Esposti quadri di grande formato e disegni realizzati fra il 2003 e il 2005 che testimoniano la recente evoluzione del suo lavoro verso un piu' complesso linguaggio compositivo: non le scene mitologiche e le allegorie politiche degli anni '80 e neppure le tinte piatte. Ragioni poetiche e stati d’animo del colore ispirano queste nuove opere.
Opere 2003 - 2005
Scritti di Antonio Tabucchi e Valerio Adami
La mostra personale di Valerio Adami, presentata alla Galleria Giampiero Biasutti sotto il patrocinio della Regione Piemonte, porta a Torino alcune importanti opere provenienti dalla Francia e dagli Stati Uniti.
“Nato dalla costola di Raffaello", come l’artista scrive nei suoi taccuini, il tratto italiano di Valerio Adami partecipo' negli anni Sessanta alle esperienze della pittura europea e d’oltreoceano intese a ricostruire, dopo le frantumazioni dell’arte astratta, un nuovo spazio della rappresentazione - la grande sala che Werner Haftmann dedico' ai suoi lavori a Dokumenta (Kassel) nel 1964, fu tra i primi riconoscimenti della riflessione che l’artista andava sviluppando sul problema del figurare.
I molti viaggi in Sudamerica, in India, in Grecia, nei paesi scandinavi; gli atelier a Londra, Parigi, New York diventarono le tappe di una pittura che sempre piu' decisamente coniugava e criticava le mitologie del moderno con l’eredita' di una formazione classica:"L’incontro a Venezia con il Prometeo di Oskar Kokoschka e' stato, per quel ragazzo che ero, la rivelazione di come la pittura poteva cosi' ricongiungersi alla filosofia" ricorda l’artista in Sinopie.
A partire dagli anni Settanta, mentre l’amicizia con Jacques Derrida introduceva la sua opera nel pensiero decostruzionista, scrittori quali Octavio Paz, Carlos Fuentes, Italo Calvino accompagnarono con i loro saggi l’itinerario della sua pittura e condivisero con Adami il progetto di una fondazione dedicata al disegno, che fu costituita nel 1997 a Meina, sul lago Maggiore.
I quadri di grande formato e i disegni esposti alla Galleria Giampiero Biasutti, realizzati fra il 2003 e il 2005, testimoniano la recente evoluzione del suo lavoro verso un piu' complesso linguaggio compositivo: non piu' le scene mitologiche e le allegorie politiche degli anni Ottanta, dove era la linea di contorno a decidere di per se' il contenuto; non piu' neppure la fredda luce di un dipingere a tinte piatte. Ragioni poetiche e stati d’animo del colore ispirano queste nuove opere: Tourbillon, Figura crocifissa, David & Saul, Obliquo e verticale, Visione del lago (autunno), Malinconia. Tema e variazioni...
Valerio Adami (1935) nasce a Bologna, ma e' a Milano negli anni di guerra. I suoi primi disegni sono disegni di rovine: le case devastate dai bombardamenti. L’atelier di Felice Carena, poi l’incontro a Venezia con Oskar Kokoschka e in seguito l’Accademia di Brera con Achille Funi sono stati il suo percorso di formazione. Nel 1958 inizia quella vita di viaggi che lo portera' a vivere e lavorare in diverse citta' d’Europa, negli Stati Uniti, in America Latina, in Israele, in India, e a intrecciare nuove amicizie: lo scrittore Carlos Fuentes, il filosofo Jacques Derrida, i pittori Saul Steinberg, Richard Lindner e Matta, Octavio Paz, Italo Calvino e Luciano Berio sono parte di questa cerchia intellettuale. Espone i suoi lavori nel 1968 al Jewish Museum di New York, nel ‘70 al Muse'e d’Art de la Ville de Paris, quindi al Museo di Citta' del Messico, al Museo di Gerusalemme, nell’85 al Centre Georges Pompidou, al Museo di Tel Aviv, di Buenos Aires, all’Ivam di Valencia… Dal 1970 espone regolarmente alla Galerie Maeght di Parigi. Realizza il film Vacanze nel deserto (1971). E' membro del Colle'ge International de Philosophie. Nel 1997 crea la Fondazione Europea del Disegno a Meina, di cui e' presidente. Nel 2000 pubblica Sinopie (SE editore), tradotto in francese con il titolo Dessiner. La gomme et le crayon (Galile'e). Attualmente lavora con la Marlborough Gallery di New York. Nel gennaio 2004 ha presentato un’importante retrospettiva al Frissiras Museum di Atene.
La sua ultima mostra, Pre'ludes et Apre's-ludes si e' tenuta alla Galerie Templon di Parigi.
Inaugurazione 16 febbraio 2006 ore 18
Giampiero Biasutti Arte Moderna e Contemporanea
via della Rocca, 6/B, 10123 Torino
Orario dal martedi' al sabato, ore 10,30-12,30; 15,30-19,30