Cappella Orsini
Roma
via di Grotta Pinta, 21
06 6896277 FAX 06 97250593
WEB
Giambattista Tiepolo
dal 2/10/2005 al 2/11/2005
06 6877965
WEB
Segnalato da

Roberto Begnini



approfondimenti

Giambattista Tiepolo



 
calendario eventi  :: 




2/10/2005

Giambattista Tiepolo

Cappella Orsini, Roma

Il racconto mitologico in pittura tra Barocco e Neoclassicismo.


comunicato stampa

Il racconto mitologico in pittura tra Barocco e Neoclassicismo

Dalla bottega d’arte alla pittura industriale attraverso la ricostruzione di due cicli decorativi.

Lunedì 3 ottobre 2005, presso la Cappella Orsini (nuovo spazio espositivo), inaugurerà un’esposizione che propone la ricostruzione, curata da Roberto Lucifero, di due ambienti tra ‘700 e ‘800 attraverso la decorazione pittorica che ne rivestiva interamente le pareti.

La sala settecentesca intende ricostruire la decorazione del “Salone dell’Eloquenza “di Palazzo Sandi a Venezia costituita da tre opere di Giambattista Tiepolo e due di Niccolò Bambini. Il principale dei tre celebri quadri del Tiepolo, è “Ulisse scopre Achille tra le figlie di Licomede” dipinto nel 1724-25 misure cm 240 x 520. La scena rappresenta Ulisse che smaschera Achille. Il mito racconta che la ninfa Teti, madre di Achille, conoscendo il destino di morte cui sarebbe andato incontro il figlio se fosse partito per Troia, lo nascose nell’isola di Sciro vestito da donna tra le figlie del re Licomede. Fu proprio Ulisse, tanto bravo a costruire gli inganni quanto a svelarli, a scoprire il travestimento. Infatti Ulisse, che insieme ad Aiace e Nestore ebbe l'incarico di trovare Achille e portarlo a Troia, quando si trovò davanti a tutte quelle fanciulle consegnò loro in dono vesti e ornamenti e nascose tra questi delle armi, quindi ordinò di far squillare le trombe di guerra e di far sentire il suono delle armi; Achille non seppe resistere a quel richiamo di guerra e afferrando le armi poste tra i doni si preparò a seguirli a Troia. Gli altri due dipinti di Tiepolo rappresentano “Ercole e il gigante Anteo” una delle dodici fatiche di Ercole e “Apollo e Marsia” dove il dio scuoia il satiro Marsia che aveva osato sfidarlo in una prova musicale. L’altro grande dipinto (cm 240 x 520) ad opera di Niccolò Bambini (nato a Venezia nel 1651) rappresenta “Coriolano persuaso dalla moglie Volumnia e dalla madre Veturia, rinuncia a combattere contro Roma”, a questa opera si aggiunge, dello stesso autore, una rappresentazione delle “Tre Grazie” . Le opere di grandi dimensioni sono state realizzate su tela e possono essere definite delle vere e proprie “trascrizioni pittoriche” degli originali. Per fedeltà alle tecniche tradizionali, i dipinti sono stati realizzati a partire da una sinopia monocroma in colore sanguigna su cui, per riprodurre la brillantezza dei colori originali, sono stati usati pigmenti puri impastandoli con una tecnica detta “a fresco simulato” che li rende vere e proprie opere contemporanee.

La sala ottocentesca propone un ambiente che utilizza degli originali “papier peint” provenienti dalla Francia, il famoso paesaggio di “Telemaco all’isola di Calipso” della manifattura Dufour del 1818. L’uso di questa tecnica artistica che consente una facile riproduzione della “veduta” segna il passaggio dalla cultura aristocratica a quella borghese, dalla bottega d’arte alla pittura industriale. Nasce così il concetto moderno di moda in cui la prerogativa di unicità del manufatto viene superata. Questo ciclo a soggetto mitologico si ricollega al precedente in quanto se nel primo, Achille e Ulisse, uno dei protagonisti è Ulisse, nel secondo uno dei protagonisti è suo figlio Telemaco.

