Case romane. In mostra un ciclo di quattordici opere. L'obelisco e' da sempre uno dei soggetti privilegiati dall'artista che, rispettandone impianto e proporzione, ne indaga le potenzialita' evocative. La mostra e' un'esperienza di variazioni sul tema attraverso una pittura decisa nel suo ritagliarsi in forme e nel suo procedere per contrasti tonali.
Case romane
Con il titolo
Case romane, Giuseppe Salvatori presenta un suo ciclo compiuto di quattordici opere.
L'obelisco è da sempre uno dei soggetti privilegiati dall'artista e in questi,
presentati dalla galleria Maniero, l'autore, rispettandone rigorosamente impianto e
proporzione, ne indaga le potenzialità evocative in cui è facile riconoscere segni
poetici e misura pittorica a lui più cari. Sul corpo compiuto e minimale della stele
affiorano e sopiscono, in proiezioni di stati d'animo, elementi diversi, come
bisognosi di una geometria architettonica, di quella stessa verticalità in cui si
dispongono a contatto fra loro in una dimensione sospesa ma anche di raccordo tra il
cielo e la terra, nella pulsione permanente di affrancatura da entrambi i luoghi
come condizione esistenziale, ma anche politica dello sguardo.
Una pittura decisa
nel suo ritagliarsi in forme, nel suo procedere per contrasti tonali e, infine, nel
rendersi icona inviolata, figura possibile sulla scena del paesaggio quotidiano.
Nella pittura di Salvatori, dunque, il soggetto si accampa distante, l'opera si fa
dimora, ogni elemento, come ripete l'artista, ritagliato dalla forbice degli occhi,
indica ed esaspera, oltre la dimensione metafisica, la resistenza esistenziale e
spirituale alla condizione umana, il pensiero accolto di una nuova misura pittorica,
di una messa in bella attraverso il fare e soprattutto dal fare complesso dell'Arte.
Case romane, la mostra, ci riconduce quindi, ad una esperienza di variazioni sul
tema, ma anche di misura oltre la quale sembrerebbero persistere solo lo scandalo
del paradosso e la dismisura edonistica di certo panorama attuale.
Da diversi anni
l'artista sembra privilegiare la dimensione raccolta così come testimoniano le sue
mostre, tutte concepite e risolte in spazi da camera e ciò si evince financo dai
titoli delle più recenti: Monadi, Quirinale, Runa… Espediente questo, non nuovo, ma
rivelatore di un bisogno insistito in cui l'esperienza dell'Arte sia accolta e
vissuta come testimonianza di valori oltre la dimensione sociale, oltre ogni
compromesso imposto.
Per l'occasione la galleria Maniero ha realizzato un catalogo
che raccoglie tutte le opere e un prezioso testo dello scrittore e critico
letterario Arnaldo Colasanti.
Inaugurazione: giovedì 27 ottobre 2005 ore 18,00
Galleria Maniero
Via dell'Arancio, 79 - Roma
Orario galleria: da martedì a sabato dalle 16,00 alle 20,00