Fondazione Domus
Verona
via Forti, 3 a
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Tra arte e architettura
dal 8/11/2005 al 11/12/2005
Variabili

Segnalato da

Camilla Bertoni



approfondimenti

Camilla Bertoni



 
calendario eventi  :: 




8/11/2005

Tra arte e architettura

Fondazione Domus, Verona

Arte ambientata e arte ambientale. Ciclo di incontri. Ad aprire la rassegna sara' Anna Detheridge, con l'intervento 'Public Art/ Arte in pubblico' destinato a fornire una chiave di lettura a quelli seguenti che prevedono presenze urbane ed extraurbane, ma tutte in relazione a diverso titolo con la citta' di Verona.


comunicato stampa

Arte ambientata e arte ambientale

A cura di Camilla Bertoni

La Fondazione Domus e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona hanno promosso la realizzazione di un ciclo di incontri e di eventi, a cura di Camilla Bertoni, dedicati alle forme d’arte ambientali e alla scultura contemporanea.

La nuova edizione della rassegna, partita da uno sguardo sulla scultura contemporanea nel 2003, dallo scorso anno si è rivolta anche a espressioni che sfuggono ad una precisa definizione, collocandosi in un ambito a cavallo tra le arti e l’architettura, dove gli artisti si impegnano in una sfida con lo spazio, sia esso architettonico, urbanistico o paesaggio, attraverso diverse forme espressive. Questioni d’attualità nell’ambito delle arti visive in rapida evoluzione grazie alle iniziative promosse da enti pubblici, associazioni, fondazioni, collezionisti, gallerie d’arte e musei di tutto il mondo.

Ad aprire la rassegna sarà Anna Detheridge, critica d’arte e collaboratrice del “Sole 24 Ore”, con l’intervento ''Public Art/ Arte in pubblico'' il 9 novembre alla Fondazione Domus (via Forti 3/a) alle 18.00. Un intervento destinato a fornire una chiave di lettura a quelli seguenti che prevedono presenze urbane ed extraurbane, ma tutte in relazione a diverso titolo con la nostra città. Si tratta di incontri con artisti (Alberto Garutti, autore di interventi ambientali in molte città d’Italia e d’Europa, Oliviero Rainaldi, scultore, e Gianandrea Gazzola, autore di installazioni e allestimenti museali) e architetti (Marco Della Torre, che lavora in collaborazione con diversi artisti, Aldo Cibic, allievo di Sottsass invitato dal Museo di Castelvecchio), di mostre, sia in musei (Alik Cavaliere a Palazzo Forti), che in gallerie (Giovanni Morbin da Arte e Ricambi, Nunzio alla Galleria dello Scudo) o in spazi pubblici (Laura Marchetti e Donata Lazzarini alla Biblioteca Civica e all’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere).

1. Mercoledì 9 novembre, ore 18.00
Anna Detheridge
Public Art/ Arte in pubblico
Fondazione Domus, via Forti 3/a, tel. 045-8057433

Critico d’arte, curatrice di mostre e giornalista, presidente di Connecting Cultures Associazione Culturale, Anna Detheridge si è particolarmente occupata delle questioni legate al concetto di arte pubblica. Su questi temi è intervenuta dalle pagine della “Domenica” del “Sole 24 Ore” è in occasione di convegni e incontri. Il suo intervento verte dunque sulle trasformazioni della società contemporanea e dello spazio urbano cercando di sviscerare come queste si intreccino con le modalità di fare arte.

2. Giovedì 10 novembre ore 18.00
Alik Cavaliere. Racconto, mito, magia.
Il silenzio del linguaggio
Una conversazione di Giorgio Cortenova, direttore della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Forti
Palazzo Forti, vicolo Volto Due Mori 4, tel.045-8001903

Ad Alik Cavaliere (Roma 1926–Milano 1998) è dedicata l’antologica in corso a Palazzo Forti a cura di Giorgio Cortenova in collaborazione con il Centro Artistico Cavaliere di Milano. Si formò alla scuola di Giacomo Manzù e di Marino Marini, cui successe alla cattedra di scultura all’Accademia di Brera. Iniziò ad esporre nel 1945, ottenendo un riconoscimento internazionale con le sale personali alla Biennale di Venezia nel 1964 e nel 1972. La rassegna include otto complessi allestimenti e diversi cicli di opere plastiche, cariche di suggestioni espressioniste, surrealiste, dada, reinterpretate con libertà, lavorando sulla memoria per creare percorsi e viaggi al confine del sogno e dell’immaginario.

