Teatro sociale
Bergamo
via Bartolomeo Colleoni 6
035 210281 FAX 035 242095

Dante Montanari
dal 4/11/2005 al 8/12/2005
Martedi'-Venerdi' h.10.30-12,30 / 15.30-18.30, Sabato-Domenica h.10.30-18.30
035 210281

Segnalato da

Anthelios




 
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4/11/2005

Dante Montanari

Teatro sociale, Bergamo

Retrospettiva. La mostra si sviluppa per nuclei tematici di dipinti: dalle scene familiari, ai paesaggi e ai soggetti sacri, ambiti in cui l'arte di Montanari si e' maggiormente espressa.


comunicato stampa

Retrospettiva

L’Associazione Amici di Dante Montanari in collaborazione
con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo e il sostegno della Fondazione Cariplo, organizza la prima importante retrospettiva dedicata al pittore marchigiano Dante Montanari.

La mostra allestita presso il Teatro Sociale di Bergamo in Città Alta, si svolge dal 5 novembre all’8 dicembre 2005.
L’esposizione, che si avvale di un comitato scientifico presieduto, da Chiara Gatti Pecco, Presidente dell’Associazione Amici di Dante Montanari,
dalla prof.ssa Marilisa Di Giovanni, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Pavia e dalla dott.ssa Marcella Cattaneo, storica dell’arte e collaboratrice per la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, intende riscoprire il significativo percorso di un artista marchigiano, Dante Montanari (Porto Sant’Elpidio 19 luglio 1896 – Milano 16 aprile 1989), attraverso l’esposizione di circa cinquanta opere, dagli esordi databili al primo decennio del ‘900 sino alle ultime opere degli anni Settanta, soffermandosi con particolare attenzione sul periodo bergamasco (1920- 1939), periodo in cui l’artista ha rivestito un ruolo di primo piano nella vita culturale della cittadina lombarda, stringendosi in amicizia con personaggi quali Pier Maria Bardi, anch’egli giunto nell’immediato dopo guerra a Bergamo, il maestro Gian Andrea Gavazzeni, l’ingegnere Luigi Angelini, il pittore Contardo Barbieri, con il quale concorre per la nomina di Direttore alla Scuola di Belle Arti dell’Accademia Carrara nel 1930, i più giovani Giacomo Manzù e Alberto Vitali ed ancora Bindo Missiroli, direttore del Teatro delle Novità, per le cui stagioni teatrali Montanari realizzerà diverse scenografie.

Nella prima metà del Novecento l’attività di Montanari esce dai confini di un ambito artistico strettamente provinciale per affermarsi a livello nazionale. Dalla seconda metà degli anni Venti, partecipa infatti alle più importanti manifestazioni sia a carattere nazionale che internazionale: dalla Biennale di Venezia dove sarà presente in modo regolare sino al 1956, alla Quadriennale di Roma; dalla seconda mostra di Novecento, alle varie edizioni delle sindacali milanesi e alle quattro edizioni del Premio Bergamo, nonché ad importanti esposizioni internazionali a Budapest, Lipsia, Berlino, Stoccarda, Monaco, Colonia, Atene e Birmingham.

Si è scelto così per l’allestimento, curato dall’arch. Giorgio Pandini, di procedere, seguendo un ordine cronologico, per nuclei tematici: dalle scene familiari, ai paesaggi e ai soggetti sacri, ambiti in cui l’arte di Montanari si è maggiormente espressa, raggiungendo risultati stilistici di notevole qualità; proponendo al contempo una lettura agevolata dell’evoluzione del linguaggio dell’artista che, partito da posizioni inizialmente post-impressioniste è giunto nel corso degli anni Venti e Trenta ad una personale declinazione del linguaggio novecentista, per poi passare, nel secondo dopoguerra, ad una pittura “sfrangiata”, di tocco libero, quasi evanescente, una pittura che potrebbe essere definita “atmosferica”.

Questa importante retrospettiva, che è riuscita a riunire le opere più significative dell’autore, grazie alla collaborazione di importanti Istituti privati e museali nazionali, dalla Banca Popolare di Bergamo alle Civiche Raccolte d’Arte Moderna di Milano, alla Galleria Comunale di Fossombrone e grazie alla disponibilità dei numerosi collezionisti privati, consente di poter fare per la prima volta il punto sul lungo iter artistico del pittore Dante Montanari.

La manifestazione è accompagnata dalla pubblicazione di un importante catalogo monografico edito per i tipi della casa editrice Anthelios di Milano, e si avvale dei contributi di Marilisa Di Giovanni, di Marcella Cattaneo e di Cesare Morali, con una presentazione di Vittorio Sgarbi e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Enrico Fusi e dell’Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, Ettore Adalberto Albertoni.

Questo catalogo di ampio respiro è corredato da circa cento riproduzioni delle opere dell’artista, costituendo un primo ed efficacissimo strumento di studio critico sull’attività di uno dei protagonisti della stagione del Novecento italiano.

Inaugurazione: 5 novembre ore 17.00

Teatro Sociale
via Bartolomeo Colleoni 6

Orari: martedì - venerdì: 10,30 – 12,30 / 15,30 – 18,30;
sabato - domenica: 10,30 – 18,30

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