L’apparato didattico consente al visitatore di approfondire i contenuti trattati il cui tema mitologico permette una descrizione estremamente accurata del significato delle opere dal punto di vista iconografico. La mostra è l’occasione per inaugurare il nuovo corso di studi proposto dall’Accademia del Superfluo sul “Falso d’autore” non più concepito come mera copia dell’originale ma come trascrizione interpretata da un nuovo artista. Il corso è proposto nell’ambito del programma didattico dell’Accademia del Superfluo nel calendario corsi 2005-2006.

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Cappella Orsini
Un nuovo spazio a Roma al servizio della cultura

Il Centro Culturale 'Cappella Orsini' ha sede nell'ex-chiesa di Santa Maria in Grottapinta

Breve storia della chiesa di S. Maria in Grottapinta:
L'origine del suo nome deriva probabilmente dalla presenza di pitture negli ambienti inferiori appartenenti alla cavea dell'antico teatro di Pompeo, sulla cui struttura curvilinea si sviluppò nel Medio Evo il complesso dell'antico Palazzo Orsini di cui ancora oggi la chiesa è parte integrante. L'attuale facciata risale al restauro voluto da Virginio Orsini, infatti il timpano reca al centro lo stemma di Virginio Orsini, duca di Bracciano. Nel 1876 divenne sede dell'ospizio per orfanelli detto 'Tata Giovanni' e rimase tale fino al 1926 quando l'istituto si trasferì e la chiesa venne sconsacrata e adibita a magazzino di legname. Nel 1986 viene affittata dal Comune di Roma all'Accademia del Superfluo di cui ancora oggi è la sede.

Attuale destinazione:
'Cappella Orsini' è un nuovo centro culturale, contenitore interdisciplinare che utilizza i 20 anni di esperienza delle due strutture che ne condividono la collocazione, lo Studio Lucifero srl, azienda che opera nel design da 18 anni e l'Accademia del Superfluo nota scuola di arti applicate fondata nel 1986. La sua collocazione, tra Campo dei Fiori e Largo Argentina, e la disposizione degli spazi interni la rendono interessante per progetti culturali ed eventi di qualsiasi genere nei suoi due ambienti, il piano terra di stampo chiaramente moderno, mentre il livello superiore presenta le tipiche strutture di una sala rinascimentale con caratteristici soffitti a volta. L'azienda che la gestisce ha una tradizione ventennale nell'organizzazione di eventi che le consente di intervenire nello spazio interno, adattandolo a qualsiasi esigenza in tempi veloci.

Attività del Centro:
Il Centro Culturale ha iniziato la sua attività nel novembre 2004 con una mostra d'arte contemporanea dal titolo 'Progetto Dafne: dal bosco sacro al villaggio globale'. Ha fatto seguito la mostra fotografica 'Figura Urbis, ipotesi per una Retorica dell'Architettura' dell'artista Gregory Acs. Nel mese di maggio c'è stata la seconda edizione del Progetto Dafne dal titolo 'Che cos'è la sinestesia?' mostra a tema di arte contemporanea. Dopo l'attuale mostra 'Gianbattista Tiepolo: il racconto mitologico in pittura tra Barocco e Neoclassicismo' dalla bottega d'arte alla pittura industriale attraverso la ricostruzione di due cicli decorativi, sono in progetto numerose manifestazioni culturali, tra cui la prima sarà legata al Progetto Dafne Arte Contemporanea. Gli spazi sono inoltre a disposizione di privati o aziende per l'organizzazione di eventi culturali o promozionali.

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Immagine: foto interno mostra - dipinto di Ulisse e Achille e suo allestimento all’interno della sala Grande della Capella Orsini.

Inaugurazione: lunedì 3 ottobre 2005 dalle ore 18,30 alle ore 22.
Durante l’inaugurazione si svolgerà una dimostrazione pratica di realizzazione di un falso d’autore.

Cappella Orsini
Via di Grottapinta 21 (zona Campo de’ Fiori) - Roma
Orario : dalle 10 alle 18 - Sabato : dalle 15 alle 19,30 - festivi chiuso.
Ingresso gratuito con tessera associativa
Informazioni: 06 6877965 – 6896277
http://www.accademiadelsuperfluo.it
http://www.studio-lucifero.com

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