Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia
Madrid
Santa Isabel, 52 (Sabatini Building)
+34 917741000 FAX +34 917741056
WEB
Alberto Burri
dal 13/3/2006 al 28/5/2006

Segnalato da

Ufficio Stampa CLP



 
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13/3/2006

Alberto Burri

Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid

Cinquanta opere della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri realizzate tra il 1949 e il 1994


comunicato stampa

A cura di Maurizio Calvesi e Chiara Sarteanesi
Coordinatore: Rafael Garcia

Apre oggi, al Museo Reina Sofia di Madrid, la mostra dedicata ad ALBERTO BURRI (Citta' di Castello, 1915 - Nizza 1995) che, fino al 29 maggio, raccoglie cinquanta opere del maestro umbro, la maggior parte provenienti dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Citta' di Castello.

Questa accurata selezione di lavori, realizzati tra il 1949 e il 1994, permettera' al visitatore di osservare la coerenza e la continuita' che hanno sempre caratterizzato il percorso artistico di Burri all’interno della corrente dell’informale materico.

L’opera di Alberto Burri, nata in opposizione alle teorie della naturalezza decorativa dell’astrazione che dominavano l’Europa del dopoguerra, persegui' interventi radicali sulla materia che lo portarono a elaborare il campo pittorico in un modo del tutto personale. L’artista sosteneva che il supporto del quadro e la sua superficie dovessero essere considerati una cosa sola; per raggiungere il suo scopo, non gli restava che eliminare uno dei due elementi. I suoi studi sul polimaterico lo portarono ad abbandonare definitivamente le regole accademiche della pittura e a rompere con il tradizionale piano bidimensionale.

Il suo lavoro si e' confrontato con artisti come Fautrier, Hartung, Dubufet e Soulages. La sua arte e' stata anche paragonta a quella di Antoni Ta'pies per il comune atteggiamento di negazione della struttura formale e per l’uso di materiale grezzo, fino a quel momento ignorato dal mondo dell’arte ed escluso da qualsiasi connotazione estetica o plastica.

Abile conoscitore dei materiali, del loro peso, colore, intensita' della luce, struttura interna, di quanto possono essere lavorati e il loro grado di resistenza, Burri li utilizza realizzando composizioni grezze, che vanno dai collages dei primi anni con catrame, pietra pomice e tela, alla serie dei “Gobbi", in cui modificava la struttura del quadro per introdurre elementi rigidi tra il telaio e la tela, passando per la sua famosa serie delle “Combustioni", nella quale manipola la materia con il calore e il fuoco.

Nell’opera di Burri i materiali sono sempre di scarto, gia' utilizzati in precedenza. Ma questa materia si mostra per cio' che e', e solo in una seconda fase, ovvero nell’adattamento che l’osservatore compie dell’opera, raggiunge il valore che le era stato assegnato.

La sua partecipazione alla collettiva “Younger European Artists" del Solomon R. Guggenheim nel 1953 provoca un’attenzione a livello internazionale, che si ripetera' con il riconoscimento ottenuto alla Biennale di San Paolo nel 1959 e il Premio della Critica alla Biennale di Venezia del 1960. A partire da questo momento, Burri e' stato considerato come uno dei pilastri dell’arte italiana del XX secolo, insieme ad altri artisti come Lucio Fontana o Piero Manzoni.

Mostra prodotta dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofi'a di Madrid in collaborazione con la Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri (Citta' di Castello, Perugia)

Fondazione Palazzo Albizzini “Collezione Burri", Citta' di Castello (Perugia) tel. e fax 075/8554649 - tel.075/8559848; info@fondazioneburri.org http://www.fondazioneburri.org

Ufficio Stampa CLP Relazioni Pubbliche Manuela Petrulli Via Fontana 21 Tel. 02.433403 - 02.36571438 Fax 02.4813841

Immagine: Alberto Burri, Nero e oro, 1993

Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia
Plaza Santa Isabel, 52 Madrid
Orari: lun-sab, 10-21; dom, 10-14.30; chiuso martedi'.
Ingresso intero: 3 Euro.

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