Un programma a cura Xing/Bologna che propone nuove produzioni cresciute vicino a Raum: Sonia Brunelli - Umo (performance), 3/4HadBeenEliminated (live musicale), Riccardo Benassi - It always happened on my own desk , (installazione mixed-media), ZimmerFrei - Car wash drama (installazione per visori stereoscopici e audio).
Nuove produzioni
I due spazi di Xing (Lima a Milano e Raum a Bologna) incrociano le
programmazioni presentando in ciascuna citta' due eventi che rappresentano
gli orientamenti di ricerca finora praticati: dopo 2 anni di attivita' i
percorsi di Raum e Lima si sono resi evidenti nel loro integrarsi con le
potenzialita' di ambienti culturali e geografici differenti. Ci e' parso il
momento di sradicarli per una sera e presentarli altrove, nelle loro
affinita' e differenze (Bologna ha ospitato Lima il 10 novembre e Milano
ospita Raum il 12 dicembre).
Lunedi 12 dicembre a Milano alle 19.00 Lima ospita RAUM@LIMA un programma a
cura Xing/Bologna che propone nuove produzioni cresciute vicino a Raum:
Sonia Brunelli - Umo (performance), 3/4HadBeenEliminated (live musicale),
Riccardo Benassi - It always happened on my own desk , (installazione
mixed-media), ZimmerFrei - Car wash drama (installazione per visori
stereoscopici e audio).
Raum ospita progetti dedicati a forme di espressione instabili: performance,
live musicali e visivi, proiezioni, ascolti, presentazioni, incontri. E'
uno spazio, nel centro storico di Bologna, dedicato agli esiti piu'
innovativi della ricerca espressiva contemporanea che punta a un rapporto
privilegiato e approfondito con le community di riferimento operative a
Bologna, nella regione o di transito. In questo senso Raum si offre come
luogo di verifica e presentazione di progetti; come occasione di confronto
-anche rischioso- al di fuori dei contesti e circuiti di attuazione
tradizionali che richiedono, piuttosto, soluzioni gia' ben rodate.
In Umo, azione di Sonia Brunelli l'orizzonte ottico si abbassa al suolo. Il
soggetto passeggia all'interno di una realta' isolata scivolando con lo
sguardo sulla superficie piana nella quale appoggia e avanza. L¹esplorazione
ininterrotta della figura e' guidata da una visione lineare, distesa e
ravvicinata della realta'. Lo spostamento della linea d'orizzonte verso il
terreno, converte lo spazio ottico al suolo. La relazione ravvicinata e
frontale abolisce lo spazio prospettico tradizionale. La figura, in posa sul
terreno, si rappresenta di scorcio, in misure proporzionali accorciate,
ridotte, diminuite, spezzate, nella lunghezza. La compressione prospettica
costruisce posizioni volumetriche improbabili.
Le forme di questa azione performativa si sviluppano all'interno di uno
spazio manuale chiuso fra l'altezza 0 del pavimento e l'altezza variabile
dello sguardo. La percezione visiva della figura oscilla sul terreno
prescrivendo all¹occhio una funzione manuale, simile al tatto:
l¹osservazione ravvicinata rivela diverse possibilita' di relazione,
connessione, legame, contatto, con il punto 0. Questo scambio nei due sensi,
il tatto e la vista come il suolo e l'orizzonte, elimina la distinzione tra
i piani liberando i confini verso l'infinito. La superficie, il fondo, il
basamento di questo luogo, sono per questa figura un campo di forze lo
spazio in cui tastare, esplorare, spaziare, produrre e verificare diverse
possibilita' di avanzamento. Le tensioni dinamiche che nascono sono mosse e
spinte da una logica intuitiva e funzionale all¹ambiente. Il deserto in cui
vive la figura fa spazio ad una forza melodica, ad un essenza, ad un
movimento, che la in-segue come un ossessivo motivo musicale. Una figura
rotta con gambe emerge dal suolo e dal silenzio.
Sonia Brunelli, 29 anni. Studia arte e il radicale problema della
rappresentazione e della comunicazione artistica. Il movimento, l¹azione,
l¹orizzonte ottico e gli stimoli che conducono ad un cambiamento dello stato
fisico attuale sono i punti di partenza della sua ricerca. Dal 2000 e'
Coroginnasta della Stoa, Scuola di Danza e filosofia, fondata dalla Societas
Raffaello Sanzio di Cesena. Dal 2002 segue il pensiero, la ricerca e le
produzioni della compagnia teatrale Egum Teatro di Siena. 2a vincitrice del
Premio Internazionale della Performance 2005, Galleria Civica di Arte
Contemporanea Trento. Nel 2005 ha partecipato alla Biennale - Teatro di
Venezia con il gruppo Orthographe.
Car Wash Drama e' un' installazione per visori stereoscopici e audio ideata e
realizzata da ZimmerFrei (tecnica:visori stereoscopici in acciaio e
plastica, DIA, lampade a incandescenza, fili elettrici, lettori cd, cuffie).
New York, gennaio 2005,all'angolo tra 11th Av e 24th St.
15 gradi sotto lo zero. Un taxi entra, attraversa, ed esce dall¹autolavaggio.
I soggetti ritratti non se ne occupano minimamente. Sono lontani da se
stessi oppure affetti da narcolessia. Sono carne addormentata.
