Afro
Amae Art Group
Ugo Attardi
Roberto Bagnato
Renzo Bandoli
Gianfranco Baruchello
Mario Bellavista
Franco Berdini
Niki Berlinguer
Vinicio Berti
Nino Bibbo'
Stefano Bricarelli
Corrado Cagli
Ennio Calabria
Felice Carena
Michele Cascella
Filippo Centenari
Mario Ceroli
Antonio Corpora
Guido Crepax
Enzo Cucchi
Giorgio de Chirico
Fortunato Depero
Stefano Di Stasio
Rocco Falciano
Ferruccio Ferrazzi
Luciana Fortini
Rosa Foschi
Francoma'
Paola Gandolfi
Lorenzo Gigotti
Corrado Govoni
Piero Guccione
Renato Guttuso
Virgilio Guzzi
Michail Kulakov
Marinella Letico
Bertina Lopes
Massimo Luccioli
Luigi Magli
Giuseppe Mannino
Fabio Mauri
Salvatore Miglietta
Elisa Montessori
Giorgio Morandi
Bruno Munari
Francesco Narduzzi
Marcello Nizzoli
Giovanni Omiccioli
Pippo Oriani
Maurizio Palcich
Ivo Pannaggi
Luca Maria Patella
Siro Penagini
Enrico Prampolini
Attilio Pratella
Hugo Pratt
Massimo Pulini
Stefano Ronci
Mimmo Rotella
Marco Nereo Rotelli
Placido Scandurra
Mario Schifano
Ugo Spagnuolo
Tato
Aldo Turchiaro
Cesare Zavattini
Claudio Crescentini
Da Giorgio de Chirico all'era della globalizzazione. La mostra affronta diversi temi relazionati con il mare, il mondo ittico e la navigazione con un taglio di tipo storicistico, dal 1900 al 2005. Solcando gli stili cosi' come le tecniche (pittura, scultura, arazzo, video art, installazioni, fotografia, cartoons, ecc.), propone opere di una settantina di artisti e materiale documentario diviso in sezioni: La pesca e il mare / Odisseo e altri miti mediterranei / Visioni mediterranee / Banchetti marini.
Da Giorgio de Chirico all'era della globalizzazione
A cura di Claudio Crescentini
Plinio nella Naturalis Historia descrive l’opera di un famoso pittore della fine del IV secolo a. C., Peirakòs, il quale veniva chiamato rhyparographos, cioè pittore di cose immonde, poiché nei suoi quadri rappresentava cibi animali, pesci e/o crostacei, alimendove l'opera era una riflessione linguisticati vegetali elementi ritenuti “immondiâ€, “bassi†per capirci.
Ma per quello che riguarda la storia dell’arte, malgrado Plinio, la rappresentazione del cibo è sempre stata fortemente utilizzata, dalle xenia del periodo romano, ai mosaici paleocristiani con i simboli del divino, di cui il pesce probabilmente unito all’agnello era uno dei fondamentali, fino alle cornucopie allegoriche del Rinascimento le quali ci introducono direttamente verso il vero e proprio exploit del periodo barocco (Seicento e Settecento) ricco di tavole imbandite, “vetrine†alimentari, marine, ecc.
Da questo contesto è partita l’idea della presente mostra dedicata proprio al mare, al mondo ittico e a tutto ciò che ruota intorno a questo simbolo, con in primo piano il mare e la navigazione, concetti simbolici ed allegorici, ma anche come elementi iconografici di molta arte italiana del Novecento.
La mostra, curata nel suo insieme da un pool di studiosi del settore – Agostino Bagnato, Claudio Crescentini, Massimo Domenicucci, Tonino Sicoli – verrà aperta da un vero e proprio incipit storicistico, di veri e propri cammei: un’opera attribuita a pittore napoletano della seconda metà del XVII sec.; una testina di ninfa dell’allievo di Canova, Adamo Tadolini; una suggestiva marina ottocentesca di Gonsalvo Carelli e una preziosa scultura di Vincenzo Gemito, Pescatorello.
