Giuliana Fresco e' un'artista che sin dagli anni '80 si dedica con continuita' alla pittura, ha realizzato opere fra figurativo ed astratto, qualificandosi in modo originale e personale. La mostra ospita circa una trentina di opere, la maggior parte recenti, dipinte fra il 1990 e il 2000.
Installazione per personaggi e spettatori. Dieci anni di pittura.
A cura di Martina Corgnati.
Giuliana Fresco è un'artista che sin dagli anni '80 si dedica con continuità alla pittura, ha realizzato opere fra figurativo ed astratto, qualificandosi in modo originale e personale. La mostra ospita circa una trentina di opere, la maggior parte recenti, dipinte fra il 1990 e il 2000. Il catalogo della mostra contiene il testo critico di Martina Corgnati, la riproduzione delle opere esposte e riferimenti bio-bibliografici.
La memoria della pittura nei dipinti della Fresco, si intreccia in maniera inestricabile alla memoria delle cose, al soprassalto delle relazioni che le hanno legate o divise, unite o separate per sempre. Tutte le opere dell'ultima stagione dell'artista milanese possono utilmente paragonarsi ad autentici "precipitati" ove si addensano stratificazioni di significato molteplici: in primo luogo una libertà di segno e di pennellata sempre più intensa, si vorrebbe dire incalzante, soprattutto a paragone di opere eseguite qualche tempo fa ove l'artista sembrava avvertire più forte il bisogno di un'intelaiatura formale, quasi di una progettazione, sul piano compositivo, che inevitabilmente vincolava l'immagine ad una dimensione più statica.
In questi ultimi lavori, invece addensamenti ed improvvise trasparenze, macchie, colature persino, spatolate e schizzi, si moltiplicano sulla superficie delle tele come efflorescenze spontanee e senza alcuna timidezza, vale a dire senza nascondere la loro appartenenza al repertorio dell'informale più classico. Ma queste opere non sono, banalmente esempi tardivi di quella grammatica ormai in sé alquanto stantia.
Giuliana Fresco non si affida mai alla casualità di un effetto più o meno riuscito ma chiede molto di più a se stessa ed al proprio lavoro, che si configura come vera e propria architettura dal telaio segreto, nascosto dentro alla pittura e del tutto indipendente dalle dimensioni del quadro.
Giuliana Fresco non è mai stata una citazionista: sin dalle prime prove "pubbliche" infatti, l'artista si caratterizza subito per una notevole originalità , per la sicurezza con cui cerca e con cui si apre al proprio sentiero fra l'abbondanza di intempestivi "ritorni" e di altrettanto improbabili abbandoni della pittura spesso connotati da un voluto "non sapere dipingere", esibito come disincanto, come rilettura concettuale di uno fra i gesti più antichi del mondo.
Soggetto privilegiato della Fresco è l'uomo osservato da imparziale distanza per poterlo meglio intendere ma osservato con una sensibilità e un'accuratezza che nel contesto dell'attualità non è dato incontrare troppo di frequente. Forse perché l'artista possiede ancora una facoltà quasi dimenticata nel nostro tempo, e tuttavia così importante per pensare e fare del pensiero immagine: la facoltà di stupirsi.
Catalogo Bandecchi & Vivaldi, Pontedera, 2000.
Inaugurazione - 18 gennaio 2001 - ore 19.00
Orario - da mercoledì a venerdì - dalle 15.00 alle 19.00 - sabato e domenica - dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 - Chiuso lunedì e martedì
Ingresso libero
Ex Chiesa di S. Francesco - Largo Spallino 1 - Como - Tel. 031/279086