Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Milano
corso Magenta, 59
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Gli Affichistes
dal 16/11/2005 al 21/1/2006

Segnalato da

Galleria Gruppo Credito Valtellinese




 
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16/11/2005

Gli Affichistes

Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano

Un percorso nella storia di artisti che hanno segnato in modo significativo l'evoluzione dell'arte dall'immediato dopoguerra fino agli anni '70. Un centinaio di opere esposte approfondisce il legame tra Francois Dufrene, Raymond Hains, Mimmo Rotella, Jacques Villegle' mostrando l'approccio di Wolf Vostell, Gil J Wolman e Jorn che a loro volta hanno esplorato il collage in seguito rielaborato nel decollage. Completano la mostra documenti, libri e fotografie che testimoniano la nascita, gli intrecci e l'evoluzione del movimento. A cura di Dominique Stella.


comunicato stampa

Tra Milano e Bretagna

a cura di Dominique Stella

Un percorso nella storia di artisti che hanno segnato in modo significativo l’evoluzione dell’arte dall’immediato dopoguerra fino agli anni ’70. È questo il programma espositivo della mostra Gli ''Affichistes'' tra Milano e Bretagna, promossa dal Gruppo Credito Valtellinese per la Galleria di Corso Magenta a Milano.

Un centinaio di opere esposte approfondisce il legame artistico e d'amicizia tra François Dufrêne, Raymond Hains, Mimmo Rotella, Jacques Villeglé e ci fanno scoprire Wolf Vostell, Gil J Wolman e Jorn, che a loro volta hanno esplorato il collage in seguito rielaborato nel décollage. Una ricca ed esaustiva panoramica, dunque, sul gruppo di artisti per i quali, come spiega il testo in catalogo di Alain Jouffroy, ''i pittori non dovevano più essere spiriti individuali, astratti, finiti, isolati gli uno dagli altri e dalla realtà quotidiana della città nella quale vivevano, ma dovevano, al contrario, partecipare alla vita urbana, svelarne certi elementi particolarmente significativi, compatibili con l'evoluzione della storia dell'arte''.
L’esposizione offre diversi lavori di grande formato di oltre m 2x3 fra cui gli Affiches Lacérées di Villeglé del ’49 che anticipano la tipologia propria degli Affichistes, due rare Marilyn del ‘63 e preziose piccole opere del primo Rotella risalenti agli anni Cinquanta, come Roma del ’58 e Mistico del ’54. Dal Frac Bretagne arriva Prix choc del ‘95, un’opera costituita da 20 pannelli realizzata a quattro mani da Gilles Mahé e Jacques Villeglé. Di Raymond Hains spiccano cinque serigrafie di manifesti della 32ª e 33ª Biennale di Venezia e due décollage su lamiera galvanizzata. Diversi i lavori con la presenza di lettere alfabetiche come Mot Nu Mental del ‘64 di Dufrêne.

La mostra consente di ammirare capolavori provenienti dai maggiori musei francesi, quali Le Centre Pompidou, il MAMAC di Nizza e il MAC di Marsiglia, il Musée d’Art Moderne Saint Etienne e opere di importanti fondi regionali museali d’arte contemporanea: il Frac Loren, il Frac Auvergne, il Frac Bourgogne e in particolare il Frac Bretagne, che sottolinea il ruolo della regione francese nella storia del Gruppo. Due principali artisti, Hains e Villeglé, sono bretoni e la loro appartenenza a questo mondo è stata determinata dalle prime esperienze vissute a Nantes e St. Malo.

La Bretagna infatti è depositaria delle memorie di Pierre Restany che l'ha scelta come sede del proprio archivio, pur essendo cittadino onorario di Milano, città che nel 1960 sotto il suo sguardo ha visto la nascita al Nouveau Réalisme. Sempre a Milano nel 1970 è stato celebrato il decimo compleanno del movimento, durante un grande happening a cui hanno partecipato Rotella, Villeglé, Hains e Dufrêne, di cui si ricorda la performance di poesia sonora “parodia di un Duce ridicolizzato”, alla presenza di tutti i membri del Gruppo dei Nouveaux Réalistes: Spoerri, Tinguely, Raysse, Niki de St. Phalle e Christo.

Dominique Stella, curatrice della mostra sottolinea: ''gli Affichistes creano un movimento interno al Nouveau Réalisme e rappresentano una ricerca compiuta in Francia e Italia da esponenti che hanno scelto di esprimersi e di concepire l’opera artistica e poetica, tramite il recupero di supporti pubblicitari già casualmente reinterpretati da lacerazioni o invecchiamenti nel tempo, con l'intenzione di un gesto rabbioso, di negazione e di contestazione del gesto pittorico rappresentato dalle varie astrazioni gestuali.

Per gli Affichistes ciò che conta è la valorizzazione artistica della realtà quotidiana, della città in cui si vive, con lo scopo di rivelarne gli elementi significativi. Utilizzano il supporto del manifesto lacerato, con varianti che testimoniano la soggettività delle esperienze. La loro preistoria risale a tre correnti diverse, ed ebbe inizio con Hains e Villeglé i cui primi ''furti'' furono compiuti nel 1949 per realizzare un grande affresco incollato su tela nel quale il manifesto costituisce il 'medium pittorico'. Le loro prime esperienze si rifanno alla fotografia e al filmato. François Dufrêne, compagno di Hains e Villeglé, solo nel 1957 si associa al gesto dei suoi amici proponendo il retro di affichage pubblico. Nel 1958 Restany scopre Mimmo Rotella a Roma, le cui prime esperienze furono di poesia sonora fonetica e di fotografia per poi passare al manifesto lacerato prelevato come testimone plastico dell’ambiente urbano. Per Vostell l’ispirazione è differente: l'arte risulta dal processo di azione, cambiamento, rumore, e con i 'décollages' testimonia l'impegno sociale''.

Completa l’esposizione un nutrito numero di documenti: libri, lettere e fotografie che testimoniano la nascita, gli intrecci e l’evoluzione del movimento.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con testi di: Catherine Elkar, Alain Jouffroy, Jean-Philippe Lemèe, Pierre Restany, Anne Richard, Didier Semin, Dominique Stella, Patrick Beurard-Valdoye, Wolf Vostell.

Ufficio stampa
Irma Bianchi Comunicazione
Tel. +39.02.89400732 +39.02.89404694 Fax +39.02.8356467
Via Arena 16/1 – Milano
E-Mail: info@irmabianchi.it

Anteprima stampa: giovedì 17 Novembre dalle ore 11,00

Inaugurazione: giovedì 17 Novembre ore 18,30

Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Corso Magenta, 59 - Milano
Orario: 10.00 – 19.00 da lunedì a sabato. Chiuso domenica e festivi
Ingresso Libero

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