro della Gran, la figura è predominante, gli sfondi d’oro si traducono in raggi luminosi che attraversano la tavola senza però influire in modo astratto sulla composizione del quadro. La tela si popola di scatole, cani, poltrone, vasche da bagno e bonhommes nonchalants. “Ma perchè la composizione non soffra per l’interferenza di queste linee, uso un truccoâ€, ci rivela la Gran, “se ruotando il quadro vedo che i gentiluomini delle mie composizioni non si disgregano allora il gioco è fatto; chissà che Francis Bacon non facesse lo stesso con i suoi cardinaliâ€.
Uomini, donne, cani, figure indifferenti e, al tempo stesso, attonite, mirano lo “spettatore†in un gioco di sguardi dove non si sa chi osserva e chi è osservato. Alla domanda – cosa la infastidisce negli uomini e nell’arte? – l’artista risponde – La sindrome di “uguaglianzaâ€. Affermare cioè che tutte le cose si equivalgono, che Beuys è importante quanto Velazquez. Quali sono, invece, le qualità che più apprezza negli uomini ? E nell’arte ? – Prima di tutto l’anticonformismo. La personalità e l’indipendenza dal giudizio degli altri
Catherine Gran, nasce a Mosca nel 1966 da una famiglia di pittori. Vive e lavora in Francia dal 1981, si è laureata all’ Ecole Nationale des Arts Décoratifs de Paris nel 1992.
Esposizioni collettive
1989 : Salon SAGA, Grand-Palais, Paris
1990 : Salon SAGA, Grand-Palais, Paris
1995 : Salon de l’INSEAD, Fontainebleau, France
1991-1997 lavora per la Galerie Kunsthaus Lübeck, Lübeck, Germania
2003 : Galerie Michelle Boulet, Paris
2004 : Musée National de Châteauroux, France
Esposizioni personali :
2000 : Albemarle Gallery, Londra
2002 : Albemarle Gallery, Londra
2004 : Albemarle Gallery, Londra
Ufficio stampa: Sara Bertolozzi tel. 055 2346125
Inaugurazione giovedì 22 settembre, ore 18.30
Galleria Falteri
via della Spada 38/r - Firenze
Orari: mart-sab. - ore 10 - 13,30; 16 – 19,30
chiusura lunedì 31 ottobre