Antico Castello sul Mare
Rapallo (GE)
Lungomare Vittorio Veneto
0185 680288, 0185 680216
WEB
L'Italia quotidiana tra De Pisis e de Chirico
dal 31/3/2006 al 24/6/2006
Martedi', mercoledi', giovedi' dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, venerdi' dalle 15 alle 22 prefestivi, festivi dalle 10 alle 22, lunedi' chiuso

Segnalato da

Comune di Rapallo




 
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31/3/2006

L'Italia quotidiana tra De Pisis e de Chirico

Antico Castello sul Mare, Rapallo (GE)

In mostra 45 dipinti dagli anni Venti agli anni Quaranta della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma che raccontano la tematica del quotidiano. Nature morte, paesaggi, figure. Esse ci appaiono come lo specchio di un’epoca che ha subito sia dal punto di vista sociale che artistico momenti di indubbia retorica.


comunicato stampa

Dipinti dagli anni Venti agli anni Quaranta della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma

Il giorno sabato 1 aprile 2006 alle ore 18.00 avra' luogo l’inaugurazione dell’Esposizione “L'Italia quotidiana tra De Pisis e de Chirico. Dipinti dagli anni Venti agli anni Quaranta della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma" nelle sale dell’Antico Castello sul Mare di Rapallo alla presenza del Sindaco Armando Ezio Capurro, di Giorgio Rossini, Soprintendente per i Beni Architettonici della Liguria, di Mariastella Margozzi, storico dell’arte e rappresentante della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, di Alberto Alessio e Daniela Magnetti, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino, di Piera Rum, Direttrice Onoraria dei Civici Musei di Rapallo e di tutte le Autorita' civili e militari della Liguria.

La tematica del quotidiano viene raccontata da questa mostra attraverso quarantacinque dipinti della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, a seguito del recente riordinamento delle sale del XX secolo, durante il quale hanno trovato posto molto delle opere che si contano nelle collezioni di pittura del periodo compreso tra la fine delle avanguardie e la seconda Guerra Mondiale.

La mostra suddivide i dipinti individuando tipologie pittoriche tradizionali, quali nature morte, paesaggi, figure, situazioni dialogiche. Si sono volute scegliere immagini antieroiche, che interpretano, pure in tutte le sfaccettature del contesto artistico degli anni Venti alla fine degli anni Quaranta, la vita e la realta' dell’Italia di quel periodo. Esse ci appaiono, pertanto, in tutta evidenza, nelle connotazioni contadine come in quelle di citta', come lo specchio di un’epoca che ha vissuto e subito sia dal punto di vista sociale che artistico momenti di indubbia retorica - le parate militari del regime e l’arte monumentale - ma che nella sostanza culturale di tutti i giorni si rispecchiava soprattutto nell’atmosfera ora dimessa ora borghese di dipinti che ritraggono una intima familiarita': cibi disposti casualmente sui tavoli, ambienti abitati e silenziosi insieme, paesaggi che si collocano tra una sorta di neoimpressionismo e il “Realismo magico". Tipologie iconografiche che ancora per poco tempo caratterizzeranno la produzione figurativa italiana e nelle quali si e' voluta cogliere la diversificazione poetica e stilistica degli artisti. E' un periodo complesso, caratterizzato da posizioni anche diverse di artisti e movimenti.

Nella sezione delle nature morte (Tra realismo e poesia del quotidiano) vale la pena menzionare l’opera di Achille Funi, tra i primi ad aderire al Novecento, e due momenti di raffinatissima poesia costituiti dalle opere di De Pisis (Fiori e Natura morta con pipa e libri) del periodo parigino. L’ambiente romano e' rappresentato da un dipinto di Mario Mafai, che sviluppa la poetica dei fiori secchi tanto cara all’artista, e dagli Oggetti di Fausto Pirandello.

