'da lunedi' 27 marzo a lunedi' 3 aprile 2006', un lavoro da cui emergono gli aspetti salienti del suo percorso artistico: il rapporto con il tempo, la dimensione illusionistica, l'utilizzo mai banale di strumenti e materie semplicissimi. Sulle pareti dell'ex tipografia con il calare del giorno si rivela la luce che filtra attraverso diapositive bucherellate e che, di notte, crea l'effetto scenografico di un planetario; a cura di Elio Grazioli. Nell'ambito di 'numero zero'
da lunedi' 27 marzo a lunedi' 3 aprile 2006
a cura di Elio Grazioli
Dopo aver lasciato traccia di se' su un muro, (un autoritratto realizzato con i timbri delle date dei giorni impiegati per portarlo a termine: 22-29 aprile 2002), Federico Pietrella ha lavorato ad Assab One per sei mesi in un atelier provvisorio, assorbendo le suggestioni dettate dal luogo e dal quartiere.
In da lunedi' 27 marzo a lunedi' 3 aprile 2006, un lavoro che prosegue la sua esperienza nello spazio e la restituisce arricchita, emergono la sua poetica e gli aspetti salienti del suo percorso artistico: il rapporto con il tempo, la dimensione illusionistica, l’utilizzo mai banale di strumenti e materie semplicissimi.
Sulle pareti dell’ex tipografia che ora ospita Assab One, una serie di proiettori abita lo spazio e, con il calare del giorno, rivela via via un’altra luce, quella che filtra attraverso diapositive bucherellate e che, la notte, crea l’effetto scenografico di un planetario, disegnando una casuale costellazione. Un ambiente inaspettato, e tuttavia in qualche modo familiare, accoglie i visitatori, ventiquattr’ore su ventiquattro. Come se le pareti fossero diventate permeabili, lo spazio in quei giorni e' sempre aperto. L’esperienza si modifica e si moltiplica grazie alla qualita' della luce e del buio, a cio' che sara' possibile vedere. Oltre il visibile, si delinea la dichiarazione della mostra: “tutto il tempo da lunedi' 27 marzo a lunedi' 3 aprile, sara' un’opera d’arte".
Chi passera' da Assab One da lunedi' 27 marzo a lunedi' 3 aprile 2006, entrera' in uno spazio inedito in cui sostare per tutto il tempo che vorra'. La mostra, che partecipa al progetto di animazione promosso dall’Assessorato Cultura Culture e Integrazione della provincia, e' un momento di sperimentazione attiva rivolto a coloro che arriveranno a Milano richiamati dall’appuntamento con Miart, ma soprattutto al quartiere e alla citta'. Assab One opera in un edificio che dagli anni Sessanta al 2002 ha ospitato un’azienda grafica che nei momenti piu' vivaci era operativa 24 ore su 24, lavorando su turni di 8 ore. Le grandi vetrate illuminate, il rumore delle rotative, l’odore degli inchiostri, l’andirivieni degli operai erano una presenza rassicurante e vitale in un isolato che di notte sarebbe stato quasi deserto. In una citta' che vive poco la strada, in un momento in cui il tema del degrado e la criticita' delle periferie sono sotto gli occhi di tutti, in un quartiere in cui si parlano almeno dieci lingue diverse e altrettanti dialetti, da lunedi' 27 marzo a lunedi' 3 aprile 2006 e' una provocazione e un atto di fiducia, un invito ad avventurarsi, anche nel cuore della notte, in luoghi sconosciuti: un faro acceso, una meta ideale dove il pubblico richiamato da un evento d’arte e gli abitanti della zona si possono incontrare e conoscere.
Inaugurazione: lunedi' 27 Marzo 2006, ore 23
Assab One
via Assab, 1 - Milano
aperto 24 ore su 24 e fino alle 23 del 23/4
Ingresso libero