Detesto i ggiovani. Le opere dell'artista sottintendono una feroce e provocatoria critica al mondo delle tribu' giovanili, nutrite a tecnologia ed MTV, che trovano nel messaggio pubblicitario, nella griffe di moda e nell'oggetto trendy massificato un modo di affermarsi.
Detesto i ggiovani
a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei
Annovi Spaziogiovani apre la nuova stagione espositiva dedicata alle giovani scoperte con la personale di Sissi Magnani, Detesto i ggiovani, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei. Le opere della giovane pittrice Sissi Magnani (Genova,1980) sottintendono una feroce e provocatoria critica al mondo delle tribù giovanili, nutrite a tecnologia ed MTV, quei “ggiovani†che trovano nel messaggio pubblicitario, nella griffe di moda e nell’oggetto trendy massificato un modo banale e vacuo di affermarsi ed omologarsi, a scapito di un’individualità ricercata ed intelligente.
“Sono nata nel 1980, ho venticinque anni e detesto i giovani. Sono nata nel 1980, ho venticinque anni e mi trovo a spiare quelli che ne hanno pochi meno di me con la bramosia vampiresca dell’ottuagenario. Cerco di mimetizzarmi e osservo. Le scarpe da ginnastica le magliette le felpe i jeans le scritte sugli zaini il modo strafottente e allegramente nonchalant di indossare qualcosa. Come si pettinano come si parlano come ridono come ascoltano ciò che gli detta la televisione […..] Se sei giovane devi saperti muovere tra wap, sim, sms, chat; devi vivere life e be cool, trendy, sexy, always coca-cola. Come i ggiovani delle mie illustrazioni sanno fare alla perfezione.†Sissi Magnani
“Una pittura dai toni vibranti, consona allo sfavillio imperante delle colorazioni proposte dai mezzi mediatici contemporanei e che trova nella verve sarcastica di Sissi Magnani un palpitante viatico espositivo e riflessivo su alcune tematiche proprie dei giovani come il brand, i prototipi di riferimento televisivi che diventano i nuovi guru dell’apparire e dell’essere, senza dimenticare le griffes più alla moda che impongono gli stili più in voga da seguire.†Stefano Taddei
“al di là della freschezza di una figurazione piacevolmente colorata e tiratissima, che prende spunto dagli occhioni tondi di Candy-Candy e dall’immaginario a fumetti dei manga giapponesi, rigorosamente piatta e bidimensionale, iconograficamente semplice ma levigatissima, si nasconde il trucco, il messaggio feroce e molto più codificato. Il nichilismo più estremo, il regredimento generazionale di quella che è diventata ormai una spietata società di cloni. Uno spregiudicato adattamento edonistico dell’esistenza.†Francesca Baboni
http://www.sissimagnani.it
Catalogo in galleria.
Inaugurazione sabato 24 settembre ore 18.30
Galleria Annovi Spaziogiovani
Via Radici in Piano,133 - Sassuolo (MO)