La ricerca del piacere nella Venezia dei dogi e' stata frenetica, spesso trasgressiva. La mostra, attraverso questo originale percorso, arricchito da preziose testimonianze, vuole ripercorrere luoghi, personaggi e memorie libertine. Sono esposte importanti stampe d’epoca e opere di autori contemporanei.
Luoghi, personaggi e memorie libertine, attraverso preziose stampe d’epoca e opere di autori contemporanei
La ricerca del piacere nella Venezia dei dogi e' stata frenetica, spesso trasgressiva. Perche' questo palcoscenico di marmo e acqua, mito di sospiri e libidini, ha la facolta' di accendere i sensi. Troppo esaltata e raccontata, nonostante il turismo di massa la citta' riesce ancora a meravigliare eroticamente. Occorre saper vedere. Basta alzare la testa a un richiamo, sfiorare con lo sguardo un balcone, ascoltare il tuffo del remo nell’acqua di un rio. Per lasciarsi coinvolgere e sedurre in un attimo. Quasi ogni luogo puo' ricordare l’elegante immoralita', e provocare sensazioni impreviste.
Venezia resta d’anima femminile. Anzi, come scrisse Guillaume Apollinaire e' ''le sexe femelle de l’Europe'', il sesso femminile dell’Europa. Credi di possederla ed e' lei che ti sconvolge. La senti sfuggente eppure ti accoglie calorosa. Avida e capricciosa si svela amante ideale per la quale val la pena di perdere testa e portafoglio. Eppure, e' il luogo perfetto dove trovano rifugio le coppie d’innamorati.
Crocevia di passioni fuori del comune, la sua fama e' giunta fino a noi tramite le cortigiane e gli smagati libertini che convincevano le fascinose prede sussurrando: ''I pecai de mona Dio li pardona'' (i peccati del sesso, Dio li perdona. Mona e' il termine dialettale veneziano con cui si indica il sesso femminile).
Anche le memorie di celebri viaggiatori nel corso dei secoli vi hanno contribuito, o chi ha costruito sensazionalistiche trame mischiando sesso e crimini. Mentre l’attuale deserto di voglie e passioni coincide con la quasi scomparsa degli abitanti, spostatisi in terra ferma.
E' in questo originale percorso, arricchito da preziose testimonianze, che sfilano luoghi, personaggi, fatti, ricordi. Per tornare a rivedere con occhi diversi e gustare, in tutt’altra maniera, Venezia stessa.
L’immagine e' di Scheiner, 1903.
Museo d’Arte Erotica
San Marco 834 (Calle dei Fabbri, Ponte dei Dai, sotoportego Ponte dei Dai) - Venezia