Italian Graffiti. Non chiamiamolo graffitismo, non chiamiamolo post-espressionismo, non disturbiamo la Pop Art solo constatiamo la sua originalita' e la rigorosa coerenza trentennale nel segno di una costante innovazione.
Italian Graffiti
So benissimo che Daniele Nalin non vuole sentir nominare il
"graffitismo" quando si parla delle sue opere e io, nonostante il titolo
della mostra, non lo farò.
Tuttavia voglio citare due date molto importanti, che stabiliscono
quanto meno una impossibile sudditanza fra Daniele e il ben più noto
Jean-Michel Basquiat: La prima mostra personale di Daniele Nalin risale
al 1979 (alla mitica galleria Ludroart), mentre la prima esposizione
pubblica di Basquiat è del 1980. In America, per giunta.
Daniele Nalin dipingeva già da alcuni anni, solo che da giovane la sua
prima passione è stata la scenografia teatrale, per la quale ha lavorato
in tutta Europa iniziando ad esporre come artista visivo soltanto poco
dopo i 30 anni di età .
Tuttavia la forza della sua arte parla da sola: non chiamiamolo
graffitismo, non chiamiamolo post-espressionismo, non disturbiamo la Pop
Art e men che meno la Transavanguardia, solo indubitabilmente
constatiamo la sua grande originalità , la riconoscibilità , la rigorosa
coerenza trentennale nel segno di una costante innovazione.
E non ce ne siamo accorti solo noi! Basta leggere il suo curriculum
espositivo; se ne sono accorti i musei, per primo nel 1985 quello della
sua città , se ne sono accorti i galleristi (Galleria dei Navigli, Milano
1984) e se ne sono accorti anche i maggiori collezionisti del mondo che
nel 1988 hanno comprato tutte le sue opere esposte ad "ArtBasel".
Sono persuaso che, vedendo i suoi lavori, seppur dopo aver visitato la
mostra personale di Basquiat al museo d’Arte Contemporanea di Lugano, ve
ne accorgerete anche voi.
Inaugurazione giovedì 6 ottobre 2005 - ore 18:00
Galleria ARTantide
Via Marconi 2, 6901 - Lugano