Un capolavoro dalle Fiandre al Mediterraneo eccezionalmente riunito dopo quasi 500 anni dalla sua creazione. Oltre alle 4 tavole gia' custodite a Genova completano l'opera altri 3 scomparti: l''Angelo annunciante' e la 'Madonna annunciata' provenienti dal Metropolitan Museum di New York e il 'Dio Padre benedicente' dal Museo del Louvre di Parigi.
Un capolavoro dalle Fiandre al Mediterraneo
A cura di Clario Di Fabio
A partire dall'8 ottobre prossimo e per tre mesi si potrà ammirare a Palazzo Bianco
il Polittico della Cervara, eccezionalmente riunito dopo quasi cinquecento anni
dalla sua creazione.
Oltre alle quattro tavole già custodite a Genova completano l'opera altri tre
scomparti: due, L'"Angelo annunciante" e la "Madonna annunciata" provenienti dal
Metropolitan Museum di New York, la terza "Dio Padre benedicente" dal Musée du
Louvre di Parigi.
Il Polittico fu realizzato da Gerard David a Bruges per l'altare della Chiesa
abbaziale di San Gerolamo della Cervara, presso Santa Margherita Ligure.
Commissionato al celebre pittore fiammingo il 7 settembre 1506 dal nobile genovese
Vincenzo Sauli, la cui famiglia era nota non solo per censo, ma per l'alto profilo
culturale e religioso, fu installato sull'altare maggiore della chiesa monastica
ligure solo alla fine del 1507.
Dopo la soppressione del monastero benedettino, a fine Settecento, il polittico
venne smembrato. Sono note le vicende delle quattro tavole rimaste a Genova:
passarono in varie mani, quindi nel 1805 a Palazzo Ducale, allora sede della
prefettura. Ritrovate nel 1830 dal pittore Francesco Baratta, trasferite a Palazzo
Tursi quando divenne sede del Municipio, arrivarono infine a Palazzo Bianco. Le
altre tre presero strade diverse, finirono all'estero e sono esposte in due dei
musei più prestigiosi del mondo.
Il Polittico ora riunito costituisce uno dei più grandiosi ed emozionanti documenti
della pittura fiamminga in Italia tra Quattro e Cinquecento.
"Dal punto di vista dello stile, è singolare che, mentre le tavole a Genova sono
sempre state lette in chiave italianizzante, non è così per quelle americane e
parigina.
Gli schemi espressivi tradizionali della cultura artistica fiamminga del XV secolo
sono più spiccati negli scomparti, come l'Annunciazione e la lunetta, che
maggiormente si ricollegano a schemi compositivi tradizionali, mentre sono
spettacolari la novità dell'impaginazione prospettica complessiva del polittico e
l'effetto di monumentale solennità , di sacralità concentrata che spira dalle tavole
conservate a Palazzo Bianco, accomunate da un nuovo senso della spazialità , che si
discosta nettamente dal concetto 'ambientale' fiammingo tradizionale e sembra
avvicinarsi a esempi italiani"( Clario Di Fabio).
Il progetto per la ricomposizione del Polittico della Cervara - studiato da Clario
Di Fabio, direttore di Palazzo Bianco, e da Maryan Ainsworth, massima esperta di
Gerard David, avvalendosi del contributo scientifico di Maria Clelia Galassi,
dell'Università di Genova, e della restauratrice Franca Carboni - mira ad
approfondire l'analisi della storia del polittico, dei suoi caratteri esecutivi,
tecnici e materiali. Un'occasione irripetibile per ripercorrere vicende "segrete"
come la commissione dell'opera, la sua ideazione da parte dell'artista, le procedure
della sua realizzazione.
Il Polittico sarà esposto a Palazzo Bianco nella sala dedicata alla pittura
fiamminga, con un apposito e nuovo allestimento corredato da pannelli descrittivi e
didattici che accompagneranno il visitatore alla scoperta della sua grandiosa
monumentalità e del suo prestigio originali.
Il progetto, in collaborazione con il FAI, è stato possibile grazie ai contributi
della Fondazione Carige e di Boero Colori.
Le Tavole
Le tavole del registro superiore del Polittico, di cui a Palazzo Bianco è restata la
Crocifissione, sono legate a quelle della parte inferiore da uno stringente nesso
compositivo e spaziale, ma anche tematico, rappresentando l'antefatto della nascita
di Cristo - Angelo annunciante e Madonna annunciata - e l'estrema conseguenza della
sua missione salvifica - Crocifissione.
Il coronamento superiore, con Dio Padre benedicente, è evidente elemento unificante
di tutto il messaggio teologico.
Le due tavole in cui si articola il racconto dell'Annunciazione, conservate al
Metropolitan Museum di New York, erano collocate sopra le figure dei Santi Gerolamo
e Benedetto, separate dalla Crocifissione, che coronava la Madonna col Bambino.
L'impianto prospettico dell'interno in cui i due personaggi agiscono, è reso unico
dello scorcio del pavimento e della struttura architettonica della stanza.
A destra, l'arcangelo Gabriele è colto nel momento in cui saluta con l'Ave Maria la
Vergine, sorpresa mentre "nell'intimità della sua camera, stava pregando il Padre
nel segreto".
