L'artista introduce la sua ultima ricerca mettendo in mostra nove sculture di vesti del Buddha di marmi diversi: rosso diaspro, travertino rosso soraja, rosso collemaldina, nero marquines, nero portoro, botticino..
“Io mi sento molto piu' Teosofo amante di tutte le religioni e filosofie morali perenni e mondiali; il Buddismo Zen, per esempio mi ha riportato a quella memoria monastica e stoica tipica del mio carattere e della mia arte che considero meditativa e contemplativa".
Con questa frase Ceccobelli introduce la sua ultima ricerca mettendo in mostra nove sculture di vesti del Buddha di marmi diversi: rosso diaspro, travertino rosso soraja, rosso collemaldina, nero marquines, nero portoro, botticino, verde cipollino greco, giallo siena, bianco statuario.
Delle vesti senza mani, senza testa, un velo per i nove mondi che rivela e disvela, simboli e memorie di antiche radici, le vesti non respingono le umane passioni ma le ricompongono in una singola passione per la vita. Contemporaneamente sono esposte delle pitture o meglio una serie di edicole che rappresentano una figura mitica, archetipale dell’uomo adepto in posizione meditativa pervaso da un senso di pace tipica dell’Illuminato. Pur nella differente caratterizzazione formale delle edicole, la figura del Buddha presenta sempre gli stessi elementi distintivi: la postura di asceta, le piante dei piedi rivolte verso l’alto, il viso ovale e la posizione delle mani che indicano la messa in moto della Ruota della Legge, cioe' la predicazione della verita' di cui e' venuto a conoscenza. In queste immagini dipinte o modellate in bassorilievo, in gesso o in cera e' possibile ritrovare una serie di innumerevoli rimandi: dall’arte bizantina delle icone per la stilizzazione del segno alla cultura occidentale per quanto riguarda la distribuzione dei colori e dei motivi formali.
Nelle edicole di Bruno Ceccobelli ritroviamo simboli arcaici che diventano segni eterni e metafisici validi in qualsiasi epoca storica, oggetti sacrali che riattualizzano le verita' eterne e universali della religione.
Bruno Ceccobelli nasce a Todi nel 1952. Compie gli studi frequentando l’Accademia di Belle Arti di Roma, citta' dove tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Spazio Alternativo. La sua ricerca, inizialmente di tipo concettuale, giunge ad un’astrazione pittorica che, attraverso il recupero del “ready-made" e una manipolazione dei mezzi tradizionali dell’arte, approda ad un vero simbolismo spirituale. In questi anni espone in importanti Gallerie sia in Italia che all’estero da Parigi a New York. Nel 1984 e nel 1986 e' presente alla Biennale di Venezia rispettivamente nella sezione “Aperto" e nella sezione “Arte e Alchimia". Nel 1989 espone a Parigi, Londra e Barcellona, mentre gli inizi degli anni novanta vedono il suo approdo al mercato tedesco. Vengono allestite ampie personali nel 1993 al Museum Centre Saydie Bronfman di Montreal e alla Galleria d’Arte Moderna di Rimini. Continua ad esporre all’estero soprattutto in America e Canada, nel marzo del 2000 tiene una grande personale al Museo d’Arte Contemporanea di Riccione. Celebra i suoi venti anni di esposizioni in Olanda nel 2002 con una mostra presso la Galleria B.M.B. con la quale lavora in esclusiva. Nel 2004 ha realizzato a Gibellina il mosaico “L’eternita' e' la vera medicina" ed ha allestito un’antologica presso il Museo Civico di Lubiana. Dal 2005 e' Direttore dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci" di Perugia.
Inaugurazione: sabato 1 aprile 2006 ore 18
Spirale Arte artecontemporanea
via Garibaldi 18/a - Verona
Orari: dal lunedi' al sabato 10/12.30 - 15.30/19.30, domenica e festivi su appuntamento.