3. Martedì 15 novembre, ore 18.00
Alberto Garutti
L’artista come primo spettatore
Fondazione Domus, via Forti 3/a, tel. 045-8057433

Docente all’Accademia di Brera di Milano e alla Facoltà di Architettura di Venezia Alberto Garutti, più volte ospite della galleria Studio la Città di Verona, è autore di installazioni che interagiscono con lo spazio architettonico e urbano. Suoi interventi sono stati progettati per le città di Bolzano, Brescia, Ragusa, Instanbul, Gent, Kanazawa, Düsseldorf. Il suo operare è mutevole e imprevedibile, a volte si sposta al limite della visione, come quando prevede che l’opera sia lo strato di vernice fosforescente stesa su semplice mobilio che si rivela solo al buio, a museo chiuso e visitatori assenti, per passare in altri casi ad un’adesione incondizionata all’emotività più istintiva e immediata, come quando lavora sull’idea stessa della vita e della nascita associandola alla luce. L’incontro con Garutti offrirà dunque l’opportunità di vedere quali sono state le soluzioni adottate per far incontrare lo spazio e le persone che lo abitano con il linguaggio dell’arte, lasciando emergere proposte e idee anche per Verona.

4. Giovedì 17 novembre, ore 17.30
Aldo Cibic
Microrealities. Progetti sui luoghi e sulle persone
Introduce Paola Marini, direttrice dei Musei Civici di Verona
Museo di Castelvecchio, corso Castelvecchio 1, 045-8062611

“Microrealities” rappresenta la riflessione con cui Aldo Cibic è stato invitato alla Biennale di Architettura di Venezia del 2004. Cibic inizia a lavorare come progettista disegnando oggetti nel 1979, quando si trasferisce da Vicenza a Milano. L’esperienza milanese è importante per l’atmosfera culturale utopica e visionaria che respira in quegli anni sotto la guida spirituale e materiale di Ettore Sottsass. Il grande insegnamento che ne trae è soprattutto la consuetudine ad assumere lo sperimentalismo come prassi. Aldo Cibic aggira quasi sempre la questione costruttiva e gli aspetti strettamente funzionali, preferendo piuttosto considerare l’atto del progetto come un’occasione per attivare relazioni nuove fra le persone, i luoghi, le cose. L’idea è che tante piccole storie messe insieme possono creare storie più grandi e significative. Sono le azioni delle persone che possono determinare l’identità di uno spazio. La riorganizzazione di potenzialità ed energie, favorisce le condizioni per attivare occasioni di incontro, di scambio, di condivisione, che caratterizzano i momenti di vita collettiva. E’ la creatività nei processi che fa nascere realtà più stimolanti.

5. Venerdì 18 novembre, ore 18.00
Trasparenze
Laura Marchetti, Architettura dell’immagine. Donata Lazzarini, Occhi chiusi
A cura di Camilla Bertoni
Protomoteca della Biblioteca Civica, via Cappello 43, tel. 045 8079710

Laura Marchetti e Donata Lazzarini sono due giovani artiste di Verona. Entrambe hanno lavorato sulla trasparenza, con modalità diverse che in questa situazione vengono messe in dialogo. I lucidi di Laura Marchetti si compongono a partire da frammenti che vengono estrapolati dalla visione, a volte trasportati in una dimensione astratta, comunque poi inseriti in un progetto altro, un progetto di immagine che si articola come una costruzione per sovrapposizioni di piani successivi, dove passato, presente e futuro si intrecciano inscindibilmente. Donata Lazzarini presenta in questa occasione un suo nuovo lavoro che ha le sue chiavi di lettura nella trasparenza della forma che contiene in sé la sua matrice concettuale riferita alla visione e ai suoi meccanismi. Una matrice che viene da una parte svelata attraverso la luce e dall’altra chiusa in un prigione formale nella quale si stratificano molteplici possibilità di lettura. L’esposizione “Trasparenze” resterà aperta fino al 10 dicembre.

