Museo nazionale delle arti del XXI secolo - MAXXI
Roma
via Guido Reni, 4a
06 3210181 FAX 06 32101829
WEB
Show Reel
dal 28/2/2006 al 28/2/2006
ore 18

Segnalato da

The British School at Rome




 
calendario eventi  :: 




28/2/2006

Show Reel

Museo nazionale delle arti del XXI secolo - MAXXI, Roma

L’appuntamento con l'artista turco Kutlug Ataman chiude la terza serie della rassegna. Il suo lavoro utilizza la narrazione per esplorare la fragile natura dell’identita' personale e parlare di temi quali malattia, maltrattamenti, abusi, cosi' come di amori, scelte e sacrifici. L’incontro diretto con l'autore vuole incoraggiare una visione attiva dell’arte e sollecitare soprattutto nel pubblico giovane.


comunicato stampa

Percorsi del video contemporaneo

Pio Baldi, direttore generale della DARC-Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero per i beni e le attivita' culturali, nell’ambito delle attivita' culturali del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, presenta la terza edizione di SHOW REEL, percorsi del video contemporaneo. Gli incontri si terranno presso il Cinema Tiziano (adiacente al MAXXI) e sono curati da Cristiana Perrella. L’obiettivo della manifestazione e' quello di presentare al pubblico il percorso creativo di alcuni tra i piu' significativi artisti internazionali dell’ ultima generazione che utilizzano l’immagine in movimento, attraverso una rassegna dei loro lavori piu' importanti scelti e introdotti dagli stessi autori. Parole e immagini contribuiscono in uguale misura a tracciare un percorso ideale attraverso le differenti poetiche.

L’incontro diretto con gli autori vuole incoraggiare una visione attiva dell’arte e sollecitare, soprattutto nel pubblico giovane, l’interesse e la conoscenza verso una forma di espressione artistica estremamente attuale come il video.

L’atteso incontro con l’artista turco Kutlug Ataman chiude il 1 marzo la terza serie di Show Reel, che ha visto succedersi nelle precedenti edizioni Francesco Vezzoli, Pipilotti Rist e Isaac Julien, Eija-Liisa Ahtila, Ra Di Martino e Aernout Mik; Nathalie Djurberg ed Elisabetta Benassi. Le intense video-installazioni di Kutlug Ataman descrivono individui spesso ai margini della cosiddetta normalita', dando vita a ritratti di grande intimismo ma allo stesso tempo anche affrontando piu' vaste tematiche sociali. Sospeso tra fiction e documento, il suo lavoro utilizza la narrazione per esplorare la fragile natura dell’identita' personale e parlare di temi quali malattia, maltrattamenti, abusi, cosi' come di amori, scelte e sacrifici. “Tutti i miei soggetti sono come una naturale estensione di me stesso. Non filmo persone solo perche' sono interesanti, ma perche' hanno i miei stessi problemi, le mie stesse ossesioni." Nei lavori di Kutlug Ataman i personaggi si raccontano senza pudore in lunghi monologhi davanti alla telecamera; l’atto di parlare diventa l’evento primario.

Kutlug Ataman e' nato ad Istanbul nel 1961 e ha studiato cinema a Parigi e Los Angeles. Con il suo primo lungometraggio Serpent's Tale del 1994 ha partecipato a diversi festival internazionali. Di nuovo a Istanbul, dove vive e lavora, e' diventato uno degli animatori del movimento di liberazione gay in Turchia. Tra le sue partecipazioni internazionali Manifesta 2 (1998), La Biennale di Venezia (1999), La Biennale di Berlino (1999), Documenta 11 (2002), la Biennale di Istanbul (2003). Nel 2004 e' stato nominato al Turner Prize, nello stesso anno ha vinto il Carnegie Prize con la monumentale video installazione Kuba, presentata poi a Londra nel 2005 per Artangel. Il prossimo aprile partecipera' alla mostra SNAFU Medien, Mythen, Mind Control, Hamburger Kunstalle, Amburgo.

In collaborazione con The British School at Rome

Immagine: Kutlug Ataman, Never My Soul, 2001 Video installazione Courtesy the artist and Lehmann Maupin Gallery, New York.

Orari: mercoledi' 1 marzo ore 18

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