Fondazione Domus
Verona
via Forti, 3 a
045 8057433 FAX 045 8048063
WEB
Giorgio Morandi
dal 20/7/2006 al 20/10/2006
045 8013546, 045 8015952, 045 8057433

Segnalato da

Maria Francesca Bonora



approfondimenti

Giorgio Morandi



 
calendario eventi  :: 




20/7/2006

Giorgio Morandi

Fondazione Domus, Verona

La pittura del silenzio. 20 dipinti: le rarissime Bagnanti, 5 paesaggi, un autoritratto, 13 nature morte, costruiscono un tessuto volto a ripercorrere il discorso poetico del pittore dal 1915 al 1960. Mostra realizzata con la collaborazione del MART, Museo d'Arte Moderna di Trento e Rovereto


comunicato stampa

Alla Fondazione Domus 'La pittura del silenzio' una mostra che ritorna sul percorso poetico di Giorgio Morandi

Prosegue l'impegno della Fondazione Domus di Verona nel promuovere l'arte moderna e contemporanea con una personale dedicata a “Giorgio Morandi. La pittura del silenzio" che inaugura venerdi' 21 luglio p.v. nella prestigiosa sede di Palazzo Pellegrini in Via Forti.

Grazie alla preziosa collaborazione del MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, alla generosita' di alcuni collezionisti privati e al sostegno della Fondazione Cariverona, la mostra presenta l'opportunita' di inserire le tre recenti acquisizioni di Morandi in un contesto allargato, un tessuto a maglie larghe volto a riassumere, per quanto possibile, il percorso poetico dell'artista dal 1915 al 1960.

Venti dipinti, tra questi figurano le Bagnanti del 1915, la cui genesi e' da cercare nelle Cinq baigneuses di Ce'zanne: una tela giovanile rara, in quanto sfuggita al vaglio critico e distruttivo dell'artista verso la sua prima produzione, di grande valore quindi per comprendere i suoi esordi; nonostante l'isolamento bolognese, Morandi si rivela informato delle sperimentazioni piu' interessanti del tempo. Seguono, la Natura morta dipinta nel 1941 su richiesta del compositore Goffredo Petrassi e il Paesaggio grigio con strada del 1942, uno dei piu' rarefatti dell'artista, grazie alla preziosita' dei colori, tutti in scala di grigio, e alla bipartizione in diagonale, che ne fanno una composizione che non e' improprio definire astratta.

Ad affiancare queste opere di proprieta' della Fondazione, altre significative tessere dell'evoluzione artistica del pittore, tra cui l'Autoritratto del 1924, che conferma come la figura umana per Morandi avesse il medesimo valore di un qualsiasi oggetto; tre Paesaggi, che nella loro essenzialita' testimoniano la totale assenza di presenze umane; e dodici Nature morte in cui l'elemento dominate e' il silenzio, l'immobilita' assoluta, il trascorrere del tempo, come testimonia la polvere che copre gli oggetti inerti e che mai furono vivi. Qui, anche la polvere e' materia pittorica e raffinato colore.
In tal senso, Morandi risulta essere un raffinato e personalissimo interprete della ‘natura morta', che nella pittura italiana quasi mai e' natura (vasi, metalli, tovaglie, tappeti, ricami, dolci), quasi mai e' morta (fiori lussureggianti e frutti prosperosi). Nelle proprie opere, l'artista trasforma in poesia gli oggetti che scova nei mercatini della Montagnola: cose semplici, di nessun pregio, che si sottopongono al processo di trasformazione in testimoni silenti, del fluire lento e ritirato di una vita, quella del pittore. Elementi di un quotidiano fatto di forme consuete, di luce diafana, di colori chiari, di toni cupi e di brevi ma intensi squilli cromatici. Tele che evocano un silenzio di contemplazione, di profondissima quiete.

La mostra, che restera' aperta fino a sabato 21 ottobre, con una pausa di qualche giorno durante il mese di settembre, conferma la volonta' da parte della Fondazione di costituire una propria collezione di qualita' e di alto profilo, che entri in dialogo con le piu' rappresentative realta' del mondo dell'arte contemporaneo, con un'attenzione particolare verso quelle piu' vicine, come testimonia la collaborazione attuale con il Mart e quella successiva con due importanti collezioni private vicentine: la prima, presentera' al pubblico una monografia su Gino Rossi, il grande pittore veneto (1884-1947) dalla vita cosi' difficile e travagliata, trascorsa per vent'anni in manicomio, dove mori'; la seconda, rendera' disponibile una panoramica dell'arte italiana del primo Novecento con opere da Federico Zandomeneghi a Mimmo Paladino.

Immagine: PAESAGGIO (1928) olio su tela cm 61,5 x 47; Vitali n. 135. MART (263), collezione Giovanardi

Ufficio stampa
Valeria Merighi - Marketing e Comunicazione Tel. 045 8013546/ 8015852
Valeria Merighi, 347 9389704 valeria@merighi.org
Lucia Boarini, 349 4332333 comunicazione@merighi.org

Maria Francesca Bonora
Per Fondazione Domus
Via A. Verita', 3 - 37121 Verona ITALIA Tel. 045 8013546-8015952 Fax 045 8048063

Inaugurazione: venerdi' 21 luglio 2006

ore 18.00 - Introduzione alla mostra
Sala Convegni UniCredit Group - Via Garibaldi, 2 Verona

ore 18.30 - Visita della mostra
Fondazione Domus, Palazzo Pellegrini - Via Forti, 3a Verona

IN ARCHIVIO [3]
Giorgio Morandi
dal 20/7/2006 al 20/10/2006

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede