Cantieri Teatrali Koreja
Lecce
via Guido Dorso, 70
0832 242000 FAX 0832 242000
WEB
La lingua della violenza
dal 10/12/2000 al 11/12/2000
0832 242000
WEB
Segnalato da

Carlo Infante




 
calendario eventi  :: 




10/12/2000

La lingua della violenza

Cantieri Teatrali Koreja, Lecce

Criminalità, hip hop e condizione giovanile. Introduce e coordina Carlo Infante. Intervengono: Giancarlo de Cataldo, magistrato e autore di "Teneri assassini" (Einaudi) e "Terroni" (Theoria) da cui è tratto "Acido Fenico". Pier Francesco Pacoda, critico musicale e autore di "Hip Hop italiano" (Einaudi). Vittorio Gaeta, magistrato. Salvatore Tramacere e il Sud Sound System, regista e protagonisti di "Acido fenico".


comunicato stampa

Criminalità, hip hop e condizione giovanile.

Intervengono:

Giancarlo de Cataldo, magistrato e autore di "Teneri assassini" (Einaudi) e "Terroni" (Theoria) da cui è tratto "Acido Fenico"

Pier Francesco Pacoda, critico musicale e autore di "Hip Hop italiano" (Einaudi)

Vittorio Gaeta, magistrato

Salvatore Tramacere e il Sud Sound System, regista e protagonisti di "Acido fenico"

Introduce e coordina Carlo Infante

Il teatro può espandere quel principio di condivisione che nella vita quotidiana non sempre è facile alimentare: partecipiamo al gioco della rappresentazione creando una visione, e, tendenzialmente, un pensiero, insieme agli spettatori che condividono con noi quello stesso spazio-tempo extra-ordinario.

Un'occasione come quella offerta dallo spettacolo "Acido Fenico" può diventare così il detonatore di una problematica insidiosa come quella della criminalità giovanile, per farci riflettere e condividere una riflessione intorno a quei rituali, comportamenti, linguaggi che si misurano con una violenza che va oltre l'aspetto del disagio e della patologia sociale.

Il fatto poi che in quello spettacolo la funzione del coro venga espressa da una delle posse più rappresentative dell'hip hop italiano, rilancia il gioco, toccando il tasto sul valore di un codice proprio, la voce di una condizione giovanile che possiede delle proprie "lingue" e che nel caso dei Sud Sound System sa coniugare il dialetto salentino delle tradizioni locali con il ragamuffin e i ritmi dub della musicalità tribale globale. Nel "furore del dire" e nell'uso delle parole come proiettili, reificati, giocati nell'agone musicale è possibile così intravedere una via di salvezza. Chi ha detto "il rock'n roll m'ha salvato la vita"?

Il rock, il punk e oggi il rap sanno infatti scandire il tempo della radicalità comportamentale di nuova generazione che sa trattare con la violenza, esorcizzandola, narrandola anche, come in certi canti popolari che sapevano evocare il senso del conflitto tra marginalità sociale e redenzione rivoluzionaria.

Con il tramonto delle ideologie la rabbia e la marginalità rimangono senza sbocco e la violenza rimane "celibe", fine a se stessa, senza motivo, generata spesso dalla noia, l'apatia inerte, l'estremo non rispetto dell'altro, pericolosissima, incontrollabile.

Parlare della violenza, dare parole nette alle cose più lorde, può servire quindi per porre in luce alcune di quelle zone oscure che in questo modo, cantandole, scrivendole, mettendole in scena, parlandole, navigandole nel web, possono ,forse, emanciparsi dal male o perlomeno da quella inerzia che spesso lo genera. (carlo infante)

Lecce, Koreja Cantieri Teatrali, 11 dicembre 2000 ore 18.

Per info: Koreja 0832 242000 ctkoreja@tin.it

Un diario di bordo dell'evento verrà realizzato online

:-) carlo infante
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