Zimmer Frei si e' formato nel 1999. Produce opere di vario formato: ambienti
sonori, installazioni video, performance, spettacoli multimediali,
collaborando con gallerie d'arte, teatri, festival di videoarte e luoghi
ibridi. Ogni progetto di ZimmerFrei ridefinisce un linguaggio e necessita di
un particolare dispositivo di fruizione. Produzioni: Sincronica, N.K.
Never Keep Souvenirs of a Murder, videoinstallazione per due schermi e sedie
girevoli, Doppio Canone, spettacolo multimediale, Vocoder #1: Black Words -
on white paper, reading, Fake Mistake, performance, SpazioLargo/cinema
interno (film senza immagini, installazione sonora e performance), Sporting
Life, spettacolo teatrale, Free Form : Roma (performance), Stop Kidding, di
Anna de Manincor/ZimmerFrei, Presente Continuo, Collaudo
(videoinstallazione), Quando (performance), Simple Twist of Fate
(performance), Panorama_Roma/_Bologna/_Venezia (film-set di sintesi
temporale).
It always happened on my own desk di Riccardo Benassi. La scrivania di
ognuno (desktop) e' luogo di creazione e controllo delle attivita' e contiene
strumenti; se ad ognuno di essi l¹autore assegna un valore non funzionale e'
allo scopo di permettere a chi vi accede di trovare nuove soluzioni per la
sonorizzazione del proprio quotidiano secondo una variazione programmata del
medesimo loop. Tra questi oggetti i ventilatori da tavolo compaiono come
veri e propri capri espiatori di un insieme infinito di protesi dal design
antropomorfico alle quali (per errore) e' concesso un ruolo autoriale.
Riccardo Benassi nasce a Cremona nel 1982; vive tra Cremona, Bologna e
www.365loops.com. Personali, collettive, eventi: Preview Art Fair Berlin,
Galerie Davide Gallo; Non ci sei solo tu, Galleria Comunale Castel S.Pietro
(Bo), a cura di Fabiola Naldi; In Corso d¹Opera, Fabbrica del Vapore, Milano
a cura del gruppo Curator9; performances audio/visive con il gruppo Daily
Desiderio (del quale e' co-fondatore), Bologna, sedi varie; Tracce di un
seminario, Fondazione Antonio Ratti, Careof/Via Farini, Milano, a cura di G.
Di Pietrantonio e R. Pinto; Decline Decadenza Tour. Visita all¹Ex-zona
archeologica Ex-Feltrinelli, Crac (Centro di Ricerca per l¹Arte
Contemporanea) Cremona, a cura di F. Pagliuca (2005); Piece for 20 Hands,
performance, Hackmeeting04 (Genova).
3/4HadBeenEliminated e' il gruppo fondato a Bologna nel 2002, da Stefano
Pilia, Claudio Rocchetti, e Valerio Tricoli. Nel 2004 la line-up si e' estesa
al batterista Tony Arrabito, gia' collaboratore del trio sin dagli esordi.
3/4 e' il punto di incontro dei diversi e condivisi interessi dei suoi
membri: l'improvvisazione elettroacustica-analogica, il neo-minimalismo e il
drone, la ricerca sulle qualita' sonore di "found objects" amplificati, l'uso
non convenzionale dei dispositivi di diffusione elettroacustica e dei propri
strumenti. Obiettivo del gruppo e' l'indagine degli aspetti performativi,
teatrali ed "ecologici" dell'evento sonoro, e delle loro mutue
interconnessioni, confermando una certa urgenza teatrale della performance
live, rispetto sia alla passivita' della classica ricezione acusmatica, sia
alle impettite performance elettroniche cameristico/accademiche.
Priviligiando un approccio "site specific" all'improvvisazione
elettroacustica, accade che il live di 3/4HadBeenEliminated sia fortemente
determinato dal contesto fisico e sociale dello spazio che ospita l'evento,
il quale muta, sostanzialmente, l'immaginario sonoro, gli strumenti e
l'approccio della band.
Il loro primo disco 3QuartersHadBeenEliminated (cd, bowindorecordings 2004)
svela il manifesto delle diverse influenze musicali ed estetiche del gruppo
lungo un ciclo sonoro di sette composizioni. Il successivo A Year Of The
Aural Gauge Operation (cd, Hapna 2005) privilegia l'improvvisazione live
della band che, attraverso l'interazione di strumenti elettronici ed
acustici e in un contesto in cui lo studio di registrazione stesso e lo
spazio in cui avviene l'interazione vengono considerati e trattati in tempo
reale come strumenti musicali, realizza una poliedrica sintesi psichedelica
di songwritings elettroacustico.
Nella serata a Bologna LIMA@RAUM del 10 novembre Aldo Lanzini e Dafne
Boggeri hanno presentato un live media con un intervento allestitivo ad hoc
a partire dalle suggestioni di un lavoro di mappatura fotografica di Lanzini
stesso sulla Milano dell¹intrattenimento da club degli anni '80; e inoltre
una selezione dai MicrocLimi con produzioni di Marti' Guixe', Very Lustre,
Ciboh, Core-No Text magazine, Mr. Pira/i fumetti della gleba, SUPERSTAR*
like my shoesŠ/AC/D*SHE ratatuia rebel label, Illegalaliens, Andrea Dojmi,
Nero.
Lima
via Masera di fronte al n. 10 - Milano