Nella sede espositiva del Centro Culturale Santa Chiara, i protagonisti del fumetto, della letteratura e del cinema ci guidano dentro i meandri più oscuri del nostro io, immergendoci "nell’Effetto Noir" che garantisce quel "Sottile Senso di Piacevole Paura" che ha conquistato, in ogni epoca e latitudine, legioni di persone.
Nella sede espositiva del Centro Culturale Santa Chiara, i protagonisti del fumetto, della letteratura e del cinema ci guidano dentro i meandri più oscuri del nostro io, immergendoci "nell’Effetto Noir" che garantisce quel "Sottile Senso di Piacevole Paura" che ha conquistato, in ogni epoca e latitudine, legioni di persone.
La mostra "Effetto Noir. Un sottile senso di piacevole paura" , ideata come le due precedenti da Roberto Festi che ne è anche il curatore insieme ad Hiroshima mon Amour, è promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con la Casa Edritrice Astorina, Sergio Bonelli Editore e lo studio bibliografico Little Nemo. Com’è consuetudine di questo fortunato ciclo espositivo, anche la mostra sul Noir, dopo Trento, sarà riallestita a Torino e a Carpi.
Il noir (il termine francese risulta molto più evocativo della sua traduzione italiana) indica uno spazio "ai confini" della ragione, quell’angolo estremo di anima che è sempre lì, pronto ad emergere e sconvolgere equilibri, ad affermare che il lieto fine non è connaturato alle cose di questo mondo.
E’ ciò che si nasconde dietro la maschera e non è un caso che molti protagonisti del noir la indossino. Non importa che siano criminali o giustizieri, perché il confine tra vittima e carnefice è labile ed i ruoli interscambiabili.
Positivi o negativi gli eroi del noir hanno in comune un marchio di dannazione: angeli dalla faccia sporca, delinquenti incalliti o psicotici alla disperata ricerca di amore e morte.
Allignano tra le ombre della città e della vita quotidiana; a far loro da sfondo non sono castelli esotici o mondi di fantasia, ma vicoli bui, squallide periferie, normalità ossessive, società dorate e marce.
Se al noir si potesse dare una paternità , questa spetterebbe ad Edgar Allan Poe. L’angoscia che serpeggiava nelle nascenti metropoli americane è, a ben vedere, non molto distante da quella suggerita dalla transizione del millennio raccontata dalle più recenti pellicole hollywoodiane o dai nuovi fumetti europei e italiani in particolare, dal sempreverde Diabolik alle letture-manifesto di una generazione condannata ad un futuro non distinguibile dal presente, Dylan Dog, Julia, Napoleone.
In mezzo, una produzione sterminata, un’influenza esercitata su qualsiasi forma di arte e di spettacolo, una storia di polemiche, di scandali, di censure e di enormi fortune artistiche, di autori che hanno lasciato una traccia indelebile: tutto ciò che si conviene ai fenomeni epocali, alla società e alla cultura di massa.
Per descrivere il noir si è scelto il metodo forse più difficile e affascinante, sicuramente quello più appropriato e già sperimentato nelle precedenti esposizioni, facendo ricorso alle immagini, dal fumetto all’illustrazione popolare al cinema: l’elemento visivo è quello che, più di ogni altro, definisce sensazioni e atmosfere, crea e sfuma le suggestioni, illumina e nasconde le cose e le persone.
Nel chiaroscuro che si genera, trovano spazio le paure individuali e collettive. Il noir le racconta, le rende palpabili e quasi mai dà soluzioni definitive. Come nella vita, l’imprevisto è dietro l’angolo, a farsi gioco di qualsiasi pretesa di razionalità .
La mostra è suddivisa in quattro sezioni ideali. La parte storica introduce agli artisti-illustratori che operarono tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento in particolare sui racconti di Poe e degli scrittori decadenti e simbolisti: Aubrey Beardsley, Harry Clarke, Antonio Rubino, Charles Farneti, Lobel-Riche fino alle più recenti, ma non meno suggestive visioni di Karel Thole. Un metodo incrociato per raffrontare letteratura e illustrazione che coinvolge anche la narrativa popolare (Nick Carter, Nat Pinkerton) e lo stuolo dei criminali-gentiluomini e non (Rocambole, Fantomas, Raffles...).
Parallela alla tematica letteraria corre quella del fumetto italiano storico, formatosi e cresciuto timidamente negli anni Quaranta, contrastato e criticato dalla censura negli anni Cinquanta e definitivamente affermatosi nel decennio successivo con il travolgente successo di Diabolik e dei molti personaggi suoi epigoni. E’ questa la sezione che presenta molte e suggestive tavole originali, albi, copertine e che introduce, dopo l’analisi sulle radici storiche del tema, la più equilibrata dimensione delle storie d’autore edite da Sergio Bonelli, a partire dagli anni Ottanta (Dylan Dog, Julia, Magico Vento, Napoleone).
Il cinema noir, che si fa strada in America con i capolavori di Alfred Hitchcock e colleghi, è ampiamente rappresentato nella quarta ed ultima sezione della mostra.
Venti grandi affiches, accompagnate da brochure, locandine e cineromanzi, riferite ai titoli cult del genere, riportano ancora una volta al tema del doppio, dello specchio scuro che i maestri del grande schermo hanno trattato con mirabile professionalità .
EFFETTO NOIR.Un sottile senso di piacevole paura.
Trento, Centro Servizi Culturali Santa Chiara Spazio Foyer( Via S. Croce n.67) dal 12 maggio al 25 giugno 2000. Orario: lunedì, martedì, mercoledì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19; giovedì e venerdì, dalle 14 alle 20; sabato e domenica: dalle 10 alle 20. Ingresso lire 8 mila (ridotti lire 5 mila). Mostra a cura di Roberto Festi e "Hiroshima mon Amour", promossa ed organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento.
Catalogo a cura di Roberto Festi e Maurizio Scudiero con interventi di Piero Zanotto, Maurizio Scudiero, Brunetto Salvarani, Stefano Della Casa e Sergio Pignatone.
Un sottile senso di piacevole paura
Letteratura - Fumetto - Cinema
Trento, Centro Santa Chiara
Per informazioni:
Provincia Autonoma di Trento. Assessorato alla Cultura tel. 0461.496912
Ufficio stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo via Rialto 6 35122 Padova
tel. 049.663499 fax 049.655098