6. Martedì 22 novembre, ore 18.00
Gianandrea Gazzola
Forma e suono
Fondazione Domus, via Forti 3/a, tel. 045-8057433

La formazione tra architettura e musica di Gianandrea Gazzola artista di origine veronese, lo porta spesso alla realizzazione di opere che presuppongono il coinvolgimento della dimensione sonora nella percezione visiva dello spazio e degli oggetti in esso contenuti. Dal teatro alle installazioni cinetiche, musicali e luminose il suo percorso lo ha portato al Colosseo dove è ancora in corso la mostra ''Il rito segreto'' (Electa musei) per la quale Gazzola ha composto una partitura originale firmando con Benedetti, Di Martino, Scialotti il progetto di allestimento.

7. Giovedì 24 novembre, ore 18.00
Trasparenze.
Incontro con Laura Marchetti e Donata Lazzarini
Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, via Leoncino 6, tel. 045-801715

Docente di scultura all’Accademia milanese di Brera, Donata Lazzarini ha iniziato la sua ricerca operando sui metalli. Ho poi dirottato il suo interesse sulle materie plastiche e sulle resine, che le hanno permesso di giocare con trasparenze e allusività, con riferimenti alle ambiguità dell’inconscio e della percezione. Lazzarini è stata selezionata per l’ultima edizione della Quadriennale di Roma, ha preso parte alla mostra “Scultori a Verona” tenutasi a Palazzo Forti nel 2001 ed è stata invitata da diverse gallerie private, l’ultima delle quali è la Cicognani Galerie di Colonia.
“Sono una persona lenta” ha dichiarato Laura Marchetti presentando se stessa e il suo lavoro. E la dichiarazione di lentezza già racconta di una modalità che non si preoccupa di stare al passo con i ritmi imposti dall’esterno, ma che è mossa dal desiderio e dalla necessità di rispettare solo le necessità della sua peculiare ispirazione creativa. Marchetti ha preso parte a mostre personali alla galleria Ala di Milano, e collettive al MART di Rovereto, allo Studio la Città di Verona, a Corte Radisi di San Martino Buon Albergo.

8. Venerdì 25, novembre ore 18.00
Giovanni Morbin.
I’ve got you under my skin
A cura di Simone Menegoi, critico d’arte
Galleria Arte e Ricambi, via Cesari 10, Verona, 045-8403684

Giovanni Morbin opera da alcuni anni tra il Veneto e la Slovenia, ai margini geografici ed economici del sistema dell’arte. Le sue performance, che definisce “ibridazioni”, pongono il problema della comunicazione in modo radicale, allargandone il concetto dagli esseri umani a tutti gli esseri animati, e perfino a quelli inanimati.[…] L’idea di “Superficie Totale” (denominazione scelta dall'artista per l’insieme dei propri lavori) è quella di un tessuto continuo, nel quale gli esseri sono distinti, ma non separati. Una nozione che non privilegia gli esseri umani, ma neppure li esclude. L’ultimo ciclo di lavori, anzi, è basato proprio sul rapporto con altri individui. L’artista ha dipinto su dei fogli carta una griglia astratta che riproduce il tessuto polmonare, usando come unico colore del sangue umano.[…] Attraverso il gesto del dipingere (inteso soprattutto come paziente lavoro manuale, senza ambizioni espressive) la piccola quantità di sangue donata da un conoscente si trasforma in una specie di “ritratto anatomico”, l’immagine di un frammento del suo corpo in cui la materia usata per la rappresentazione e la cosa rappresentata coincidono. Si è venuta così formando una collezione di ritratti identici e al tempo stesso diversi, una ''galleria'' destinata, nelle intenzioni dell’artista, ad ampliarsi nel tempo. (Simone Menegoi)

