Studio Guenzani
Milano
via Eustachi, 10
02 29409251
WEB
Due mostre
dal 6/10/2005 al 16/12/2005
dal Mercoledi' al Sabato dalle ore 15 alle 19

Segnalato da

Luciana Rappo




 
calendario eventi  :: 




6/10/2005

Due mostre

Studio Guenzani, Milano

In mostra presso la sede di via Eustachi una serie di fotografie dell'artista Dayanita Singh il cui intento e' di dare una visione insolita dell'India. Nella sede di via Melzo, due bassorilievi e due sculture di Giuseppe Gabellone creano uno spazio intimo e respingente in un precario equilibrio tra nostalgia e distacco.


comunicato stampa

Dayanita Singh

Lo Studio Guenzani inaugura la stagione espositiva 2005-2006 con una mostra personale di Dayanita Singh che si apre venerdì 7 ottobre 2005 dalle ore 12 alle ore 21.

In occasione di Start, la manifestazione che coinvolgerà 25 gallerie milanesi in un intero fine settimana di inaugurazioni contemporanee, l’orario di apertura della galleria nei giorni di sabato 8 e domenica 9 ottobre sarà dalle ore 12 alle ore 20.

Dayanita Singh è nata a New Dehli nel 1961, dove vive e lavora.

Nel 1999 lo Studio Guenzani presentava la prima mostra in Italia di Dayanita Singh con una serie di ritratti fotografici in bianco e nero dedicati alle famiglie indiane della classe medio-alta urbana. Una visione insolita dell’India, di cui viene quasi sempre rappresentata la povertà. Uno sguardo più privato che ritrae le persone all’interno delle loro case, circondate dagli oggetti che parlano della loro storia, ritratti psicologici di una società indiana poco conosciuta in occidente.

Nella serie di fotografie ora in mostra, la figura umana è assente. Una trentina di piccole fotografie in bianco e nero, intitolata “Chairs”, ha come soggetto interni borghesi ed in particolare sedie, sedie vuote, fotografate in luoghi lontani e diversi tra loro: da Calcutta a Boston, da Firenze a Goa.

Realizzati tra il 2000 e il 2003, questi ‘ritratti’ sono colmi di raffinatezza e ognuno di essi ha una sua personalità distinta. Le sedie, le poltrone, gli sgabelli, i cuscini sono ripresi quasi sempre in primo piano, attorniati da pochi oggetti che si limitano a suggerire scenari e luoghi ma sufficienti ad evocare le presenze umane che in quegli spazi vivono o svolgono le loro attività.

Così, una singola, comoda sedia con i braccioli posta in un angolo apparentemente appartato della casa parla di un momento di relax riservato forse alla persona più anziana in famiglia, oppure, un gruppo di sedie tutte uguali, ben allineate in una grande sala attendono che questa si riempia di signore venute qui per danzare, la fotografia s’intitola infatti ‘Ladies Dance Room’.

Ogni opera stimola fortemente ad immaginare una storia o una situazione ma in questi scatti vi è soprattutto una sospensione del tempo e dello spazio, un vuoto che non crea inquietudine e sembra al contrario volersi riempire di tracce, ricordi, sentimenti. Immagini che parlano di uomini e donne attraverso gli oggetti, in questo caso le sedie, che li circondano. Un’assenza molto evocativa.

Le fotografie di questa serie sono state oggetto, nella primavera del 2005, di una mostra personale di Dayanita Singh al prestigioso Isabella Stuart Gardner Museum di Boston, dove l’artista aveva trascorso un periodo in residenza nell’estate precedente.

Nell’autunno del 2003 il Museo ‘National Galerie im Hamburger Bahnhof, Museum für Gegenwart’ di Berlino le ha dedicato una mostra personale dal titolo “Dayanita Singh, Privacy”, in occasione della quale è stato pubblicato un catalogo edito da Steidl.

la mostra prosegue fino al 19 novembre 2005.

Inaugurazione: 7 ottobre dalle ore 12 alle ore 21.

Studio Guenzani, via Eustachi 10 - Milano
Tel. 02 29409251 – Fax 0229408080
Orari: dal martedì al sabato, dalle 15 alle 19.30

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Giuseppe Gabellone

Lo Studio Guenzani inaugura la stagione espositiva 2005-2006 dello spazio di via Melzo 5 con una mostra personale di Giuseppe Gabellone che si apre venerdì 7 ottobre 2005 dalle ore 12 alle ore 21.

Giuseppe Gabellone è nato a Brindisi nel 1973. Vive e lavora a Milano.

La mostra si compone di due bassorilievi e due sculture, di cui una a parete. Tutti gli elementi sono stati pensati come parti di un unico progetto espositivo, pur mantenendo ciascuno la propria autonomia espressiva.

Apre la mostra una scultura di tessuto monocromo di colore giallo chiaro, che si estende lungo tutta la parete finestrata della galleria, per sconfinare sulla porta d’ingresso e creare in questo modo una lieve strettoia.

Questo grande filtro colorato vuole isolare lo spazio dedicato alle altre opere per costruirgli un’alone attorno. Come già avveniva ne La giungla lo spazio espositivo diventa un territorio da marcare, un contesto di visione netto e difeso.

Il colore del tessuto contamina lievemente le superfici grigio-argento dei bassorilievi. Questi sono stati realizzati in un materiale studiato appositamente, ottenuto da una miscela di tabacco, polvere d’alluminio e colla vinilica. Ne risulta un composto ruvido e compatto.

I soggetti, così come già accadeva per i bassorilievi esposti alla 50° Biennale di Venezia nel 2003, prendono spunto da immagini preesistenti, estrapolate da libri di fotografia e ritagli di giornale che Gabellone colleziona nel tempo.

In questo caso ci mostrano figure abbozzate che compiono gesti minimi. Non si conosce il senso di quello che stanno facendo, l’ambiente e il contesto storico in cui sono. Ci trovaimo davanti a “scene sorde”, estranianti.

Come già per I giapponesi, le raffigurazioni intraprendono un’interazione con l’ambiente: una massa irregolare di piramidi si sviluppa infatti nella zona superiore dei bassorilievi. Un’allusione ad una dimensione spaziale più ampia di tipo quasi architettonico.

A fianco e in continuità con la superficie argentata dei bassorilievi, un’altra scultura, composta unicamente da superfici aggettanti a specchio, sembra dialogare con essi, come ad isolarne ed esasperarne le forme astratte.

Gabellone con i suoi lavori crea uno spazio intimo e respingente in un precario equilibrio tra nostalgia e distacco.

Immagine: Dayanita Singh

La mostra prosegue fino al 16 dicembre 2005.

Inaugurazione: 7 ottobre 2005, dalle ore 12 alle 21

Guenzani via Melzo 5, via Melzo 5 - Milano
Tel. 02 29409251-02 29532971
Orari:dal mercoledì al sabato, dalle 15 alle 19.

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