Mario Airo' presenta tre lavori accomunati da un atteggiamento silenzioso di fronte all'esperienza del mondo e delle cose che dipana nel tempo il sottile filo di sollecitazioni dell'esperienza. La nuova serie di lavori di Anna Gaskell e' legata a un particolare momento, il 1991, e a una serie di avvenimenti della sua vita privata. Simone Berti affronta il tema della macchina, concetto a lui caro e presente fin dagli esordi nella serie di lavori 'Riding the specific gravity train'.
In occasione di Start, manifestazione che coinvolgerà 24 gallerie
milanesi durante un intero fine settimana di inaugurazioni
contemporanee
MARIO AIRO’ - sala 1
...DOPO
In occasione della sua personale presso la Galleria Massimo De Carlo,
Mario Airò presenta tre lavori: un pannello bianco con qualche punto
luminoso, dove si intravede un segno che appare e scompare a seconda
dell'incidenza della luce; l'immagine diviene un'apparizione nebulosa,
vaga, un frutto della nostra relazione con l’oggetto.
Una panchina, la cui seduta è costituita da un frottage di una grossa
pietra, uno scoglio in riva al mare; l'immagine trasfigura la pietra,
non la restituisce, eppure palesa qualcosa della sua natura, qualcosa
che rimanda anche ad altre nature; l'immagine le fa comunicare tra
loro...
Su di una carta è tracciato un labirinto, la riproposizione di un segno
arcaico, con dell'acrilico nero: su questo segno – nei punti in cui
guizza, si torce – sono posizionati degli scheletri di ricci di mare,
cupolette dall'intrinseca geometria, condensazioni dell'energia che
anima il segno stesso.
Ciò che accomuna queste opere è più un atteggiamento che un metodo. Un
atteggiamento concentrato, un silenzio di fronte all'esperienza del mondo
e delle cose, un non voler dire ma lasciar dire e seguire e dipanare il
sottile filo di sollecitazioni che l'esperienza delle cose ci
restituisce.
Mario Airò è nato a Pavia nel 1961. Vive e lavora a Milano e Radda in Chianti (Siena). I
suoi lavori sono stati presentati nel 2005 alla 1 Moscow Biennale of Contemporary Art,
Mosca; nel 2004 alla Kwangju Biennale e in Spazi atti/Fitting Space: 7 artisti italiani
alle prese con la trasformazione dei luoghi, a cura di Jean-Hubert Martin e Roberto Pinto
presso il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea a Milano. Nel 2001 espone in una personale
alla GAM di Torino, La stanza dove Marsilio sognava di dormire... e altri racconti, a
cura di Alessandra Pace; nel 2000 ancora una personale alla Kunsthalle di Lophem. Hanno
ospitato suoi lavori in mostre collettive, tra gli altri, il Castello di Rivoli, il
Museum of Contemporary Art di Tokyo, lo S.M.A.K. di Gent, la Triennale di Milano.
ANNA GASKELL - sala 2
1991
La nuova serie di lavori di Anna Gaskell è legata a un particolare
momento, il “1991â€, e a una serie di avvenimenti della sua vita privata.
L’artista sviluppa la sua ricerca all’interno della memoria, e alla
sorprendente capacità della medesima di scivolare via e ricrearsi
altrove attraverso la costruzione di una mitologia del passato e, di
conseguenza, di un nuovo piano di realtà .
La strategia dell’artista è partire da ciò che resta nella memoria di
una collettività ristretta e intima. Per fare ciò, ha chiesto a ognuna
delle sue sorelle, separatamente, il loro punto di vista su alcuni
eventi familiari di quel periodo. Questa indagine ha prodotto un corpo
narrativo intenso ma discontinuo e contraddittorio. Il desiderio di
poter riabbracciare nella sua interezza il passato è costantemente
frustrato da una messa in scena per immagini che eccede in
incomunicabilità e che attinge prepotentemente al paesaggio sommerso del
simbolico. Un simbolismo in senso pieno, contenitore degli opposti,
conciliatore di ciò che appare irrimediabilmente distante.
Anna Gaskell ci trascina così in un immaginario fatto di paesaggi
frammentati, azioni tagliate e non concluse, spezzoni di storie intime
non risolte ed evocatrici dei migliori incubi della nostra vita.
Anna Gaskell è nata a Des Moines, Iowa, USA nel 1969. Vive e lavora a New York, USA. Nel
2005 ha esposto al Neuberger Museum of Art, New York, al Museum of contemporary Art,
Cleveland, al Detroit institute of art, al Museum of contemporary art, Chicago. In Europa
ha esposto nel 2004 al Guggenheim museum di Bilbao e, in una personale, al Castello di
Rivoli in Italia nel 2001.
SIMONE BERTI - sala 3
RIDING THE SPECIFIC GRAVITY TRAIN
Nella serie di lavori presentati presso la Galleria Massimo De Carlo,
Simone Berti affronta il tema della macchina, concetto a lui caro e
presente fin dagli esordi – dai quadri con macchinari, oggetti e animali
alle sculture, dal bancone da bar, all'orticello sulle molle, alle foto
e video che, pur essendo marchingegni spesso fermi o bloccati, hanno una
forte tensione verso un potenziale movimento.
Un vecchio go-kart viene trasformato in una macchina la cui destinazione
d'uso è incerta: meccanismo di un'industria che produce attrezzi
agricoli, congegno da guerra, utensile da minatore.
Completano l’installazione una serie di quadri su sfondo nero in cui
l’artista approfondisce il binomio macchina/architettura attraverso la
tecnica del dipinto.
Simone Berti è nato a Adria nel 1966. Vive e lavora a Milano. Nel 2005 si ricorda la
personale presso la GAMeC di Bergamo, la collettiva Domicile: Privé / Public presso il
Musée d’Art Moderne de Saint-Etienne a cura di Lóránd Hegyi. Nel 2004 partecipa al
progetto I nuovi mostri: Una storia italiana, a cura di Massimiliano Gioni per la
Fondazione Nicola Trussardi, Milano; nel 2002 alla mostra ExIT: Nuove geografie della
creatività italiana, a cura di Francesco Bonami presso la Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo, Torino. Nel 2001 partecipa alla 7th International Istanbul Biennial e si
ricorda la sua presenza a Manifesta 3, Borderline Syndrome. Energies of Defence nel 2000
a Lubiana, a cura di Francesco Bonami, Ole Bouman, Mária Hlavajová e Kathrin Rhomberg.
Immagine: Anna Gaskell
INAUGURAZIONI: venerdì 7 ottobre 2005 - ore 19.00
Galleria Massimo De Carlo
via Giovanni Ventura, 5 I-20134 Milano
In occasione di Start, manifestazione che coinvolgerà 24 gallerie
milanesi durante un intero fine settimana di inaugurazioni
contemporanee, la galleria terrà il seguente orario:
sabato 8 ottobre / domenica 9 ottobre: dalle ore 12.00 alle ore 20.00.