Kunst Meran/o Arte
Merano (BZ)
via Cassa di Risparmio Portici, 163
0473 212643 FAX 0473 276147
WEB
Stretch Sculpture
dal 29/9/2005 al 8/1/2006
da martedi' a domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Chiusura: Tutti i Lunedi', 1 e 2 novembre, 24, 25, 26 dicembre 2005, 1 e 2 gennaio 2006

Segnalato da

Kunst Meran




 
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29/9/2005

Stretch Sculpture

Kunst Meran/o Arte, Merano (BZ)

Hans Kupelwieser, Peter Senoner, Erik Steinbrecher, Sissi, Masanori Sukenari. Mostra dedicata agli orientamenti piu' innovativi della pratica artistica scultoreo-installativa contemporanea. I cinque artisti dialogano con gli spazi del museo, alterandone l'usuale percezione attraverso opere in tensione nello spazio e in movimento nel tempo. A cura di Marion Piffer Damiani.


comunicato stampa

Hans Kupelwieser, Peter Senoner, Erik Steinbrecher, Sissi, Masanori Sukenari

A cura di Marion Piffer Damiani

Merano Arte inaugura la nuova stagione espositiva il 1° ottobre 2005 con la mostra Stretch Sculpture, dedicata agli orientamenti più innovativi della pratica artistica scultoreo-installativa contemporanea presentati nei linguaggi più diversificati dei lavori dell’austriaco
Hans Kupelwieser (…), dell’alto adigino Peter Senoner (1970), dello svizzero Erik Steinbrecher (1963), dell’italiana Sissi (1970) e del giapponese Masanori Sukenari (1960).

La mostra “Stretch sculpture” trasforma la casa di Merano Arte in campo d’azione di una scultura in espansione dove le costruzioni artistiche si sollevano plasticamente come pieghevoli di carta.

La Kunsthaus sembra trasformarsi così in un enorme libro Pop Up, che irrompe nella realtà sviluppando una vita propria, drammatica, spiritosa, arguta, poetica quanto perfida.

La curatrice della mostra, Marion Piffer Damiani, ha invitato i cinque artisti internazionali a dialogare con gli spazi articolati del museo, alterandone l’usuale percezione e il più facile percorrimento, attraverso opere in tensione nello spazio e in movimento nel tempo.

L’opera d’arte, da sempre, può fermare il tempo e riempire lo spazio; oggi tale possibilità è diventata urgenza e l’artista è in grado di scolpire davvero lo spazio-tempo.
La scultura si avvale attualmente della possibilità di andare oltre i propri confini, sia per quanto
riguarda lo spazio che per il materiale impiegato.

Il genere artistico “scultura” non rappresenta più, già da tempo, una forma mediale dai contorni ben definiti. Se in origine con il termine scultura si intendevano tecniche di elaborazione di forme tridimensionali mediante interventi di asportazione e levigatura dall’esterno verso l’interno, fusione metallica su modelli, oppure la graduale aggiunta di materiali da plasmare o pronti per l’uso, ora l’arte scultorea postmediale fa pensare ad un medium in espansione che esordisce assieme ad altre tecniche.

Il sampling di Erik Steinbrecher gioca col concetto stesso di scultura in quanto codice culturale ed artistico. La realizzazione degli oggetti sferoidali a forma di sacca e di bolla sono (sculture steliformi oppure a forma di sacca) forme plastiche che non si limitano a rappresentare
pure astrazioni, bensì reazioni dinamiche, realizzate servendosi dei molteplici esiti di materiali assai differenti, dall’acciaio alla plastica, minimizzano letteralmente l’idea di un degenerazione anormale tipica del kitsch.

I ricami ossessivi di Sissi lasciano la loro dimensione casalinga per invadere lo spazio in performance in cui il corpo dell’artista e si intrappola in un sovra-corpo che lo rende inadeguato alla sua originaria residenza, offrendogli uno stato alternativo, una seconda pelle appunto.

Su una scultura in espansione, invadente, realizzata non a caso con materiali solitamente industriali, lavora Masanori Sukenari che giunge al limite del linguaggio architettonico liberando lo spazio della rappresentazione da una percezione frontale in favore di uno spazio percepibile nella sua totalità nel site specific realizzato in corso d’opera per il KunstMerano.

I lavori concettuali di Hans Kupelwieser, tra gli esponenti più noti della scultura post-mediale in Austria, si sviluppano da una riflessione sul processo di trasformazione mettendo a nudo il problema cruciale di quale sia l’impatto degli oggetti sulle nostre percezioni sensoriali, sempre in bilico tra bidimensionalità e tridimensionalità.

Una condizione umana tra l’illusorio e l’alienante è quella che costruisce Peter Senoner nelle sue figure, in legno o alluminio, che riscoprono nuovi o primari stati di ricezione del mondo che ci circonda, naturale e tecnologico.

Per la mostra è stato realizzato un catalogo bilingue con interventi di critici del settore.

Organizzazione: Herta Wolf Torggler, Ursula Schnitzer Scherer

Catalogo: Verlag für moderne Kunst, Nürnberg
Con saggi di Jennifer Allen, Marion Piffer Damiani, Valerio
Dehò,Christoph Doswald, Wolfgang Fetz , Bernhart Schwenk

Con il gentile sostegno di:

Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano
Azienda Energetica Bolzano - Merano
Comune di Merano
Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Bolzano
Regione Autonoma Trentino Alto Adige
Cassa di Risparmio di Bolzano AG

Conferenza stampa: 30 settembre ore 11,00

Vernice per la stampa: 30 settembre ore 18.00

Inaugurazione : 30 settembre ore 19,00

Kunst Merano Arte
Edificio Cassa di Risparmio, Portici 163 – Merano (BZ)

Orari: da martedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Chiusura: Tutti i lunedì; 1 e 2 novembre, 24, 25, 26 dicembre 2005, 1 e 2 gennaio 2006

Ingresso: Intero € 4,50 - Ridotto (Anziani, studenti, gruppi) € 3,00,
Visite guidate: € 2,00 (solo su prenotazione)

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Alois Kuperion
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