Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Roma
Piazza Santa Croce in Gerusalemme 9/a
06 7014796
WEB
Silvio Formichetti
dal 14/3/2006 al 30/3/2006

Segnalato da

Terrafina Beatrice




 
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14/3/2006

Silvio Formichetti

Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, Roma

L’esposizione raccoglie 54 opere di grandi dimensioni, tra le piu' significative realizzate negli ultimi anni dall'artista abruzzese, conosciuto per il suo linguaggio informale mosso da profonde motivazioni interiori, in cui la fede svolge un ruolo determinante. A cura di Maria Selene Sconci.


comunicato stampa

Il Viaggio Mistico

A cura di Maria Selene Sconci

Organizzata dall’Associazione Amici del Museo di Palazzo Venezia in collaborazione con Round Marketing ed Eventi, con il Patrocinio della Sovrintendenza Speciale per il Polo Museale Romano e dell’Istituto Universitario Internazionale Sapientia Mundi, e curata da Maria Selene Sconci, si inaugura mercoledi' 15 marzo 2006 nelle Stanze del IIo piano del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, la mostra personale di Silvio Formichetti Il Viaggio Mistico.

L’esposizione, che rimarra' aperta fino al 31 marzo con ingresso libero, raccoglie cinquantaquattro opere di grandi dimensioni, tra le piu' significative realizzate negli ultimi anni dall'artista abruzzese, conosciuto in tutta Italia per il suo linguaggio informale mosso da profonde motivazioni interiori, in cui la fede svolge un ruolo determinante. La sua pittura, come afferma Luca Tommasi, “e' intimista ed individualista" e lo spettatore riconosce apertamente il suo segno potendo osservare le sue opere in varie Collezioni Pubbliche in Abruzzo, in Puglia e in Umbria.

Il linguaggio pittorico di Silvio Formichetti e' gestuale, segnico, d’azione basato su un’efficace tecnica pittorica, e' affine a quello dei grandi maestri del Novecento come Afro e Vedova. L’artista interpreta pero' quei segni convulsi, quelle pennellate “concentriche e disposte nello spazio a definire una spinta creativa ma conclusa, sofferente ma ricondotta ad un centro cosmico" come afferma Maria Selene Sconci, come mossi dalla luce della fede, in una ricerca del soprannaturale che ha connotazioni mistiche. Per l’artista fare pittura significa incontrare la materia e lasciarsi andare alla suggestione delle linee e del colore che sono la proiezione piu' intima del suo Io.

In mostra una ricca serie di tele che ci presentano uno spazio di coinvolgimenti emozionali e magnetici, battiti ritmici convergenti verso un incorporeo centro del cosmo. Rara potenza pittorica, materie fortemente sconvolte, magma materico, caos segnico, disgregazione tonale, segni sovraeccitati. Formichetti e' pittore estatico, veggente, visionario. Egli utilizza il disegno come griglia ideale in cui le zone di colore confluiscono in maniera autonoma e si dispongono sulla tela senza amalgamarsi fino in fondo, esse sono orchestrate per tonalita' cromatiche coerenti che pure ammettono stonature. La sua pittura denuncia partecipazione e travalica enigmi formali e mute evidenze di significati.

In occasione della sua prima esposizione nella Capitale, sara' pubblicato un catalogo monografico edito da Skira con testi di Luca Tommasi e di Maria Selene Sconci, nonche' un’antologia critica con note, tra gli altri, di Augusto Piccioni, di Ennio Bellocci, di Giorgio Tommaso Bagni, di Carlo Fabrizio Carli, Guido Torrini, di Leo Strozzieri, di M. Vitello, di Lucci, di Di Cioccio.
La mostra personale di Silvio Formichetti Il Viaggio Mistico e' ospitata nelle Stanze al II' piano del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, nella Palazzina Samoggia, ch e sorge in una zona di Roma di grande importanza storica ed archeologica, circondata dai resti del Palazzo Imperiale e dell’Anfiteatro Castrense.

Il Museo raccoglie antichi strumenti delle collezioni Kircher e Gorga acquisite dallo Stato nel 1949, presentando al pubblico, nelle Sale del primo piano, circa 840 pezzi, tutti restaurati e di rilevante prestigio. Il Museo, nell’ambito della Sovrintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, vuole essere un nuovo punto di riferimento per seguire l’evoluzione dei linguaggi dell’arte contemporanea.

Silvio Formichetti (Pratola Peligna AQ, 1969) esordisce nel ’98 ventunenne con una mostra personale alla Banca Nazionale del Lavoro nell’ambito di Telethon, che gli apre la strada a partecipare, l’anno successivo, al XXVI Premio Internazionale d’Arte Contemporanea di Sulmona. Da allora partecipa a numerose esposizioni nazionali e internazionali nelle maggiori citta' in Italia e all’estero ed e' presente ad importanti fiere d’arte: Belluno, Reggio Emilia, Bologna, Madrid, Belgio, Bari, Padova. Le opere realizzate da Formichetti, risentono del clima introdotto dal linguaggio astratto informale riconosciuto nelle opere delle grandi personalita' di Afro e di Vedova, ma anche di Bepi Santomaso. L’artista imbastisce tecniche miste di raro compendio e gravide di sommovimenti e di grande dinamicita'.

La sua pittura ha ottenuto importanti riconoscimenti in occasione delle mostre personali in Gallerie d’arte particolarmente vicine al linguaggio informale (Galleria d’arte L’Idioma ad Ascoli Piceno, Galleria Artis a Sulmona, Galleria WebArt a Treviso, Galleria Studio 5 a Bari, Museo delle Civilta' Contadine, ecc.). Il suo percorso artistico si muove con in cisivita' nel sistema dell’arte partecipando a numerosi concorsi e collettive; le sue opere sono visibili nei musei pubblici di vari Comuni in Abruzzo, nella Regione Puglia, a Foggia e a Perugia e stimolano sempre piu' un attento collezionismo privato.

Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Piazza Santa Croce in Gerusalemme 9/a - Roma

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