La seconda sezione (Realta' quotidiane: sentimenti e situazioni) presenta il tema del dialogo e della comunicazione interpersonale. Nelle due opere di Giacomo Balla (Noi quattro nello specchio e Non mi lasciare) l’atmosfera e' la risultanza di luce, colore e sentimento: l’artista aveva gia' da tempo abbandonato le ricerche futuriste e si era rifugiato una meditazione solitaria sulla pittura e le sue possibilita' espressive. Di notevole suggestione il dipinto del pittore russo italianizzato Gregorio Sciltian: il suo moderno Bacco in osteria ripropone in chiave domestica il celebre dipinto di San Luigi dei Francesi. Altro e' l’ambiente grondante di sudore e fatica de Le lavandaie di Fausto Pirandello, moderna interpretazione delle classiche “bagnanti". Sono presenti anche Ottone Rosai con Tavolo rosa, e Renato Birolli con Giocatori di Polo. Il doppio ritratto di Giorgio de Chirico Le amiche conclude, autentico capolavoro, la serie degli ambienti con figure: in questo caso l’ambiente e' quello marino, primordiale e mitologico di de Chirico barocco.

Il Paesaggio italiano tra campagna e citta', terza sezione della Mostra, accoglie una serie di dipinti esemplificativi delle diverse sfaccettature del genere anche all’interno di Novecento: dal postdivisionismo di Antonio Discovolo (Tra gli ulivi), cantore della terra, al primitivismo di Achille Lega. Vi e' presente di nuovo Giacomo Balla con La fila per l’agnello, “quadro descrittivo" d’eccezione della reale situazione di disagio dei romani durante la guerra, pensato con un’inquadratura di largo respiro, quasi a simboleggiare l’immanenza della fame. La veduta-visione dei tetti di Roma di Fausto Pirandello e un paesaggio di Carlo Carra' concludono la sezione.

Passando alla sezione dei ritratti di figure (Interpretazione del sociale e ritratti “in posa"), tra le opere scelte si e' voluta operare una differenziazione tra quelle che propongono veri e propri “ritratti" pittorici di modello o modelli in posa, secondo lo stile di vita “borghese" e quelle che, invece, sono strumentali all’artista per indagare un determinato aspetto sociale: gli umili, i bambini, i lavoratori. A questa sezione appartengono gli splendidi Ritratto di Isa di de Chirico, uno dei pochi in cui l’artista desiste dal far interpretare al soggetto la parte di un personaggio epico, La figlia del pittore di Giacomo Balla, una viva immagine di luce riflessa e ricevuta, La Pupa di Pio Semeghini.

La Mostra, curata da Mariastella Margozzi, storico dell’arte della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, e' organizzata con la partecipazione della stessa Galleria e con la collaborazione della Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino. Il Comune di Rapallo si trova, quindi, in questa occasione in stretto contatto con le due prestigiose Istituzioni per la realizzazione di un programma di esposizioni di grande qualita', che possa comprendere un bacino di utenza - visitatori e ospiti - sempre piu' ampio, qualificato e interessato.

Antico Castello sul Mare di Rapallo
Orari: Martedi', mercoledi', giovedi' dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, venerdi' dalle 15 alle 22, prefestivi, festivi dalle 10 alle 22, lunedi' chiuso.
Biglietti e' fissato come segue: Ingresso ordinario Euro 5,00, Ingresso cumulativo per le due mostre Euro 8,00 ("L'Italia quotidiana tra De Pisis e de Chirico" e "Alberto Issel - Il paesaggio nell’Ottocento tra Liguria e Piemonte ", Museo Attilio e Cleofe Gaffoglio 29 aprile - 30 luglio 2006), Gruppi ingresso Euro 4,00 a persona, Gruppi cumulativo per le due mostre Euro 6,00 a persona, Gruppi scolastici 3,00 a persona, Gruppi scolastici cumulativo per le due mostre Euro 5,00 a persona.

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Enrico Macchiavello
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