Dipinti e sculture. Nuove acquisizioni della Collezione Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Concerto dell’Ensemble Naqqara: ‘Caleidoscopio Musicale’. Parte dell'iniziativa 'Bologna si rivela' che prevede l'apertura notturna di 4 palazzi storici di proprieta' della Fondazione all'interno dei quali sono allestite mostre d'arte.
Nuove acquisizioni. Dipinti e sculture della Collezione d'Arte della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
A cura di Leonardo Piccinini e Pietro Cantore
L'iniziativa che prevede l'apertura notturna di quattro palazzi storici di proprieta' della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna all'interno dei quali saranno allestite mostre d'arte. Tre di queste strutture sono state recentemente acquisite dalla Fondazione Carisbo e sono veri e propri cantieri (Palazzo Fava, Palazzo Pepoli e Oratorio di San Colombano), mentre la quarta e' Palazzo Saraceni, la sede della Fondazione. Alcuni musicisti allieteranno le visite ai palazzi con esecuzioni suggestive ed originali. L'iniziativa e' realizzata in occasione di Arte Fiera 2006
Opere esposte:
1) Lorenzo Bartolini, Busto di Elisa Baiocchi
2) Severo Pozzati, Testa con cappello
3) Angelo Minghetti, 2 busti
4) Bartolomeo Cesi, Ritratto di paggio
5) Donato Creti, Tomba allegorica di Lord Torrington
6) Lazzaro Casario, Busto di Giovanni Andrea Calderin
7) Gaetano Gandolfi, Morte di Socrate
8) Bartolomeo Passerotti, Ritratto allegorico di Ulisse Aldrovandi
9) Giuseppe Baruffi, 2 ricostruzioni fantastiche
10) Giovanni Maria Tamburini, 2 scene
11) Lucio Fontana, Campione olimpionico
12) Gaetano Tambroni, Panorama di Bologna
13) Lucio Fontana, Concetto spaziale
14) Gruppo di sculture in terracotta rappresentanti figure femminili
Concerto dell’Ensemble Naqqara: ‘Caleidoscopio Musicale’
Naqqara e' il nome con cui in arabo si indica uno dei piu' interessanti strumenti dell’organologia musicale: la coppia dei tamburi. L’origine dello strumento e' remota nei tempi, forse legata alla scansione dei ritmi di danza o all’intercalare del passo nelle marce militari o piu' semplicemente per intimorire i nemici nelle battaglie.
L’ensemble di percussioni Naqqara, fondato da Maurizio Ben Omar nel 1984, e' nato dall’esigenza di sperimentare, fondere, reinventare, giocare (in non poche lingue giocare e' giustamente sinonimo di suonare), osservare da prospettive diverse i vari generi musicali. Composto dai migliori diplomati del Conservatorio di Milano, oggi tutti docenti nei conservatori italiani, Naqqara si e' esibito tra l’altro nei festivals di Houston, Praga, Budapest, Parigi, Barcellona, Zagabria e nelle stagioni concertistiche dell’Accademia Chigiana di Siena, Autunno Musicale di Como, I.U.C., Arena di Verona, G.O.G., Cantiere D’Arte di Montepulciano, Festival Puccini di Torre del Lago, Biennale di Venezia. Ha inciso per la B.M.G. e nel 1985 ha ottenuto il primo premio assoluto al concorso internazionale di Stresa. Nel 2000 ha effettuato una tourne'e in Sud America.
Profilo di Maurizio Ben Omar
Si e' diplomato col massimo dei voti e la lode interessandosi contemporaneamente allo studio del pianoforte e della composizione.
E’ stato timpanista e percussionista delle piu' importanti orchestre italiane, ha svolto intensa attivita' solistica e cameristica collaborando con prestigiosi ensembles, solisti e direttori: Quartetto Arditti, P. Y. Artaud, Kees Boeke, Mario Brunello, Bruno Canino, Ensemble Intercontemporain, Jill Feldmann, Andrea Lucchesini, Giuseppe Sinopoli esibendosi nei cinque continenti.
Gli sono state dedicate composizioni da: Bussotti, Corghi, Donatoni, Einaudi, Gorli, Manca, Melchiorre, Mosca, Sciarrino, Pisati, Solbiati, Taglietti ed ha collaborato con Giacinto Scelsi.
E’ titolare della cattedra di percussione al Conservatorio di Milano, nel quale ha formato allievi che hanno vinto concorsi nazionali ed internazionali.
Ha inciso come solista per Ricordi, Bmg Ariola e Salabert.
Nel 1984 ha fondato il gruppo di percussionisti Naqqara.
Palazzo Pepoli Vecchio
Nonostante l'aspetto medievale e unitario del grande palazzo, in realta' si tratta di un complesso di edifici costruiti in epoca diversa. Il primo nucleo (al numero 6) venne iniziato da Taddeo Pepoli nel 1344 e terminato dai suoi nipoti che nel 1420 vi trasferirono definitivamente la loro residenza. Taddeo Pepoli e' un personaggio unico nel panorama della storia italiana del Trecento: tra 1337 e '47 fu il vero signore di Bologna, conservando pero' intatte le antiche strutture di governo cittadine; il suo palazzo divenne una sorta di castello, una vera e propria fortezza all'interno della citta'.
Il corpo di fabbrica di destra (nn. 8-10) fu innalzato attorno al 1723 imitando la facciata merlata del nucleo primitivo e aprendo una nuova porta ornandola con una ghiera in cotto di stile antico. I restauri degli anni venti del XX secolo riportarono alla luce la preziosa loggia interna trecentesca. Lo scalone, arricchito da delicati stucchi settecenteschi e dalle pregevoli sculture rappresentanti Alessandro e Arianna realizzate da Antonio Schiassi (1722-1777), conduce alla monumentale sala del piano nobile che riprende nell'impostazione le piu' note realizzazioni bolognesi dei fratelli Bibiena. Il palazzo e' destinato a ospitare il primo nucleo del Museo della Citta'.
Ufficio Stampa: Annalisa Bellocchi Tel. 051/2754127
Palazzo Pepoli Vecchio
via Castiglione, 7 - Bologna
Apertura: Sabato 28 gennaio, dalle ore 20.00 alle ore 24.00; domenica 29 gennaio dalle ore 18.30 alle ore 22.00