Le parole che il Vangelo di Luca fa pronunciare all'arcangelo: "lo Spirito Santo
verrà sopra di te e la potenza dell'Altissimo ti ricoprirà con la sua ombra", sono
intessute a caratteri aurei sul bordo del manto ( [Alti]SSIMI OBOMBRAVIT T[ibi]);
sul bordo opposto si legge, invece, la scritta ALPHA ET OMEGA, con riferimento al
Dio Padre, di cui Gabriele è portavoce.
Contemporaneamente alle parole del ministro di Dio, la colomba dello Spirito Santo
aleggia sopra Maria, inginocchiata davanti al libro di preghiere. Il giglio bianco
nel vaso di ceramica è simbolo di purezza e di unicità , come recita il Cantico dei
Cantici: "Come un giglio fra i cardi, così la mia amata fra le fanciulle".
Nella lunetta, conservata al Louvre, Dio Padre, fra due angeli si sporge dall'alto
dei cieli e guarda in basso nell'atto di benedire le scene raffigurate, i sacri
personaggi e lo spettatore.
Gerard David
(Oudewater 1460 c. - Bruges 1523)
Formatosi probabilmente nei Paesi Bassi settentrionali (forse nell'ambiente di
Haarlem), dal 1484 risiedette stabilmente a Bruges, fatta eccezione per un soggiorno
ad Anversa (1515).
Mentre i suoi lavori giovanili rivelano l'influenza di Hans Memling, in particolare
la ricerca di monumentalità nella composizione e una profonda intensità cromatica lo
fanno approdare ad un classicismo sereno e intimo, espresso soprattutto nella
semplicità delle forme, che caratterizza le sue opere più tarde.
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In occasione mostra si svolgeranno itinerari guidati alla mostra ed
alle altre importanti opere fiamminghe dello stesso periodo in città , preziose
testimonianze degli intensi rapporti economici e culturali avvenuti tra Genova ed i
paesi del Nord Europa di cultura fiamminga tra la fine del Quattrocento e l'inizio
del Cinquecento.
Gli itinerari prenderanno avvio dalla mostra di Palazzo Bianco, dove tutte le tavole
ancora esistenti del polittico eseguito da Gerard David cinquecento anni fa per la
chiesa di San Gerolamo della Cervara, sono state eccezionalmente riunite, comprese
"L'angelo annunciante" e la "Madonna annunciata" provenienti dal Metropolitan
Museum of Art di New York e una lunetta con "Dio Padre benedicente" dal Museo del
Louvre.
Dalla mostra si svilupperanno due diversi itinerari, che permetteranno di
approfondire le tematiche legate ai rapporti tra la cultura fiamminga e la
committenza genovese, e di avvicinarsi maggiormente alla conoscenza delle tecniche
pittoriche dei maestri fiamminghi.
Nel primo si visiterà un'opera affascinate e poco conosciuta dal grande pubblico
genovese: il polittico di San Pancrazio conservato nella chiesa di San Pancrazio,
attuale sede dell'ordine dei Cavalieri di Malta, e il polittico dell'Adorazione dei
Magi, del grande maestro Joos Van Cleve, ancora conservato nella chiesa di San
Donato, opera al centro di recenti studi che ne hanno chiarito le fasi della
commissione genovese e dell'esecuzione tecnica.
Il secondo percorso, che partirà sempre dalla mostra di Palazzo Bianco, le opere
della generazione immediatamente successiva a quella del David (seconda metà del
Cinquecento) e giungerà alla testimonianza più antica di produzione di gusto
fiammingo ancora a Genova, nella loggia dell'Annunciazione di Giusto di Ravensburg,
datata 1451.
I percorsi saranno quindi l'occasione per conoscere meglio un periodo
importantissimo della storia genovese che ha coinciso con la produzione di
capolavori assoluti dell'Arte mondiale. Purtroppo le opere visibili oggi sono le
uniche rimaste in città di un ricco patrimonio smembrato in passato: Questi percorsi
saranno l'occasione anche per ricostruirne la storia.
Date e appuntamenti:
Itinerario 1:
Mostra Palazzo Bianco, Polittico San Pancrazio e Polittico Adorazione dei Magi di
San Donato.
Giorni: 1 novembre e 18 novembre 2005, ore 15.00
Itinerario 2:
Mostra Palazzo Bianco, Fiamminghi Palazzo Bianco, Annunciazione Giusto di Ravensburg
Chiesa di Santa Maria di Castello.
Giorni: 8 dicembre 2005 e 6 gennaio 2006, ore 15.00
Costo: 8 euro (3 euro ingresso + 5 euro visita).
Prenotazioni e Appuntamenti: presso il bookshop di Via Garibaldi, tel. 010 2759185
Le visite sono a cura di B.C. Arte
Catalogo: Silvana Editoriale (con saggi di Maryan W. Ainsworth, Maria Clelia Galassi, Franca Carboni)
Uffici stampa:
Ufficio Comunicazione Cultura ed Eventi
Palazzo Ducale - Piazza Matteotti 9 - Genova
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Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
Via Garibaldi, 11 - Genova
Orari: da martedì a venerdì (9.00 - 19.00); sabato e domenica (10.00 - 19.00)
Ingresso:
Intero - Musei di Strada Nuova (Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Palazzo Tursi) + mostra "Il Polittico della Cervara" 8 euro
Ridotto - Musei di Strada Nuova (Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Palazzo Tursi) + mostra "Il Polittico della Cervara" 6 euro