In utero. La mostra vuol essere un inno alla vita. Le tele esposte indicano la linea evolutiva dei nove mesi nel ventre materno: dal concepimento alle evoluzioni del feto, per giungere poi al parto che e' il momento del distacco.
In Utero
La mostra nasce dall’esigenza di questi due artisti di evidenziare in modo veemente
la vita umana. Dove i fatti del mondo non accadono, ma esistono solo nella misura in cui ne veniamo
a conoscenza; dove l'essere vita non e' nelle frattaglie d'informazione, o in referendum politici; dove la natura, a dispetto dell'uomo, non smentisce l'infinita capacita' di rigenerarsi e generare a sua volta.
Questa mostra vuol essere un inno alla vita.
Ma i nostri artisti sono andati oltre , si son posti la domanda di quando realmente abbia inizio la vita, e di cosa accade prima della “nascita" riconosciuta come tale. La mostra si snoda in un percorso di analisi di nascita vita e morte. Le tele mostrano la linea evolutiva dei nove mesi nel ventre materno; dal concepimento(
opera impregnation ) momento nel quale avviene l’alchimia che origina la nascita ,
passando poi per le evoluzioni del feto la sua formazione di essere umano, per
giungere al parto che e' il momento del distacco doloroso passaggio da una
condizione di vita ad una nuova , quello che noi riconosciamo come momento della
nostra nascita e' in realta' anche il momento di una nostra morte. La vita che abbiamo vissuto per nove mesi finisce e il rapporto simbiotico con la madre viene reciso con il taglio del cordone e con il gesto di Sutura .
Gli artisti con le loro specifiche caratteristiche espressive riescono a scuotere
l’osservatore, offrendo, attraverso il loro segno la loro materia e il colore,
tutte le emozioni del vivere.
Dalla voglia di vita (che scaturisce dalla presenza dei toni azzurri ) di aria e
respiro che si rinnova e vive nel suo istante , al dolore dell’essere dell’esistere
(i rossi , i segni i neri di bitume).
La sofferenza umana che si lega al primordiale istinto al vivere, sentendo il peso
della propria fisicita' , sentendosi materia pura . Ogni brano di colore vagisce, la
vita e' un urlo a segno grosso e in questa placenta vivono e si nutrono. I nostri
artisti accendono la pira focale di una forza ricreatrice mai finita e indefinibile
a parole . L'inizio e la fine rinnovati nel loro eterno ciclo, le opere vivono la
via fisica di questo processo smettendo ogni comodo abito di morale.
Inaugurazione: 1 Marzo ore 20
SupperClub
via De' Nari, 14 - Roma