La pittura di Edi Hila nasce da un attento filtraggio della tradizione pittorica occidentale. L'eleganza del segno e' associata a soggetti tratti da cronache di drammi quotidiani. La scultura di Giovanni de Lazzari, nata come perfetta riproduzione in scala di un disegno dell'artista, rimanda a soggetti ricorrenti: il muro e il gioco.
Adrian Paci presenta il lavoro di Edi Hila e Giovanni de Lazzari
Edi Hila e' una figura chiave nel contemporaneo panorama artistico
albanese. Dopo un esilio dalla scena artistica, dovuto al suo
non-allineamento al realismo socialista di regime, Edi Hila ritorna a
dipingere negli anni 190 con energia rinnovata, stimolato dal contatto con
l1arte contemporanea internazionale, in Albania bandita per anni. La sua
pittura nasce da un attento filtraggio della tradizione pittorica
occidentale, frutto tra l'altro degli anni di insegnamento all'Accademia
di Belle Arti di Tirana, presso la quale Adrian Paci e' stato uno dei suoi
allievi. L'eleganza del segno, che sospende le atmosfere in quello che
pare un non luogo, e' associata a soggetti che suggeriscono cronache di
drammi quotidiani. L'assurda monumentalita' delle architetture, i dettagli
inattesi, stranianti, mirano a distillare la carica surreale presente
nella realta' circostante, l'assurdo nel quotidiano. I dipinti di Edi Hila
vivono di questa tensione tra cronaca e metafisica, tra la memoria di un
trauma e la sua sublimazione in chiave leggera e raffinata.
E se, memore di una lunga tradizione artistica, il linguaggio pittorico di
Edi Hila appare fresco e immediato, i piccoli disegni di Giovanni de
Lazzari, ex-allievo di Adrian Paci all'accademia Carrara di Bergamo,
nascondono dietro all'immediatezza del segno una densa stratificazione di
memorie. Tra l'appunto diaristico e la miniatura, anche i lavori di
Giovanni de Lazzari nascono dall'osservazione di realta' quotidiane,
marginali. L'apparente fragilita' del tratto, una sapiente modulazione
dell'umile penna BIC, dischiude un1inquietudine che suggerisce profondita'
oscure di senso. La scultura in mostra, nata come perfetta riproduzione in
scala di un disegno dell'artista, rimanda a soggetti ricorrenti come il
muro e il gioco, il cui contrappunto elementare produce una tensione in
bilico tra la violenza e la meraviglia.
Edi Hila e' nato a Shkodra nel 1944, vive a Tirana dove dipinge e insegna.
Ha esposto tra l1altro alla Galleria Nazionale di Tirana e ha partecipato
alla 48' Biennale di Venezia, alla mostra Å’After the Wall1 al Moderna
Museet di Stoccolma e all1ultima edizione della Biennale di Tirana.
Giovanni de Lazzari e' nato nel 1977 a Lecco, dove vive e lavora. Suoi
lavori sono stati esposti alla Jugoslavian Biennal of Young Artist, in
ViaFarini a Milano e alla galleria Nadine, Bruxelles.
Inaugurazione: martedi' 14 febbraio 2006, ore 19
Galleria Francesca Kaufmann
via dell'Orso, 16 - Milano