Federica Ottone
Lorenzo Pignatti
Silvia Codignola
Fabrizio Cassio
Francesco Moschini
Gabriel Vaduva
La mostra intende restituire al pubblico il processo attraverso il quale e' cresciuto il progetto della piazza nel suo insieme e le fasi di elaborazione del mosaico che riveste la fontana. Progetto architettonico: Federica Ottone e Lorenzo Pignatti. Disegno del mosaico: Silvia Codignola. Realizzazione: Fabrizio Cassio.
Progetto e mosaico
a cura di Francesco Moschini e Gabriel Vaduva
Si inaugura sabato 10 dicembre, a cura della galleria A.A.M. Architettura
Arte Moderna, una mostra dedicata al Progetto di Riqualificazione di
Piazza San Cosimato a Roma, progetto vincitore del concorso svoltosi nella
primavera del 2002, portato avanti nella fase esecutiva da Federica Ottone
e Lorenzo Pignatti (Ottone Pignatti Studio Associato), e del quale oggi
sono in corso i lavori. L'occasione di questa mostra nasce anche dalla
straordinaria collaborazione con l'artista Silvia Codignola per la
realizzazione del mosaico da inserire lungo la parete della fontana
situata di fronte al protiro di ingresso al chiostro di San Cosimato.
La mostra ideata e curata dalla A.A.M, e ospitata dall'Associazione
Abitanti di Trastevere, intende restituire al pubblico il processo
atttraverso il quale e' cresciuto il progetto della piazza nel suo insieme
e, piu' in particolare, le fasi di elaborazione del disegno del mosaico che
riveste la fontana.
Accanto ai disegni esecutivi del progetto saranno dunque esposte immagini
fotografiche dell'avvio del cantiere di coloro che stanno contribuendo
alla realizzazione dell'opera. Si vuole restituire la grande vitalita' che
e' scaturita dal rapporto, a volte difficile, tra i cittadini di Trastevere
e il nuovo progetto, sentito spesso come un'intrusione nella placida e
noncurante trasandatezza della precedente situazione. Ma anche atteso
positivamente come inizio di un processo irreversibile di trasformazione e
di miglioramento della vita quotidiana nel quartiere.
La presenza del mosaico nella piazza riveste un ruolo molto importante, in
quanto sposta l'attenzione sulla parte del progetto piu' delicata, quella
che si propone di riconfigurare un nuovo rapporto con la presistenza
storica. Il protiro di ingresso al chiostro di San Cosimato ha sofferto di
essere stato occultato dalla cancellata e dal mancato rapporto con il
piano stradale. Il progetto vuole risarcire anni di noncuranza e di
mancata osservazione dell'oggetto ponendogli di fronte un punto di vista
particolare, la fontana, i cui colori e suoni (l'acqua che scorre placida)
evocano la Roma della nostalgia.
La parte piu' funzionale del progetto, rappresentata dalla presenza del
mercato, si bilancia con la presenza di elementi architettonici riferiti
ad un lessico urbano piu' consolidato quale quello del grande lastricato in
pietra grigia del viterbese, delle alberature regolari, del grande
marciapiede destinato alla sosta e all'incontro, dell'isola destinata al
gioco e allo svago; per finire alla fontana, luogo quasi sospeso e
vagamente distaccato, dove si incontrano accenni di monumentalita'
mescolati a simboli delle origini del luogo. Anche i bozzetti e i modelli
della fontana restituiscono un'ampiezza di ragionamenti sullo spazio,
sugli effetti cromatici e di movimento.
La realizzazione del mosaico e' a cura di Fabrizio Cassio, da anni operante
a Roma nel restauro di mosaici antichi e nella realizzazione di opere
contemporanee. Sono in mostra le prime campionature e prove di colore.
Lo studio Ottone Pignatti da anni si occupa di progetti di spazi pubblici,
per i quali ha svolto una personale ricerca nell'individuazione di
archetipi formali e costruttivi che sono divenuti elementi ricorrenti, a
partire dal progetto di piazza e belvedere a Custoza (Verona), a quello di
piazza Fratelli Palma a Saline di Ostia; in questi lavori come in Piazza
San Cosimato gli elementi funzionali e rappresentativi della piazza
vengono tradotti in un'idea di forma che li giustifica e li compone. Nonsi
appllica un rapporto forma-funzione semplice e risolutivo, bensi' una
logica di tipo sistemico in cui elementi separati convivono, con l'idea
che ciascuno di essi possa modificarsi o addirittura annullarsi senza che
l'insieme perda la propria forza e ragion d'essere. Mercato, gioco,
dolcevita, monumento, si mescolano, ma si riconoscono come entita' diverse,
prevedendo abitudini e comportamenti delle persone che di volta in volta
si avvicendano nello spazio dilatato della ormai grandissima piazza.
Silvia Codignola s'inserisce con un'opera perfettamente coerente con il
progetto architettonico; la sua ricerca figurativa si colloca all'interno
di scelte consolidate nell'ambito romano, con accenti che evocano opere di
pittori della scena internazionale. I suoi personaggi sono da sempre
ritratti come entita' autonome, anche quando convivono con altri
personaggi. Non dialogano ne' con se stessi, ne' con gli altri, bensi' si
mostrano con tutta la loro disarmante autenticita', come persone fragili o
forti, in ogni caso pervase da una sostanziale solitudine. Come anche il
tuffatore di San Cosimato appare una figura che compie un gesto
liberatorio, certamente voluto e cercato, in un paesaggio di mare aperto e
non amico, ma splendido nella sua infinitezza.
Progetto architettonico: Federica Ottone e Lorenzo Pignatti
Disegno del mosaico: Silvia Codignola
Realizzazione: Fabrizio Cassio
Associazione Abitanti di Trastevere
via della Penitenza, 35 (Palazzo del Buon Pastore) - Roma
Orari: Sabato 10 dicembre 2005 dalle ore 18 alle 20. Domenica 11 dicembre 2005 dalle ore 16 alle 20