5/3/2001
Karate
Tunnel, Milano
Ogni volta che si pensa all'indie music americana piu' raffinata si finisce col parlare di gruppi che incidono per la Southern Records, probabilmente l'etichetta indipendente americana piu' importante attualmente nel circuito alternative mondiale. Il Tunnel come al solito e' attento anche a questi nuovi suoni e quindi dopo i Black Heart Procession presenta sul suo palco i Karate che per la Southern Rec. hanno appena pubblicato "Unsolved" il loro quarto disco.
Ogni volta che si pensa all'indie music americana più raffinata si finisce col parlare di gruppi che incidono per la Southern Records, probabilmente l'etichetta indipendente americana più importante attualmente nel circuito alternative mondiale.
Il Tunnel come al solito è attento anche a questi nuovi suoni e quindi dopo i Black Heart Procession presenta sul suo palco i Karate che per la Southern Rec. hanno appena pubblicato "Unsolved" il loro quarto disco.
I Karate arrivano al Tunnel durante il loro tour europeo, la data del 6 marzo a Milano è la prima per l'Italia che li vedrà esibirsi in altre 6 città italiane.
La musica del gruppo americano è frutto di uno spontaneo sviluppo delle riflessioni e delle emozioni di ogni membro del gruppo, e si caratterizza per il suo sapore evocativo e malinconico.
Lo stile quieto e introspettivo porta le sonorità puramente rock dei Karate ad avvicinarsi ad un jazz con cadenze lo-fi, senza mai esagerare in dimostrazioni di virtuosismo stilistico che spesso finiscono per annoiare il pubblico, un risultato ottenuto grazie alle enormi capacità espressive di Geoff Farina, (chitarra e voce), autore tra l'altro di 3 lavori da solista sempre editi dall'etichetta americana, Gavin McCarthy (batteria) e Jeff Godard (basso).
Ascoltare i Karate è come ascoltare le emozioni sotto forma di suono, finendo per essere catapultati in un universo minimale ed estremamente dolce, punteggiato qua e là di immagini che riportano alla mente le immense distese verdi del Mayne, ma anche lo scorrere veloce e tranquillo del tempo in una città americana come Boston, luogo da cui provengono i Karate e dove hanno registrato l'ultimo disco.
L'atmosfera di Boston è una componente importantissima per il loro sound, infatti tutti i componenti del gruppo hanno cominciato a suonare quando la scena punk della città era in fermento, per la grande presenza di giovani della Boston University, università che Gavin McCarthy ha frequentato e terminato guadagnandosi il soprannome, da parte degli altri componenti del gruppo di "Professor McCarthy".
L'ultimo lavoro che presenteranno per la prima volta in Italia sul palco del Tunnel ha tutte le carte in regola per guadagnarsi i favori di tutto quel pubblico che ama l'indie americano sullo stile di Blonde Redhead, Pavement e Black Heart Procession. Il disco è stato registrato e mixato a Boston mentre la masterizzazione, ad opera di John Loder, (già al lavoro con Jesus & Mary Chain e con gli Shellac di Steve Albin), è stata fatta negli storici "Abbey Road Studios" una ulteriore garanzia di grande qualità , che di sicuro verrà confermata nella versione live.
I Fiftyardsmore sono un gruppo milanese giovanissimo e fanno punk con ispirazioni post rock, della scena di Chuicago, di cui i maggiori rappresentanti sono con sonorità molto vicine ai Fugazi. E' uscito il loro primo mcd da poco più di un mese e si chiama " Work#1", che ha già ottenuto buone recensioni da diversi periodici musicali.
INIZIO CONCERTO ORE 22.00
INGRESSO £ 20.000
Per informazioni:
Tunnel Uscita Nuovi Suoni - Via Sammartini 30 Milano - 02.66711370
Ufficio Stampa: PoP -Press Office & Promotion
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