Triennale di Milano
Milano
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Nanda Vigo
dal 2/4/2006 al 15/7/2006
10.30 - 20.30, chiuso il lunedi'. Dal 5 al 10 aprile: 10.30 - 23, lunedi' 10 aprile aperto

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Triennale di Milano



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Nanda Vigo
Dominique Stella



 
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2/4/2006

Nanda Vigo

Triennale di Milano, Milano

Light is life. La mostra si sviluppa intorno al tema principale della ricerca della Vigo. La luce, che l’artista definisce “struttura portante della filosofia del progetto", e' declinata attraverso oggetti che la restituiscono in modo essenziale.


comunicato stampa

Light is life

La Collezione Permanente del Design Italiano della Triennale di Milano presenta la mostra Nanda Vigo. Light is life, a cura di Dominique Stella, che restera' aperta dal 5 aprile al 28 maggio 2006.

Nanda Vigo. Light is life si colloca nel ciclo di mostre ideato da Silvana Annicchiarico, conservatore della Collezione Permanente del Design Italiano della Triennale. Rientra, quindi, nel progetto che, iniziato con Le parole e le cose (Non sono una Signora, Animal House, Il mondo in una stanza) e proseguito con Fuori Serie (indagine sulle origini del design italiano), Acqua da Bere, Come Comete, Design della gioia, Pulviscoli, In Vespa e Looking for…punta a tracciare nuovi possibili percorsi di lettura nella storia del design italiano.

La mostra si sviluppa intorno al tema principale della ricerca di Nanda Vigo, personaggio unico nella storia dell'arte contemporanea: la luce, che l’artista definisce “struttura portante della filosofia del progetto", declinata attraverso oggetti che la restituiscono in modo essenziale e quasi magico.

Nanda Vigo si esprime attraverso l’uso degli specchi e dei vetri elaborati e il conseguente impiego della luce rifratta e delle immagini in trasparenza, dal carattere fortemente suggestivo.
Dalla sua ricerca artistica, a partire dagli anni Sessanta, sono nati oggetti che appartengono alla storia del design.

Nanda Vigo, che, con il suo lavoro, ha influenzato una generazione di artisti e di designer, ha sempre privilegiato la sperimentazione.

La grande curiosita' che la anima e il profondo spirito di ricerca l’hanno portata a spaziare dalla performance alle installazioni agli happening, facendole sviluppare un personale linguaggio artistico che procede in parallelo alla pratica di architetto e che l’ha portata naturalmente a confrontarsi con il design.

Guardando la Casa del fascio di Terragni a Como, Nanda Vigo ha compreso l’importanza della luce nel modellare i volumi e nel modificarne la percezione e il valore.
Questa passione per la luce e l’applicazione rigorosa che ne fa nelle sue installazioni, l’ha condotta alla creazione di luci sperimentali, spot, ma soprattutto realizzazioni a partire dai neon, da lei preferiti alla lampadina perche' emanano un tipo di luce diffusa, impalpabile, che offre grandi possibilita' di sperimentazione.

A partire dai primi anni Settanta, Nanda Vigo ha disegnato lampade di produzione (da ricordare in particolare la sua collaborazione con Arredoluce) che si caratterizzano per la loro verticalita', come nel caso della lampada Osiris del 1971, in lamina di vetro e luce alogena, utilizzata per la prima volta nella produzione industriale.

Altri esempi sono la lampada Iceberg, prodotta da Arredoluce nel 1971, in metallo e lastra di vetro smerigliato e serigrafato, e la lampada Cronotopo in metallo bianco e luce lineare (Arredoluce 1970), direttamente ispirate al lavoro dell’artista sui cronotopi divenuti oggetti di design, integrati alla produzione industriale.

Fra le piu' celebri lampade e' la Golden Gate, un archetipo degli anni Pop, anch’essa prodotta da Arredoluce nel 1970. Su uno stelo di metallo di circa due metri di altezza, si sviluppa un arco di neon a incastro in una struttura leggera dello stesso metallo. L’originalita' di questa lampada consiste nell’utilizzo di un LED rosso nel cilindro di base, che consente una migliore individuazione dell’oggetto. I LED allora erano utilizzati unicamente dalla NASA e sono stati appositamente acquistati negli Stati Uniti per rendere possibile la realizzazione della lampada.

Le lampade di Nanda Vigo travalicano la loro pura funzione di oggetto per diventare fonti di energia dalla potenza scultorea: sono segnali di luce, che si caricano di vibrazioni ed emozioni. Il loro disegno e la loro forma nascono dai rigorosi principi geometrici stabiliti dall’artista all’inizio della sua ricerca, e applicati allo stesso modo a questi oggetti di produzione.

In mostra sara' proiettato un video su Nanda Vigo realizzato da Metamorphosi.

Note biografiche
Nanda Vigo e' nata a Milano e si e' laureata all'Institute Politecnique di Lausanne.
Dal 1959 inizia ad esporre le sue opere in galleria e musei in Europa e in Italia. Al suo attivo ha piu' di 400 mostre collettive e personali.

Ha fatto parte del gruppo Zero, deI Gruppo Aktuel e del Gruppo Light und Bewegung di Berna. Ha coIIaborato con Gio' Ponti e Lucio Fontana.

Ha partecipato alla XIII Triennale del 1964, alla XV Triennale del 1973 e alla Biennale di Venezia del 1982.

Tra i premi conseguiti: 1971 Award New York industrial Design per la lampada Golden Gate; 1976 I Premio Saint Gobain per il design. Opera con un rapporto interdisciplinare tra Arte, Design, Architettura, Ambiente.
Lavora a Milano, vive in East Africa.

Inaugurazione: lunedi' 3 aprile, ore 18.30

Triennale di Milano
viale Alemagna 6
Orario: 10.30 - 20.30, chiuso il lunedi'. Dal 5 al 10 aprile orario: 10.30 - 23.00, lunedi' 10 aprile La Triennale e' aperta
Ingresso libero

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