L’andamento dell’esposizione proseguirà ovviamente con un taglio di tipo prettamente storicistico, dal 1900 al 2005, solcando gli stili così come le tecniche (pittura, scultura, arazzo, video art, installazioni, fotografia, cartoons, ecc.), riordinati per temi: La pesca e il mare / Odisseo e altri miti mediterranei / Visioni mediterranee / Banchetti marini.
Fra i testi in catalogo, oltre ad una lettura di taglio storico-artistico, saranno presenti: un testo inedito di Danilo Mainardi, grande studioso e fine divulgatore; una tranche de vie peschereccia del “troglodita†nato dall’attività creatività di Wu Ming 2; un saggio sulla metafora-viaggio di Ulisse concepito dal giornalista e scrittore Alfredo Taracchini Antonaros ed una minima selezione di poeti contemporanei con liriche dedicate al mare e alla pesca.
Ad impreziosire il tutto la presenza di materiale documentario, sul lavoro e l’economia del ‘900 legata alla pesca, proveniente dall’Archivio Centrale dello Stato di Roma, il quale metterà a disposizione anche alcuni fondamentali grandi cartoni preparatori per l’E42 e di altre strutture pubbliche dell’Eur, legati al tema del mare, della pesca e della navigazione, di cui ricordiamo, fra gli altri, quelli di Afro e Siro Penagini.
La mostra è stata realizzata con il Patrocinio di:
Il Presidente della Regione Lazio; Provincia di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali, della Comunicazione e dei Sistemi informativi; Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali; Regione Calabria; Provincia di Cosenza; Comune di Rende; Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Archivio Centrale dello Stato di Roma e Soprintendenza al PSAD della Calabria.
Artisti
Afro, Amae Art Group, Ugo Attardi, Roberto Bagnato, Renzo Bandoli, Gianfranco Baruchello, Mario Bellavista, Franco Berdini, Niki Berlinguer, Vinicio Berti, Nino Bibbò, Stefano Bricarelli, Corrado Cagli, Ennio Calabria, Felice Carena, Michele Cascella, Filippo Centenari, Mario Ceroli, Antonio Corpora, Guido Crepax, Enzo Cucchi, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Stefano Di Stasio, Rocco Falciano, Ferruccio Ferrazzi, Luciana Fortini, Rosa Foschi, Francomà , Paola Gandolfi, Lorenzo Gigotti, Corrado Govoni, Piero Guccione, Renato Guttuso, Virgilio Guzzi, Michail Kulakov, Marinella Letico, Bertina Lopes, Massimo Luccioli, Luigi Magli, Giuseppe Mannino, Fabio Mauri, Salvatore Miglietta, Elisa Montessori, Giorgio Morandi, Bruno Munari, Francesco Narduzzi, Marcello Nizzoli, Giovanni Omiccioli, Pippo Oriani, Maurizio Palcich, Ivo Pannaggi, Luca Maria Patella, Siro Penagini, Enrico Prampolini, Attilio Pratella, Hugo Pratt, Massimo Pulini, Stefano Ronci, Mimmo Rotella, Marco Nereo Rotelli, Placido Scandurra, Mario Schifano, Ugo Spagnuolo, Tato, Aldo Turchiaro, Cesare Zavattini.
Luogo I: Roma, Archivio Centrale dello Stato, piazzale degli Archivi
Periodo: 6 ottobre - 5 novembre 2005
Luogo II: Rende (CS), Centro per l’Arte e la Cultura “A. Capizzano†- MAON Museo d’Arte dell’Otto e Novecento, Palazzo Vitari, via de Bartolo n. 1
Periodo: 1 dicembre 2005 - 30 gennaio 2006
Catalogo a cura di Claudio Crescentini; ed. Erreciemme, Roma
Ufficio stampa: Patrizia Chianese
tel/fax:06 5344713; e-mail: patriziachianese@libero.it
Inaugurazione: mercoledì 5 ottobre ore 17.00
Archivio Centrale dello Stato, piazzale degli Archivi - Roma