Palazzo delle Esposizioni
Roma
via Nazionale, 194
06 39967500
WEB
Botto e Bruno - Mthethwa
dal 12/12/2000 al 30/1/2001
06 4745903
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Palazzo delle Esposizioni




 
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12/12/2000

Botto e Bruno - Mthethwa

Palazzo delle Esposizioni, Roma

Il Palazzo delle Esposizioni, contemporaneamente alla mostra del fotografo sudafricano Zwelethu Mthethwa, presenta una installazione fotografica degli artisti torinesi Botto & Bruno realizzata per lo spazio S8zero.


comunicato stampa

BOTTO & BRUNO
Under my red sky 2000
a cura di: Maria Grazia Tolomeo

Dal 13 dicembre 2000 al 30 gennaio 2001 Il Palazzo delle Esposizioni, contemporaneamente alla mostra del fotografo sudafricano Zwelethu Mthethwa, presenta una installazione fotografica degli artisti torinesi Botto & Bruno realizzata per lo spazio S8zero. Gianfranco Botto e Roberta Bruno sono nati a Torino, dove vivono e lavorano. Il loro legame artistico ha origine nel 1992. Fin dall'inizio il loro lavoro è imperniato sulla raccolta di immagini fotografiche scattate nelle periferie urbane. Le fotografie non sono uno strumento di registrazione obiettiva della realtà, ma servono ad una catalogazione di immagini che vengono tagliate e ricomposte secondo una procedimento simile al montaggio cinematografico. Se la fotografia è il punto di partenza dell'opera di Botto & Bruno, il loro rimaneggiamento è un momento fondamentale del lavoro: in tal modo riescono a decontestualizzare i luoghi presentati che diventano sfuggenti ed enigmatici. I frammenti così costituiti sono inizialmente fissati su plexiglas, su finta pelle o ingranditi su carta e ritoccati a mano con colori acidi. Nel 1996 realizzano il primo "wall paper": iniziano infatti a foderare pareti o intere stanze con la tecnica dell'affissione. L'immagine è costituita da frammenti di circa 1000 o più fotocopie delle foto di architetture industriali, di edifici abbandonati, molte scattate nelle periferie delle città in cui si svolge la mostra. Nella 1998 compare nelle foto una figura umana, in genere con il volto nascosto. La fotografia della figura viene montata su quella dello scenario architettonico e successivamente ritoccata per nascondere lo scarto tra le immagini. Il risultato di questi montaggi è la mancanza di definizione precisa del luogo, un senso di solitudine e di spaesamento. In questo stesso anno iniziano a lavorare con il video. La macchina fotografica è utilizzata come una cinepresa, centinaia di scatti sono montati al computer in dissolvenza incrociata.

Il "wall paper" del Palazzo delle Esposizioni occupa l'intero spazio espositivo estendendosi sulle pareti e sul pavimento. La sequenza fotografica che ha inizio con architetture più alte, degrada con edifici più bassi fino a concludersi nel cielo rosso della parete frontale. Entrando, nell'angolo a sinistra, una figura di schiena a dimensione reale suscita una reazione di sorpresa; nelle pareti le immagini contrapposte di Botto & Bruno. Il pavimento di pozzanghere riflette un cielo assolutamente blu. Nella seconda sala si assiste alla proiezione del video Without you I'm nothing, accompagnato dalla colonna sonora di Bartolomeo Migliore, con un pezzo di chitarra che segue l'andamento sempre più ossessivo di video.

Catalogo P.d.E con testi di Teresa Macrì e Ludovico Pratesi


ZWELETHU MTHETHWA
a cura di: Teresa Macrì e Maria Grazia Tolomeo

Dal 13 dicembre 2000 al 30 gennaio 2001 Lo spazio S8zero/project room in collaborazione con L'Ambasciata del Sudafrica a Roma e la galleria Marco Noire di Torino presenta la personale dell'artista sudafricano Zwelethu Mthethwa. La mostra scandisce integralmente, e per la prima volta in Italia, l'opera dell'artista appena selezionato da una commissione internazionale nell'annuario "Fresh Cream" fra i 100 migliori artisti del 2000. L'esposizione intende ripercorrere il suo racconto essenzialmente fotoinstallativo fondato su una tematica identitaria che viene concentrata sulla rappresentazione quotidiana di una comunità residente nella periferia di Cape Town. Il suo racconto si sviluppa attraverso l'approfondimento delle ritualità e delle credenze ancora integre della etnia africana e di esse Mthethwa ne cattura l'aspetto più paradigmatico evidenziando le dinamiche esistenziali che convivono all'interno di una società multirazziale come quella sudafricana. Il linguaggio iperrealistico di Mthethwa collima con una sorta di réportage etnografico che prende le distanze volontariamente da qualsiasi "estetica del reietto" e allude piuttosto alle idiosincrasie generate dalla mondializzazione. Le opere esposte seguono dunque la cronologia ciclica degli ultimi tre anni in cui accanto alle prime cibachromes del 1998/99 potente affresco sull'habitat della comunità sudafricana concepito come screen di interni abitativi, si susseguono quelle di "Sacred Home" realizzate tra il 1999/2000 approfondimento sul rapporto quotidiano con il sacro, fino all'ultimo ciclo "Mother and Child" (appena presentato alla F.I.A.C. di Parigi) in cui viene messo a fuoco il tema della maternità. Inoltre una videoinstallazione presenterà l'ultimo video "Rebirth".

La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi di Teresa Macrì e Maria Grazia Tolomeo.

Palazzo delle Esposizioni
Spazio S8zero
a cura di Maria Grazia Tolomeo
Via Nazionale, 194

Tutti i giorni dalle 10 alle 21 (chiuso martedì)
Biglietti: 15.000 intero, 8.000 ridotto, 2.000 bambini
Prenotazioni e informazioni 06/4745903

Ufficio Stampa S8zero
Itinera comunicazione
Celeste Bertolini
Anna Attisano
Alessandra Ortisi
06/68808433 - 06/6872886

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