Complesso Monumentale Bocca della Verita'
Roma
via della Greca, 4
06 6793609 FAX

Tony Prayer
dal 26/10/2005 al 6/11/2005
06 6793609

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26/10/2005

Tony Prayer

Complesso Monumentale Bocca della Verita', Roma

Mostra antologica ''Tony Prayer, nella pittura, ricorre solo sporadicamente all'intervento grafico e predilige una figurazione atta a riprodurre l'impressione del vero, volta a cogliere sia il senso che l'apparenza delle cose, usando una tecnica diretta che si avvale dell'immediatezza della macchia e della luce'' Daniela Romano


comunicato stampa

Mostra antologica

Il 27 ottobre a Roma nel suggestivo contesto del Complesso Monumentale della Bocca della Verità s’inaugura una mostra antologica di Tony Prayer ordinata da Mons. Sante Montanaro, Membro dell’Accademia Pontificia delle Arti ed apprezzato scrittore e storico.

Come scrive Daniela Romano nell’approfondimento tecnico sull’artista : “Sebbene robusto disegnatore, Tony Prayer, nella pittura, ricorre solo sporadicamente all’intervento grafico e predilige una figurazione atta a riprodurre l'impressione del vero, volta a cogliere sia il senso che l'apparenza delle cose, usando una tecnica diretta che si avvale dell’immediatezza della macchia e della luce.

Nella sua pittura, l'evidenza dell'oggetto, del paesaggio, della figura, dell'atmosfera stessa è ottenuta non col disegno, la velatura, il chiaroscuro plastico, ma con tocchi di colore per contrasto di scuri su chiari e viceversa; i volumi e le ombre sono dati generalmente dai colori, mentre le prospettive e gli spazi sono resi dai toni graduati della luce, cogliendo l'atmosfera delle cose ancor prima del loro apparire.

Prayer sembra tendere a tralasciare il chiaroscuro tradizionale per potenziare gli accostamenti di colore-ombra , colore-luce e colore-colore ed ottiene effetti di suggestione semplificando oggetti, paesaggi e figure fino alle strutture essenziali.

Sono, quindi, le sue pennellate a “macchia”, talvolta ampie e spesso brevi e veloci , che conducono lo spettatore nella sua narrazione pittorica, lasciando un certo spazio all’intuizione ed alla fantasia di chi guarda, stordito, gli improvvisi scoppi dei bianchi accecati di luce: come avviene in alcune radici di olivi secolari, nelle conchiglie e nei piatti, nell’acqua e nei tessuti dei suoi dipinti.

Per dovere di cronaca va detto che Tony Prayer proviene da una storica famiglia d’arte ed, a proposito, la Romano osserva “Mi è sembrato di cogliere in tutto ciò un solido “ mestiere di pittore” fondato su periodi fondanti della pittura italiana: è logico che sia così data la pregressa tradizione d’arte della famiglia Prayer. Eppure , osservando i cataloghi delle opere dipinte dagli antenati dell’artista, mi sono resa conto che, per quanto ci siano alcuni legami con la pittura di Mario e Guido Prayer, Tony Prayer guarda altrove.”

L’esaustiva prefazione in catalogo, Parole inquiete sull’arte di Tony Prayer, si deve alla penna indagatrice di Gerardo Picardo, scrittore e giornalista, che attraverso i quadri dell’artista conduce in un contesto socio-storico e letterario: “...La pittura di Tony Prayer, solo all’apparenza rassicurante, ci riporta questo invito a mettersi in viaggio. Un viaggio dentro l’esperienza della nostra finitezza, dentro l’esperienza attimale del limite. Per dire che la vita è più importante e che mettersi in marcia vuol dire lasciare le certezze per scoprire dove porta il sentiero.

Torna Immanul Kant: “Wenn die wirkungen da sind”, “gli enti, le cose, devono essere salvati”.” (….) “E tuttavia questo viaggio alla scoperta di quest’arte vera, come tutti i tragitti, implica una disposizione all’ascolto e al dialogo. E’ mito e ricerca, sudore e viaggio, appunto.

La pennellata forte di Prayer pone a distanza un altro presente e ne fa ragione per i nostri giorni, dove la verità è questo entré-deux, separazione e allo stesso tempo attraversamento verso l’altro, studiando le relazioni che fabbrica, e innervando identità nella comunità.”. E ancora: “Negli ulivi di Prayer torna la grande domanda di Rainer Maria Rilke (Elegie duinesi): “Baüme Lebens, wann winterlich?” (“O alberi di vita, quando è inverno per voi?”).

Si ritorna nell’archetipo per compiere il salto. Ecco perché il sottofondo nero o scuro come la murgia pugliese è spesso – nelle opere dell’artista - una forte intuizione che straccia il bozzettismo e si fa denuncia e appartenza a ogni Sud della storia, acquistando una polivalenza di simboli altri nella intelaiatura del tempo che scorre.

In questo percorso i segni non sono soltanto incisi della memoria, ma essenzialmente preparazione al nuovo che deve nascere, la sveglia di altri giorni a venire. In questo graffiare sulla tela temi e pensieri c’è l’esistenza dell’artista ma anche la sua capacità di raccontare grazie all’esistenza di uno spazio in perenne kinesis.”.

(...)Domande, non risposte. Perché l’arte è tale quando rimesta le proprie convinzioni e le obbliga a spostare i confini. Non la precisione del tornio, dunque, ma le nocche del costruttore di violini che percuote il legno per assaporarlo e piegarlo, per dirla con C. Ginzburg.

Perché in ogni momento avveriamo forte la nostalgia per la storia di una terra o di un luogo del tempo di dentro, un topos di memorie che libera ma anche incista la drammatica realtà di stagioni che dileguano. Una condizione esistenziale, che preme sulla carne più dei luoghi stessi, che pure e sempre parlano. E raccontano ritorni e approdi di senso, attraverso pietre poste da uomini. Ecco, allora, il bisogno di radici.”.

Del COMITATO D’ONORE fanno parte tra gli altri: il Maestro Franz Borghese, pittore e scultore, l’On.le Dott. ssa Gabriella Carlucci, Commissione Cultura della Camera dei Deputati, il Prof. Mario Colonna Direttore Accademia di B.B. A.A. di Bari, l’On. le Dott. Gianfranco Conte, Sottosegretario ai Rapporti col Parlamento, il Prof. Michele D’Elia, Isp. Gen. Ministero dei Beni Culturali, Prof. ssa Pina D’Elia, Doc. Storia dell’Arte Università di Bari, il Mons. Leonardo Enriquez, Prelato di Anticamera del Santo Padre, On. le Gennaro Malgieri, Consigliere d’Amministrazione della Rai, il Mons. Luigi Molinari, Addetto al Maestro di Camera del Santo Padre, il Mons. Sante Montanaro, Membro dell’Accademia Pontificia delle Arti, la pittrice Daniela Romano, il dott. Marcello Veneziani, scrittore e giornalista, Mons. Elio Venier, giornalista e scrittore.

CATALOGO: Testi di Sante Montanaro, Gerardo Picardo, Daniela Romano, Ed. Levante, Bari

Ufficio Stampa: SVS STAMPA Roma, 06. 32120220

Informazioni: Il Tetto Art Company; tettoart@libero.it

Inaugurazione: 27 ottobre

Complesso Monumentale della Bocca della Verita'
Via della Greca 4 - Roma
Orari: 10/13, 17/20. Domenica e festivi 10/ 13 - ingresso libero

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