Nella saletta a lui dedicata sono esposte foto dei backstage dei suoi film. Uno schermo proietta, inoltre, tre chicche inedite tratte da Paprika, Cosi' fan tutte e L’uomo che guarda.
Il Museo d’Arte Erotica di Venezia gli dedica una saletta
Regista veneziano per antonomasia. Maestro indiscusso dell’eros cinematografico.
Naturale quindi la sua presenza al Museo d’Arte Erotica di Venezia che gli dedica ora uno spazio per celebrare il suo mondo poetico, la maestosa sovranita' del culo.
Nella saletta dedicata a Tinto Brass sono esposte foto dei backstage dei suoi film, scattate da quello che da trent’anni e' il fotografo di fiducia di Brass: Gianfranco Salis.
Uno schermo proietta, inoltre, tre chicche assolutamente inedite tratte da Paprika, Cosi' fan tutte e L’uomo che guarda. Tre filmati imperdibili per gli appassionati e i curiosi di erotismo.
Da Paprika e' proposto un episodio che il regista ha dovuto tagliare per motivi di tempistica. Si tratta di un sapido momento di arguta malizia, narrativamente completo e che quindi vive anche a se stante.
L’episodio tratto da Cosi' fan tutte e' una curiosa storia di erotismo esplicito che si intravede nel film, trasmessa da uno schermo televisivo che appare in una scena. In pratica il televisore trasmette il video di Tinto Brass che qui per la prima volta puo' essere goduto nella sua completezza, non come dettaglio secondario di un’altra scena.
Da L’uomo che guarda e' presentato un trailer censurato, e quindi mai trasmesso perche' giudicato troppo esplicito, dove appare lo stesso Tinto Brass in una delle sue celebri autocitazioni: qui in appropriato ruolo di voyeur.
Museo d’Arte Erotica
Piazza San Marco, 834