PAN Palazzo delle Arti Napoli
Napoli
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Maurizio Bolognini
dal 20/11/2005 al 11/12/2005

Segnalato da

Palazzo delle Arti di Napoli - PAN



approfondimenti

Maurizio Bolognini



 
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20/11/2005

Maurizio Bolognini

PAN Palazzo delle Arti Napoli , Napoli

Bolognini si muove in uno spazio di ricerca in cui si combinano il suo lavoro di artista e quello di esperto di tecnologie digitali e di democrazia elettronica. Nell'installazione al PAN, a cura di Gino Gianuizzi, sono presenti sia alcune delle macchine programmate dalla fine degli anni '80 per produrre flussi di immagini (e talvolta testi o numerazioni) casuali, sia una postazione della serie CIMs (Collective Intelligence Machines) che usa la rete telefonica cellulare e consente al pubblico di interferire, usando il proprio telefono, con il funzionamento delle macchine.


comunicato stampa

Mostra personale

Esponente italiano del movimento delle Nuove Tecnologie, Maurizio Bolognini si muove, dagli anni Ottanta, in uno spazio di ricerca singolare, in cui si combinano il suo lavoro di artista e quello di esperto di tecnologie digitali e di democrazia elettronica; fondendo teoria e pratica, incrociando dispositivi diversi, di programmazione e di comunicazione, ed esplorandone le potenzialità all’interno di una visione del mondo autenticamente aperta e sperimentale, egli tende a rimettere a fuoco lo stesso ruolo sociale dell’artista, allargato fino a comprendere i temi della democrazia, della rinuncia al controllo, della delega alla macchina.

Da oltre 15 anni la ricerca artistica di Maurizio Bolognini mette al centro i dispositivi (computers, telefoni, reti): l’inesauribilità dei loro processi, l’attivazione a vuoto, le illimitate possibilità combinatorie, ma anche l’uso di questi dispositivi per espandere il proprio gesto all’infinito e per attivare processi di comunicazione capaci di generare nuove forme d’intelligenza collettiva e d’interattività più evoluta.

Le macchine di Bolognini (Imaging Machines e Computers sigillati, centinaia dalla fine degli anni Ottanta, e poi le serie AIMS, Atlas 2, CIMs, ecc.), presentate in moltissime occasioni, in Europa e negli Stati Uniti, sono programmate per produrre flussi inesauribili di immagini casuali, e poi lasciate funzionare all’infinito, generalmente senza monitor. Per questo il suo lavoro è stato a volte indicato come il versante concettuale dell’arte neo-tecnologica, meno incline a un uso estetizzante e spettacolare delle tecnologie digitali. Tuttavia Maurizio Bolognini considera il suo un lavoro essenzialmente “quantitativo”: “Non mi considero un artista che crea certe immagini e neppure soltanto un artista concettuale, ma un artista che con le sue macchine ha effettivamente tracciato più linee di chiunque altro, coprendo superfici sconfinate. Questo significa che non mi interessa la qualità formale delle immagini prodotte dalle mie installazioni, quanto il loro flusso, la loro illimitatezza nello spazio e nel tempo, la possibilità di creare universi d’informazione paralleli, fatti di chilometri d’immagini e traiettorie infinite. In altri termini, si potrebbe dire che le mie installazioni servono a generare delle infinità fuori controllo, rinunciando al controllo in cambio della possibilità di dilatare ogni gesto all’infinito...”

Nell’installazione al PAN, a cura di Gino Gianuizzi, in collaborazione con il Dipartimento Cultura e Documentazione del PAN, che si inaugura il 21 novembre prossimo, saranno presenti sia alcune delle macchine programmate dalla fine degli anni Ottanta per produrre flussi di immagini (e talvolta testi o numerazioni) casuali, sia una postazione della serie CIMs (Collective Intelligence Machines), che usa la rete telefonica cellulare per collegare alcuni dei suoi computers programmati, consentendo al pubblico di interferire, usando il proprio telefono, con il funzionamento delle macchine.

In questo caso la rete telefonica sarà usata anche per collegare due postazioni diverse, una all’interno del PAN, l’altra all’Università di Salerno, alla IX Edizione di Artmedia (www.artmedia.unisa.it), determinando un continuo scambio di informazioni che consentirà di fare evolvere le immagini prodotte da ciascuna postazione in modo simile, come in una sola installazione ubiqua.

La mostra è organizzata in collaborazione con Artmedia, IX Convegno Internazionale di Estetica dei Media e della Comunicazione, promosso dai Dipartimenti di Filosofia e di Matematica e Informatica dell’Università di Salerno. Fondata nel 1985, Artmedia rappresenta una delle prime manifestazioni al mondo ad aver introdotto in ambito accademico le questioni teoriche connesse all’impiego, in senso estetico, delle nuove tecnologie dell’immagine, del suono, della scrittura e della comunicazione.

Libri recenti sul lavoro di Maurizio Bolognini: D. Scudero (a cura di), Maurizio Bolognini: Installazioni, disegni, azioni (on/off line), Edizioni Lithos, Roma 2003; S. Solimano (a cura di), Maurizio Bolognini: L’infinito fuori controllo, Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, Edizioni Neos, Genova 2005

Inaugurazione: 21 novembre 2005, ore 17.30

Palazzo delle Arti di Napoli - PAN
Via dei Mille 60, 80122 Napoli
Orari: da lunedi a sabato ore 9.30-19.30, domenica e festivi ore 9.30-14.30, martedi chiuso.

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Nicola Pagliara
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