Empowered i-dolls. L'estetica manga e' il punto di riferimento e di partenza di un’elaborazione che trova nella tradizione culturale occidentale un’anima post-umana e mutante.
Empowered i-dolls
A cura di Carmen Lorenzetti
Continua il "Viaggio all'interno della rappresentazione" 10 mostre a
cura di Carmen Lorenzetti, che, al suo settimo appuntamento, ospita
l'artista Giuseppe Rado.
Classe 1970, il brindisino Giuseppe Rado, che ora vive e lavora a
Bologna, si esprime attraverso il cinema, la pittura, la performance e
la fotografia digitale. Ha vinto la Targa d'oro del Premio Arte2005 ed
esposto per tale occasione al Museo della Permanente di Milano. Ha
inoltre fatto mostre nel 2005 a Lonigo (Vicenza), Roma, Parigi; nel
2004 a Lecco, Bologna, Picciano (PE); nel 2001 a Ravenna, Bologna.
L’immaginario giovanile sembra muoversi con maggiore velocita' e
destrezza rispetto a quello che il mercato dell’arte riesce a decidere
di registrare. Nell’era della sovranita' assoluta dell’immagine,
infatti, non puo' rimanere indifferente alla narrazione in anime o
fumettistica ed alla musica nipponica, che detiene il primato
dell’offerta e del consumo di una sfera sociale ormai piuttosto vasta
anche dal punto di vista generazionale. Le formule manga quindi
diventano il punto di riferimento e di partenza di un’elaborazione
concettuale, che trova nella tradizione culturale occidentale semmai
dei moduli di travestimento e di rivestimento di un’anima assolutamente
altra, post-umana e mutante. Giuseppe parte dalla trama oscura e
flebile dei sogni, da cui aggallano, indecisi, volti di una bellezza
nuova e inquietante con enormi occhi e minuscole bocche di bambola. Usa
il digitale per ripulire da qualsiasi imperfezione carnale le
epidermidi, consegnando ad un tempo non perituro il fantasma muto del
desiderio.
Immagine: Minami, 2005 - stampa lambda, cm. 70x100
Inaugurazione: mercoledi' 8 febbraio, ore 19.00
Zanarini (primo piano)
Piazza Galvani, 1 - Bologna