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Melvin Moti
dal 17/10/2005 al 30/11/2005
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17/10/2005

Melvin Moti

T293, Napoli

The Black Room. Il nuovo film del regista si e' sviluppato a partire da una ricerca sulla vita dello scrittore surrealista Robert Desnos e dall'affresco 'La stanza nera' proveniente dalla villa romana di Agrippa, ritrovata a Boscotrecase nel 1920. Oltre al film, il progetto consiste in due serie fotografiche, parte delle quali sono presentate in galleria.


comunicato stampa

The Black Room

T293 presenta “The Black Room”, il nuovo film di Melvin Moti (Rotterdam, 1977), in mostra allo Stedelijk Museum Bureau di Amsterdam dall’11 settembre al 23 ottobre 2005.

I punti di partenza del nuovo film di Moti sono la vita dello scrittore surrealista francese Robert Desnos e un affresco, “La stanza nera” proveniente dalla villa romana di Agrippa, ritrovata a Boscotrecase nel 1920.

Le immagini astratte dell’affresco fluttuano nel buio quasi totale, mentre l’ascolto segue l’intervista fittizia con Desnos, scritta da Melvin Moti. In essa Robert Desnos parla con tono confidenziale e rilassato dei celebri esperimenti di scrittura praticata attraverso il sonno ipnotico che caratterizzarono il primo periodo del Movimento Surrealista.

Desnos, il più talentuoso del gruppo degli “scrittori addormentati”, racconta del periodo tra il settembre del 1922 e il febbraio del 1923, quando terminarono tutti gli incontri. Durante queste riunioni, Desnos avrebbe narrato racconti interi e poesie, che furono registrate da Simone Breton, la moglie di André. Desnos riusciva ad andare in trance ogni giorno, perfino dormendo negli affollati bistro di Parigi.

Dopo qualche settimana gli effetti degli esperimenti quotidiani iniziarono a mostrarsi; Desnos incominciò ad essere ossessionato da quelle sedute, sviluppò disordini alimentari e del sonno, propense al suicidio, inseguì addirittura con un coltello Paul Éluard nel giardino di Max Ernst.

Dopo un tentativo di suicidio collettivo nel Febbraio del 1923, André Breton interruppe senza indugio gli incontri di sonno ipnotico. Gli esperimenti di Desnos sulla mente trovano la loro controparte nel principio architettonico di una stanza con soli muri neri che si dissolvono del tutto, lasciando uno spazio scuro senza limiti.

“The Black Room” si è sviluppato a partire da una approfondita ricerca sulla vita di Robert Desnos e dei i rivestimenti di Villa Agrippa, conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli e nel Metropolitan Museum of Art di New York.

Oltre al film, il progetto consiste in due serie fotografiche, parte delle quali saranno presentate in galleria.

Inaugurazione: 18 ottobre ore 19

T293
Piazza Amendola 4 - Napoli
Orari: martedi'- sabato 16.30-19.30

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