La mostra affronta la tematica dell'identita' in relazione ai disagi psicologici causati dal problema della bulimia e dell'anoressia. L'artista, attraverso l'utilizzo di video, fotografia e scultura, trasforma lo spazio fisico in uno spazio privato e mentale, nel quale il percorso espositivo si svolge attraverso passaggi obbligati.
Contenitore dentro Contenitore
A cura di Isabella Falbo
Martedì 25 Ottobre alle ore 19 in via Orfeo 4/a Bologna, Orfeo Hotel Contemporary Art Project inaugura l’attività espositiva 2005/2006, presentando “Contenitore dentro Contenitoreâ€, progetto di laurea di Giulia Ravazzolo, a cura di Isabella Falbo.
Orfeo Hotel contemporary art project è uno spazio espositivo attivo dal gennaio 2004, spazio progettuale e di divulgazione dell’arte contemporanea, con sede a Bologna in via Orfeo 4/a.
Orfeo Hotel contemporary art project nasce come opera d’arte in progress dell’artista Elisa Laraia, sulla base teorica dello scambio identitario, fondamento della sua ricerca artistica.
I concepts su cui si fonda Orfeo Hotel contemporary art project sono lo scambio identitario e lo scambio culturale, sviluppati attraverso il lavoro di artisti la cui poetica indaga il tema dell’ identità , creando opere d’arte nella specificità del luogo e attuando una logica di interazione fra gli artisti coinvolti.
Orfeo Hotel è uno spazio pubblico, un luogo di fruizione, un crocevia di pensieri sull’arte e sulla cultura, un puzzle da comporre dove ogni progetto presentato contribuirà a definire l’ identità contemporanea con l’obbiettivo di registrare la realtà della scena artistica nazionale ed internazionale.
Chi vuole entrare in Orfeo Hotel è colui che intende iniziare un viaggio nella contemporaneità seguendo una logica di ricerca identitaria.
Presa coscienza del paradigma della contemporaneità , caratterizzato dall’ibridazione culturale, dalla giustapposizione e dal sincretismo, Orfeo Hotel si pone come un non-luogo, in cui l'identità , nelle sue forme storiche, durature e tradizionali, non può più radicarsi, ma darà spazio a nuove formazioni identitarie, favorite dagli artisti invitati a creare nuove forme di radicamento attraverso lo scambio e il confronto con identità artistiche diverse e con quella della fondatrice Elisa Laraia.
Elisa Laraia appare come un’artista cosmopolita, un’ “organizzatrice delle identità †dall’atteggiamento intellettuale ed estetico di apertura verso esperienze culturali diverse.
Se il quadro delle opzioni identitarie sembra ridursi a due possibilità , della "tradizione" (Tradition) e della "traduzione" (Translation), l’opera di Elisa Laraia, collocandosi in una posizione metaculturale, è in continua traduzione.
Informazioni:
Art director Elisa Laraia
Curator Isabella Falbo
Assistant director Susanna Di Giulio
Director Educational Section Silvia Meneghin
Assistant Educational Section Lucia Geraci
Art Advisor Marta Massaioli
Contenitore dentro Contenitore di Giulia Ravazzolo
Testo Critico Isabella Falbo
In linea sinergica con il concept progettuale di Orfeo Hotel, la mostra si presenta come un’installazione multipla concepita e creata nella specificità dello spazio espositivo, e verte sulla tematica dell’identità , in relazione ai disagi psicologici causati dal problema della bulimia e dell’anoressia, fenomeni che nei paesi occidentali stanno assumendo proporzioni vastissime.
Giulia Ravazzolo, attraverso l’utilizzo di diversi media, come video, fotografia e scultura, rivelando manualità , gestualità e presenza fisica nel ‘fare arte’, trasforma lo spazio pubblico di Orfeo Hotel in uno spazio privato e mentale, nel quale il percorso espositivo si svolge attraverso passaggi obbligati.
Una struttura di morbide fessure di lattice bianco ingloba l’ingresso della porta che conduce alle sale inferiori, come un prolungamento fisico e organico dell’archittura, e obbliga gli spettatori a farsi largo per entrare ed uscire. In questo modo l’artista ci spinge metaforicamente ad entrare all’interno del disagio mentale e rappresenta la difficoltà dei malati a relazionarsi con gli altri, a confrontarsi con l’esterno.
Una gradinata porta nelle sale con i soffitti a volta e le finestre cieche del piano inferiore, presenze invasive di lattice e stoffa, involucri da infilarsi o sfilarsi di dosso, si dispiegano a terra.
Se il corpo rappresenta il sostegno della propria identità , un corpo che si divincola nel tentativo di uscire da questi involucri grassiformi, rappresentazioni di un’apparenza estetica mentale distorta, di un corpo differente, ingombrante e impedito, esprime metaforicamente il bulimico, che tenta di uscire dal conformismo quotidiano e di attuare quella ribellione nei confronti del mondo che vorrebbe, ma che non ha il coraggio di fare se non attraverso la trasgressione alimentare.
Il divincolarsi del corpo nel tentativo di entrare con fatica, rappresenta invece simbolicamente il desiderio di mimesi dell’anoressico, di essere come il modello considerato perfetto.
Se all’interno delle problematiche relative alla bulimia e all’anoressia, l’apparenza viene ad essere a discapito del valore dello spirito, perché la fisicità è iperinvestita ed il corpo strumentalizzato in una logica dell’apparire più che dell’essere, l’intento di poetica di Giulia Ravazzolo, nonostante l’utilizzo di materiali raffinati e un’attenzione alla dimensione estetica, è rivalutare e ricordare l’importanza della qualità e dell’energia di ogni persona e del corpo come contenitore dell’anima.
Inaugurazione: 25 Ottobre ore 19
Orfeo Hotel Contemporary Art Project
Via Orfeo 4/a - Bologna
Orari di apertura 17:00-20:00 lunedì, mercoledì e venerdì
o su appuntamento.