9. Martedì 29 novembre ore 18.00
Marco Della Torre
Per Mariko Mori e altri artisti
Fondazione Domus, via Forti 3/a, tel. 045-8057433

L'architetto milanese Marco Della Torre accanto all'attività di progettazione si è impegnato, a partire dal 1998, in numerose collaborazioni con artisti autori di progetti di respiro ambientale o urbanistico: a Milano l'installazione di Sandro Martini nella galleria Vittorio Emanuele o ''Ago e filo'' di Claes Oldenburg e Coosjie Van Bruggen in piazzale Cadorna; la sua competenza tecnica è entrata in gioco in alcune delle opere di Mariko Mori, come ''Dream temple'', ''Alien'' e ''Wave Ufo'' esposta anche alla Biennale di Venezia appena conclusasi. La sua collaborazione continua con altri artisti come: Carsten Höller, Charles Ray, Vanessa Beecroft, Marc Quinn, Pierre Huyghe, Doris Salcedo. E' consulente, per gli allestimenti, di importanti Fondazioni e Musei di Arte Contemporanea. In un'intervista Della Torre ha dichiarato in merito al concetto di ''Public Art'': ''Per quanto riguarda l'arte contemporanea l'interesse politico e urbanistico nella gestione degli spazi pubblici è dato dall'esigenza della società di avere luoghi altri dove poter rappresentare se stessa in maniera nuova.[…]Né l'artista né l'architetto potrebbero gestire individualmente questi progetti, credo esista la necessità di chiamare un team di competenze a lavorare a un'idea di Public Art, e non è vero che tutti gli artisti o gli architetti in generale sono in grado di affrontare questo tema''.

10. Venerdi 2 dicembre ore 18.00
Oliviero Rainaldi
Introduce Luigi Meneghelli, critico d’arte
Fondazione Domus, via Forti 3/a, tel. 045-8057433

Lo scultore romano Oliviero Rainaldi si è spesso trovato a confrontarsi con lo spazio di chiese contemporanee e antiche affrontando la tematica sacra. Sono stati da poco inaugurati l’altare e l’ambone (oltre al cielo e alla porta vetrata) per la chiesa di San Giovannino a Terni, le cui componenti sono state fuse da Bonvicini di Verona. Il lavoro realizzato in questa occasione fornisce l’occasione per incontrare l’artista e conoscere la sua produzione, con uno sguardo alle soluzioni del contemporaneo nell’affrontare le tematiche religiose anche in relazione al complesso contesto storico e architettonico in cui gli artisti si trovano ad operare.

11. Domenica 11 dicembre, ore 11.30
Nunzio.
A cura di Lea Vergine
Galleria dello Scudo, vicolo Scudo di Francia 2, tel. 045 590 144

Allievo di Toti Scialoja all’Accademia di Belle Arti di Roma dove si forma negli anni ‘70, Nunzio (Nunzio Di Stefano) inizia ad esporre negli anni ’80 concentrando fin da allora la sua ricerca espressiva sui materiali e le loro qualità intrinseche, passando dal gesso al legno e poi al piombo. Premiato nel 1986 alla Biennale di Venezia, dove nel 1995 ha avuto una menzione d’onore con l’allestimento di una sala personale, ha visto il suo più recente riconoscimento in uno spazio pubblico al MACRO di Roma che, nei primi mesi di quest’anno, gli ha dedicato un’ampia retrospettiva. “Il rapporto tra materia e forma è l’aspetto fondamentale della scultura di Nunzio. L’artista lavora rapportando le sue opere alla Superficie, all’Ambiente, allo Spazio che le circonda: questi i tre elementi a cui egli fa continuo riferimento e che continuamente indaga.

Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea - Comune di Verona Assessorato alla Cultura
Con il patrocinio della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Verona

In collaborazione con:
Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere
Associazione Culturale Colpo di Fulmine

Fondazione Domus
via Forti 3/a - Verona

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Giorgio Morandi
dal 20/7/2006 al 20/10/2006

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