Per la prima volta in Italia l'attenzione verso i bambini viene tradotta in una mostra dedicata agli oggetti che abitano il mondo materiale dei bambini e al design dedicato a costruire questo mondo su misura per i piu' piccoli. Il mondo materiale dei bambini ha come unica venue italiana Firenze.
Il mondo materiale dei bambini.
Per la prima volta in Italia l'attenzione verso i bambini viene tradotta in una mostra dedicata agli oggetti che abitano il mondo materiale dei bambini e al design dedicato a costruire questo mondo su misura per i più piccoli.
Dai designers ai genitori agli insegnanti e ovviamente ai bambini, l'originalità della mostra è tale da stimolare l'interesse e la curiosità di un pubblico allargato.
Kid size. Il mondo materiale dei bambini ha come unica venue italiana Firenze.
150 oggetti, divisi in 5 sezioni (Dormire, Accudire, Muoversi, Giocare, Imparare), sono esposti in un layout a percorso in cui si intrecciano immagini e fotografie che illustrano le attività e gli oggetti nel loro contesto d'uso, un video che raccoglie documenti d'archivio sul gioco dei bambini dagli anni '20 ad oggi, uno spazio gioco IKEA Playspace, una musica originale in cinque ambient tracks appositamente composta da Daniele Landi per la versione italiana della mostra.
La mostra cerca di esplorare e spiegare criticamente le mutevoli relazioni tra i bambini, gli adulti e il loro mondo materiale di ogni giorno. I modelli culturali degli oggetti fatti dagli adulti per i bambini nelle società occidentali ed oltre, sono qui tracciati attraverso una scelta geograficamente ampia di arredi e di altri manufatti quotidiani. Le attività dei piccoli e gli oggetti nel loro contesto d'uso sono inoltre documentati da immagini, fotografie e un video con materiali inediti sul gioco dei bambini dagli anni '20 ad oggi.
Il mondo materiale dei bambini è così tracciato per offrire una più ampia prospettiva sulle risposte che il bambino che cresce dà al suo ambiente e alle sue relazioni più prossime.
Gli oggetti in mostra, provenienti da culture e periodi diversi al fine di illustrarne i reciproci legami, sono raggruppati in cinque sezioni: Dormire, Accudire, Muoversi, Giocare, Imparare.
Da un asilo Biedermeier alle comunità Shaker orientate al lavoro del New England, da una casa Iatmul di Papua Nuova Guinea allo spazio collettivo del giardino d'infanzia cinese, i mondi materiali dei bambini sono costruiti con arredi e manufatti che diventano importanti veicoli di significato.
Al di là della cultura o dell'epoca e grazie alla loro presenza (o relativa assenza), essi inviano messaggi sugli atteggiamenti degli adulti nei confronti dell'apprendimento del bambino, sul suo sviluppo psicologico e fisico, sull'intimità e l'ordine nella famiglia, sul controllo, l'autonomia e lo spazio personale - ma soprattutto sul ruolo del gioco. Gli interventi improvvisati dei bambinI nel mondo degli adulti ci incoraggiano infatti a considerare il valore del gioco - soprattutto tra questi due mondi.
Ideazione e concept: Alexander von Vegesack, Jutta Holdiges, Lucy Bullivant.
Cura della mostra: Barbara Fehlbaum.
Coordinamento: Frank B. Ubik.
Design: Dieter Thiel (1997).
Curatori edizione italiana: Giulia Reali e Massimo Alvito (almagreal&associates).
Progetto allestitivo edizione italiana: Gruppo A12.
Sound design: Daniele Landi.
Progetto grafico per a&a: Cristina Caccavale.
Orario - da martedì a venerdì - dalle 11.00 alle 18.00 - sabato e domenica - dalle 10.00 alle 19.00 - lunedì chiuso
Stazione Leopolda - viale Fratelli Rosselli - Firenze - Tel. 055 4633065