Nel 1975 mori' uno dei piu' famosi e leggendari falsari d'Italia che opero' tra gli anni 40a e 60a. Oltre ad essere un sofisticatissimo pittore, la sua piu' ammirabile dote era quella di essere un abilissimo mercante d'Arte. Il suo nome era Giancola Paolo, ma grazie ad un evento molto particolare fu poi nominato, Paolo Picasso'.
Nel 1975 morì uno dei più famosi e leggendari falsari d'Italia che operò tra gli
anni 40a e 60a.
Oltre ad essere un sofisticatissimo pittore, la sua più ammirabile dote era
quella di essere un
abilissimo mercante d'Arte.
Il suo nome era Giancola Paolo,
ma grazie ad un evento molto particolare fu poi nominato,
Paolo Picassò.
L'evento che si verificò nel 1955 e che gli costò anche una severa denuncia con
conseguente arresto fu la truffa che perpetrò nel corso di un una decina di anni
a discapito di alcuni inesperti collezionisti Italiani residenti nella regione
del sud Italia (Puglia).
Una delle più clamorose fu quella che coinvolse la nobile Filomena Lacatena
moglie di un noto avvocato della zona e grandissima appassionata dei movimenti
artistici che rivoluzionarono le arti visive all'inizio del secolo 1900, (tra
questi il cubismo di Picasso e G.Braque).
La storia racconta che Giancola Paolo dopo aver mostrato una serie di opere
cubiste minori all'ingenua aimè
Sig.ra Filomena, le abbia mostrato una "copia" di una nota tela del maestro
Picasso presentandola per un originale.
Sorpresa e deliziata dalla possibilità di poter acquistare quest'opera ad un
prezzo decisamente basso e per di più da un mercante che, oltre a mostrare
profonde conoscenze in materia d'Arte, sembrava anche essere un'onesto
galantuomo, accettò l'offerta.
Il sospetto di aver acquistato un falso dal Sig. Giancola sorse alcuni mesi dopo
quando la cattiva sorte volle che l'originale di quella "copia" era stato
acquistato per pura coincidenza da un'altro ben noto collezionista amico della
Sig.ra Filomena ad un'asta durante un soggiorno a
Parigi (...) la scoperta della truffa portò ad una più
accurata investigazione da parte della Finanza dello Stato che nel giro di
alcune settimane venne a conoscenza dell'enormità di falsi che quel Signore
tanto affascinante quanto abile, aveva realizzato nel corso degli
anni (...).
Tuttavia, la cosa più sorprendente di tutto ciò, fu che nei processi che si
susseguirono da li alla sua morte(1975), lui continuò a difendere la propria
azione di falsificatore e commerciante di "copie" sostenendo che il suo
principale obiettivo non era quello di truffare lo sprovveduto amante d'Arte ma
di stimolare l'amore per la pittura ed invogliare la classe Borghese del suo
tempo a dedicare più attenzione a tutto quello che concerneva la cultura
contemporanea ed in particolar modo ad investire più denaro nella compera di
opere d'arte (...) inoltre auspicava che nelle
scuole si motivasse i bambini ad apprezzare la storia e la creatività dell'uomo
sin dalla tenera età , in modo da far nascere in loro un profondo senso civico ed
il rispetto delle cose a loro lasciate da passate
generazioni (Franco Angeloni / Dicembre
2000)
Questa storia (vera) è stata così bella, sincera ed intricante, che ho pensato di
riportarla alla luce grazie alla tua proposta Lino sul progetto "Picasso a Liege
". (Belgique)
.....il poster (formato 50x70cm), con l'immagine d'epoca che son riuscito a
trovare del Sig. Paolo Picassò, dovrebbe essere stampato ad un colore(forse
bianco/nero) con l'aggiunta di alcuni testi(probabilmente in italiano) che
ricordano la data della sua morte(1975) ed in breve la sua vicenda di
trafficante di opere d'Arte false.
Il poster verrà affisso per le strade della città di Liege e ne farò una copia
in grande formato su tela da esporre nella mostra ufficiale presso il M.A.M.A.C.
- Le Musee d'Art moderne et d'Art contemporain de Liege
In collaborazione con Galerie Flux News, rue Paradis 60, 4000 Liège
Renseignements : 04/253.24.65.
Per ulteriori informazioni contattare: Lino Polegato flux-news@skynet.be