Alle ore 17.30 inaugura presso la sede dell'Archivio Fotografico Toscano, a Prato, la mostra fotografica di Marco Calo'. Sono esposte una serie di immagini a colori, in medio e grande formato, risultato di una ricerca condotta tra l'ottobre e il novembre del 1998 nelle zone maggiormente colpite dal sisma che aveva interessato l'Umbria nel 1997: Belfiore e Nocera Umbra.
Alle ore 17.30
inaugura presso la sede dell'Archivio Fotografico Toscano, a Prato Viale
della Repubblica 235, la mostra fotografica di Marco Calo'. Sono
esposte una serie di immagini a colori, in medio e grande formato, risultato
di una ricerca condotta tra l'ottobre e il novembre del 1998 nelle zone
maggiormente colpite dal sisma che aveva interessato l'Umbria nel 1997:
Belfiore e Nocera Umbra.
Realizzata a un anno di distanza dal sisma, la ricerca documenta la vita nei
e tra i container. Sullo sfondo sempre uguale, e per questo omologante delle
abitazioni prefabbricate, l'autore ha cercato di volta in volta di mettere
in evidenza la specificità e diversità di compotamento dei singoli
esaltando, nella cornice di precarietà , il riaffiorare, più o meno
accentuato, dell'esigenza di stanzialità . I volti, i gesti, le posture,
l'età e perfino gli abiti delle persone fotografate, così come le tendine,
le finestre, gli stendipanni, le poltroncine in plastica, i tappetini e le
piante di fiori davanti a ogni container raccontano il bisogno di tornare ad
abitare una casa vera di chi si trova costretto, come dice il titolo dellal
ricerca e della mostra, Fuori di casa.
La mostra di Marco Calò segue a quelle già presentate di Stefano Nocchi,
Michi Suzuki e Giorgio Barrera e chiude il ciclo curato da Nicoletta
Leonardi su Nuove esperienze di fotografia sociale che intendeva far
conoscere "la produzione di alcuni giovani fotografi nei quali si avverte
l'esigenza di rappresentare esperienze di vita vissuta in cui le relazioni
affettive e contestuali svolgono un ruolo determinante".
Le fotografie di Marco Calò, realizzate con grande schiettezza formale
ripetendo sempre la identica inquadratura frontale, rimandano alle
espressioni volutamente meno autoriali e spettacolari della tradizione
documentaria e sociale dei Walker Evans, Paul Strand e August Sander per i
quali la fotografia si caratterizza soprattutto per la sua dimensione
prosaica, archivistica e seriale, piuttosto che come "arte bella".
Marco Calò è nato a Lecce nel 1971. Ha studiato fotografia presso lo Studio
Marangoni, a Firenze. Si interessa di sociologia visuale, avendo conseguiti
gli studi in sociologia indirizzo comunicazione e mass media. Collabora con
riviste e le sue fotografie sono apparse su diversi cataloghi.
Una scelta delle fotografie di Marco Calò esposte in mostra è pubblicata sul
fascicolo n. 5 dei Quaderni di AFT che possono essere acquistati o richiesti
direttamente presso l'Archivio viale della Repubblica 235 59100 Prato tel.
0574.592228-592147, fax 592269