Con il titolo 'Break and Take' apre il secondo appuntamento nel neonato spazio milanese. L'artista russo invita a distruggere l'ampia vetrata della galleria e a saccheggiarne l'interno che raccoglie foto, video, tele e stickers realizzati per l'occasione. Le composizioni geometrico astratte di Ter-Oganyan, appaiono come una diretta citazione del suprematismo di Malevich o della grafica di El Lisitskij, in realta' si scoprono essere mappe 'operative'. A cura di Marco Scotini.
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Break and Take
A cura di Marco Scotini
Con il titolo volutamente provocatorio Break and Take apre il secondo appuntamento
della neonata Prometeogallery di Milano, dopo la mostra di Regina Jose' Galindo.
Chi invita a distruggere l'ampia vetrata della galleria lungo Via Ventura e a
saccheggiarne l'interno e' David Ter-Oganyan, emergente ma gia' affermato artista
russo (classe 1981) alla sua prima personale italiana. Questo nuovo progetto, che
inaugura martedi' 24 gennaio, raccoglie foto, video, tele e stickers realizzati per l'occasione.
Se a prima vista le composizioni geometrico astratte di David Ter-Oganyan, appaiono
come una diretta citazione - anche se in versione pop - del suprematismo di Malevich
o della grafica di El Lisitskij, in realta' si scoprono essere mappe operative:
schemi tattici di azioni terroristiche, apparati di cattura, o ancora, possibili
piani di sicurezza. Sono incroci urbani, piante di edifici, diagrammi tratteggiati,
postazioni militari. Quel “deserto dove nulla e' riconoscibile" dei manifesti
suprematisti viene ‘dirottato' da David Ter-Oganyan, attraverso una pratica
contestataria e interventista, in uno spazio dominato dal potere.
Viceversa, da anni l'artista dissemina in musei e spazi pubblici con strani oggetti,
ogni volta diversi ma sempre collegati ad un timer, che sembrano bombe ad
orologeria. Negli angoli vuoti oppure abbandonati sul pavimento, collocati in
posizioni poco visibili, tali oggetti diventano il segno di una possibile minaccia,
spargono insicurezza, mettono alla prova il nostro comportamento. Questi congegni
pseudoterroristici non sono altro che ordinari prodotti alimentari come popcorn,
bottiglie di Coca Cola, forme di formaggio o confezioni di spaghetti: il detonatore
e' falso e This is Not a Bomb ne e' l'etichetta. Durante Prague Biennale, nel 2003,
non furono pochi i problemi che queste “bombe" crearono alla polizia locale ma pare
che, ogni volta, questi oggetti innocui costituiscano una sorta di pericolo.
Pittore dello "stato d'eccezione" ed esponente di un'estetica del sospetto, David
Ter-Oganyan mette in scena una critica radicale, e talvolta estrema, delle piu'
significative sindromi del nostro tempo soprattutto di quei fattori che determinano
la coscienza generale del pubblico come la paura di un nemico invisibile, il
terrorismo, la guerra, l'antiglobalismo e la critica al capitalismo. I suoi ritratti
sono quelli dei terroristi ceceni o degli uomini politici come Putin, del primo
ministro Fradkov; i suoi temi ricorrenti sono gli scontri urbani da Praga 2000 alle
banlieu parigine del 2005. Al crack finanziario russo dell'agosto 1998 Ter-Oganyan,
assieme ad Alexander Korneev, risponde rubando libri nei negozi: alla cultura non si
puo' rinunciare!
Noto per aver ricevuto il famoso premio russo Black Square e per le partecipazioni
alla Biennale di Mosca e a Prague Biennale 2, David Ter-Oganyan e' reduce dalla
Triennale di Torino curata da Francesco Bonami e Carolyn Christov Bakargiev.
David Ter-Oganyan e' tra i membri fondatori del gruppo Radek Community di cui fa
parte fino al 2005 e con cui partecipa a Manifesta 4, alla Biennale di Venezia, a
Prague Biennale 2 e a altre importanti esposizioni.
Ufficio stampa: Elena Bari - cellulare: +39 328 9781241 - e-mail: eba@fastwebnet.it
Inaugurazione: martedi' 24 gennaio ore 19.00
Prometeogallery
via Ventura 3 Milano
orari galleria: da martedi' a venerdi' - dalle 11.30 alle 19.30 - sabato e lunedi' su appuntamento
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David Ter-Oganyan
Break and Take
Reviewed by Marco Scotini
With the deliberately provocative title Break and Take the second showing at the new Prometeogallery di Ida Pisani of Milan opens after Regina Jose' Galindo’s exhibition.
Inviting us to destroy the wide glass-wall window of the gallery along Via Ventura and to plunder the contents is David Ter-Oganyan,
An emerging, but already well known, Russian artist (born in 1981) in his first Italian solo exhibition. This new project, which gathers photographs, videos, canvas and stickers made especially for the occasion, will open on Tuesday the 24th of January 2006.
If at first glance the geometrical abstract compositions of David Ter-Oganyan, appear like a pop version of the Malevich’s Suprematism or of El Lisitskij’s graphic, in reality they soon reveal them selves to be operating maps: tactical schemes of terrorist actions, trapping devices, or emergency and security plans. They are urban crossings, building plants, segmented diagrams, military positions. That "desert where nothing is recognizable" so typical of the suprematist "manifestos" comes "diverted" from David Ter-Oganyan, through an interventionist practice which engages in strife, in a space dominated by the “power"
Vice versa, it’s been years that the artist scatters in museums and public spaces weird objects, each time different but always connected to a timer, which resemble time bombs look-alike. Placed in empty corners or just left on the floor, positioned where less visible, such objects become the sign of a possible threat, spreading insecurity, they are challenging our reactions.
But these sub-terrorist devices are nothing more than ordinary products like popcorn, bottles of Coca Cola, whole piece's of cheese or package of spaghetti: the detonator is false and This is Not a Bomb is on the label. During the Prague Biennial, in 2003, they created more than one problem with the local police but it seems that every time these harmless objects represent a sort of danger.
Painter of the "state of exception" and representative of an aesthetic of the suspicion, David Ter-Oganyan puts on stage a radical critique, sometimes extreme, of the most significant syndromes of our times, above all those factors that determine the general conscience of the public like the fear of an invisible enemy, terrorism, war, anti-globalism and criticizing capitalism. Its portraits are representing Cecenian terrorists or politicians like Putin, the Prime Minister Fradkov; its recurrent themes are the urban riots from Prague 2000 to the Parisian “banlieu" 2005. To the financial Russian crack of the August 1998 Ter-Oganyan and Alexander Korneev’s answer was to steal books from the shops: it is not possible to renounce culture!
Known to have received the prestigious Russian prize "Black Square" and for participating in the Biennial of Moscow and in the Biennial 2 of Prague, David Ter-Oganyan is back from the Triennial of Turin curated by Francesco Bonami and Carolyn Christov Bakargiev.
David Ter-Oganyan is also one of the founders of the Radek Community of which he is a member until 2005 and with which he participates in Manifesta 4, at the Biennale of Venice, the Biennial Prague 1 and in other important exhibitions.
Press agent: Elena Bari - mobile: +39 328 9781241 - e-mail: eba@fastwebnet.it
Opening: Tuesday 24th of January 2006 at 7.00pm
Prometeogallery by Ida Pisani
via Ventura 3 - Milano
Gallery timetable: Tuesday to Friday - from 11.30am to 7.30pm
Saturday and Monday by appointment only.